Mattino

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Mi svegli con un sonoro sbadiglio, Stiles di fianco a me grugnisce scocciato, e si stringe meglio al mio petto, io sorrido accarezzandoli i capelli spettinati

Mi alzo lentamente, senza fare rumore, cercando di non svegliarlo, e per fortuna ci riesco... Vado a farmi una doccia freddo, ripensando mentalmente a quello che abbiamo fatto solo poche ore prima... Mi ritrovo ad arrossire come una ragazzina innamorata... Ma questo Stiles non lo dovrà mai scoprire!

Mi metto sotto il getto d'acqua fredda, bagnandomi i capelli ed il corpo, prendo lo shampoo ed inizio a lavarmi i capelli, per poi passare al corpo e sciacquandomi, appena esco mi trovo davanti Stiles ancora mezzo addormentato, e completamente nudo, fermo sulla soglia della porta del bagno

"Mi sono svegliato senza di te... Iniziavo a sentire freddo... Mi stavo spaventando, dopo quello che è successo l'ultima volta..." dice strofinandosi un occhi, cercando di svegliarsi, e forse cercando di nascondere gli occhi lucidi, che io prontamente ho, invece, notato, cosi sorrido e mi avvicino a lui "Buongiorno..." dico dandogli un bacio sulla guancia

"E quello cos'era? Se vuoi darmi un bacio dammelo come si deve..." dice lui mettendo su un finto broncio, io ridacchio e lo stringo a me appropriandomi delle sue labbra morbide, sento che sorride nel bacio e lo stringo a me più forte, facendo combaciare i nostri corpi, e palpandogli il sedere sodo "Cosi andava bene piccolo?!" gli chiedo guardandolo negli occhi, lui arrossisce e gira la testa guardando da un altra parte "Che fai? Ti vergogni perché ti tocco? Dopo quello che abbiamo fatto?!" chiedo curioso "Non è per quello..." dice lui sottovoce, io gli prendo il viso tra le mani, facendomi guardare negli occhi "E allora per cosa?!" gli chiedo di nuovo, iniziando un po' a preoccuparmi, lui diventa tutto rosso, iniziando ad assomigliare seriamente al semaforo che c'è in strada

"Non mi avevi mai chiamato cosi..." io lo guardo perplesso "Cosa stai dicendo?! Come ti ho chiamato?" gli chiedo, e lui spalanca la bocca e mi guarda sbalordito "Non te ne sei reso conto?" mi chiede, e io scuoto la testa in segno di negazione, lui sbuffa, per poi riportare i suoi occhi sui miei "Mi hai chiamato *piccolo*..." dice arrossendo sempre di più, ed io lo seguo a ruota, staccandomi di qualche passo da lui "Dici seriamente? Ti ho chiamato piccolo?" gli chiedo e lui annuisce, io mi faccio un auto facepalm, per poi guardarlo negli occhi aprendo le dita della mano che ho ancora sulla faccia "T-ti ha dato f-fastidio?" gli chiedo cercando di essere il più sicuro possibile, ma la mia voce mi tradisce ed io inizio a maledirmi da solo

"Certo che no!" quasi urla, ed io spalanco gli occhi, per poi sorridere "Allora ti chiamerò cosi più spesso... piccolo.." dico io ridacchiando, lui continua ad essere un semaforo ambulante

"Forse è meglio che ti fai una doccia e ti metti addosso qualcosa sai? Io intanto vado a cucinare qualcosa per la colazione okay piccolo?" gli chiedo facendo ricombaciare i nostri corpi, accarezzandoli le natiche e la schiena, lui annuisce, così io esco dal bagno, prendo una polo bianca a maniche corte, con delle strisce nere intorno a quest'ultime, e dei jeans neri, con ai piedi delle pantofole, rigorosamente nere...

Prendo una padella ed inizio a cucinare delle uova all'occhio di bue, con del bacon, e faccio tostare del pan carré come accompagnamento... Ma mentre sto togliendo le uova dalla pentola sento due braccia che mi cingono i fianchi, e sorrido riconoscendo l'odore di Stiles "Hai fatto in fredda vedo..." dico mettendo le mie mani sopra alle sue, lui annuisce e stringe un pò di più, per poi lasciare la presa e posizionarsi di fianco a me, iniziando ad annusare la colazione ancora nella pentola "Come ti sembra?" gli chiedo senza guardarlo, troppo intento a non rompere le uova, cercando di metterle nel piatto "Molto buona... Io so solo chiamare la pizzeria per farmi portare del cibo..." Dice lui, ed io sorrido " Sai che stando con me non lo farai vero?!" gli chiedo tranquillamente, ma lui si blocca all'istante "Q-quindi noi siamo... Ufficialmente... Una c-coppia?" mi chiedo, e in quel momento mi blocco anche io, non ci avevo pensato "Perché...non vuoi?" gli chiedo senza guardarlo, per paura della sua reazione, ma a tranquillizzarmi ci pensa lui, abbracciandomi da dietro come poco prima "Ne sarei veramente felice" dice, ed io riprendo a respirare, anche se non mi ero accorto di aver smesso, Stiles ridacchia, ed io mi giro "Perché ridi?" lui mi guarda negli occhi "Perché sono felice... Tu mi rendi felice..." dice lui con gli occhi che brillavano di dolcezza e speranza, un sorriso dolce dipinto sul viso, e le guance che sfumano in un leggero rossore, che fa andare in tilt il mio cervello... Gli prendo la mano destra e l'avvicino alle mie labbra, per poi depositarvi un bacio leggero "Anche tu mi rendi felice Stiles..." gli dico guardandolo negli occhi e sorridendo, i suoi occhi ora sono lucidi per l'emozione che le mie parole hanno scaturito in lui, senza pensarci due volte gli metto la mano libera dietro alla nuca e lo attiro a me, mentre intreccio le nostre dita, gli deposito un casto bacio sulle labbra

"Non cambiare mai Stiles... Ti prego..." lui sorride e mi abbraccia stretto "Non cambierò mai Sourwolf... Non finché tu starai al mio fianco..." dice e io lo stringo a me, una lacrima sfugge al mio controllo, e mi percorre lo zigomo, la guancia, il mento, per depositarsi infine tra i capelli di Stiles, lui se ne accorge ed alza lo sguardo per guardarmi negli occhi "Sei bellissimo..." dice lui, per poi afferrare il colletto della mia polo e catturare le mie labbra con le sue, in un bacio casto, ma con mille sfumature diverse

"Forse è meglio mangiare prima che si raffreddi, non credi?" gli chiedo dopo che ci stacciamo dal bacio, lui sorride ed annuisce, sedendosi a tavola, ed io mi posiziono davanti a lui "Buon appetito piccolo..." gli dico, e lui sorride... Passiamo tutto il tempo della colazione in silenzio, ma non un silenzio imbarazzante, bensì uno pieno di sentimento, un silenzio tranquillo, fatto di sguardi rubati, sorrisi nascosti e delle nostre dita che si intrecciavano

"Stiles... Dobbiamo parlare..." gli dico dopo aver finito di lavare i piatti della colazione, lui è seduto sul divano "Va bene... Probabilmente so di cosa vuoi parlare..." dice lui mentre io mi siedo al suo fianco "Dobbiamo capire perché tu sei un lupo mannaro..." gli dico, spezzando il silenzio, lui annuisce e mi guarda negli occhi in una domanda silenziosa, io gli sorrido e intreccio le nostre dita "Io sarò al tuo fianco, sempre!" gli dico attirandolo a me, facendolo sedere a cavalcioni sulle mie gambe "Fino alla fine" dico prima di baciarlo, ma non un casto bacio, come quelli della mattina, un bacio passionale, pieno di voglia e malizia... Mi lecco il labbro inferiore con fare provocante, ed ha un effetto straordinario su Stiles, che con foga si riprende le mie labbra, succhiandomi il labbro inferiore, e mordendolo leggermente, preso dalla foga gli strappo letteralmente, la maglietta rossa a maniche lunghe che indossa, mettendo in mostra il suo fantastico corpo, iniziando a riempire di baci ogni centimetro di pelle libera, poi è il turno della mia polo di finire in pezzi sul pavimento, dopo questo decido di andare in camera da letto, quindi lo afferro per il fondo schiena e mi sollevo dal divano col ragazzino in braccio, arrivati sul letto lo distendo e gli sfilo velocemente i jeans neri che aderiscono perfettamente alle sue forme, lui inizia a slacciarmi la cintura di pelle, quando qualcuno bussa alla porta principale, per poi entrare, senza essere invitato, annuso l'odore e capisco di chi si tratta "Vattene!" gli dico alzandomi in piedi, sento i passi sempre più vicini alla stanza, cosi metto Stiles sotto le coperte, per coprirlo il più possibile

"Non mi sembra che sia cosi che si rivolge al proprio zio, vero Derek?!" poi annusa l'aria e sembra percepire qualcosa, perché ridacchia "Ciao Stiles... Che ne dici di uscire da sotto le coperte?!" dice verso Stiles, ed io alzo gli occhi al cielo, mentre Stiles fa capolino dal piumone "Ho rovinato un momento importante?" chiede lui ed io e Stiles gli ringhiamo contro, lui sorride ed esce dalla stanza "Fate con calma!" dice dal salotto, e poi aggiunge "Stiles, dopo dobbiamo parlare..." stavolta a ringhiare sono solo io

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Ciauuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sono in ritardo, lo so...

Sono stanca, ed anche mezza addormentata... Cmq, a questo capitolo manca la revisione di @malec_sterek1 quindi mi scuso per gli orrori di ortografia...

Mi raccomando votate e commentate!!!!!!!!

VVB!!!!!!!!!!!!!!

Ciauuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Stiles, I Need You... Return On Me (Sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora