Asia guardava in cagnesco sia me che Mastro. Solo che ne io ne lui sapevamo che era perché lei amava Caleel e che noi eravamo i principali rivali.
Adrian era vestito con un elegante smoking con un panciotto leggermente largo per fare spazio a Jon Mariangengianfilippo. Aveva una piccola rosa gialla appuntata a una tasca dove erano ricamati i doni della morte e la scritta: Io odio the cursed child. Mastro era già al suo fianco indossava uno smoking di colore nero. Con ricamato qua e là il secondo nome del pargolo. Aveva anche lui una rosa appuntata alla tasca.
Giulia iniziò:
( G= Giulia C= Caleel M= Mastro S= Stydia/Gaia A= Asia)
G:vorrei fare un piccola premessa. Siccome la nostra religione è stata creata da poco dovrò leggere il copione che Stydia mi ha scritto …
S: L’ho ripetuto 394 volte chiamatemi GAIA!
G: Sì sì,Gaia. Hemm ah ecco!
G: Caloggeri e caloggere, siamo qui riuniti oggi per celebrare l’unione tra questi due uomini * i vecchietti non invitati se ne vanno disgustati … saranno poi torturati da una persona non specificata *.
G:Caleel vuoi prendere come tuo PRIMO sposo il qui presente Mastro?
C: * fa cenno di sì nervosamente incapace di proferire parola( nonostante sia logorroico più di me)*
G:Mastro vuoi prendere come tuo PRIMO sposo il qui presente Caleel?
M: sì,lo vogl-
???: IO MI OPPONGO!
Asia si alzò di scatto dalla sua panchina al centro della chiesa,bacchetta alla mano.
A: Caleel! Devi sposare me non lui. E lei non merita di essere tua testimone. * indica me con la bacchetta *
C: Asia calmati. Io amo Mastro. Ma esiste la poligamia perciò …
S: In realtà tra un matrimonio e l’altro devono passare almeno 2 anni
Asia inferocita, a quel punto, scagliò uno Stupeficium contro di me. Per fortuna prese il candelabro situato alle mie spalle. Stava per distruggere anche qualcos’altro, quando prontamente la silenziai con un semplice incantesimo. Andò avanti a mugugnare per tutta la cerimonia.
G: Ok. Posso continuare? Grazie!
G: Promettete di amarvi iscrivervi finché ban non vi separi? In live e in edit? Con pochi e tanti iscritti? Promettete di non distruggere tutte le ff trash?
Risposero di sì, ma mastro all’ultima si mostrò visibilmente a disagio.
La cerimonia finì un ora dopo.
***
Il pranzo fu decisamente strano.
Si svolse in una sala molto simile alla sala grande. Caleel e Mastro sedevano al centro di quella che era l copia del tavolo dei professori. Io, le altre damigelle e testimoni sedavamo in quel tavolo alla destra di colui che ci aveva scelto come tali. Gli altri invitati sedevano ai quattro tavoli. Alle pareti erano appesi numerosi arazzi raffiguranti li sposi. e le candele erano inchiodate al muro, al posto di fluttuare, per non dover obliviare i babbani.
In sottofondo al cicaleccio c’era Beatrice: L’essenziale suonatrice di cetra. Lo stavo allegramente chiacchierando con Alida che aveva portato le fedi ai due sposi. Mi sta chiedendo di scriverle una recensione che aveva da fare per compito.
Mio cugino, Andrea, se la rideva sotto i baffi per non so quale motivo, mentre si ingozzava al buffet. Cosa che non avrebbe dovuto fare perché la sera prima era stato eletto assaggiatore di buffet e non mangiatore di tutto ciò che vedi sul buffet.
Asia adesso riusciva a dire qualche piccola parola. Ciò era segno che ci ero andata molto leggera con quell’incantesimo silenziante.
Francesca alias frappuccino stava aiutando a fare fuori qualsiasi tipo di bevanda energizzante, come si confà a una col suo nome molto intelligente. Nel giro di poco stavo morendo di sonno ma non c’era neanche qualcosa per svegliarmi.
Me ne stavo spaparanzata sulla sedia a destra del tavolo degli sposi insieme alle damigelle e all’altro testimone. Giuliah si stava ingozzando di pizza. Mentre Matteo si univa a Beatrice come sottofondo musicale cantando malamente le sigle dei cartoni animati.
***
Ero tutta intenta a masticare il mio amato arrosto quando Caleel si alzò per fare il discorso. Alzai semplicemente la testa continuando a masticare a pensare intensamente a quanto era buona la salsa.
C: Questo giorno è stato bello … ma siccome non ho niente da dire tornate pure ai piatti.
In quel momento ero troppo concentrata a pensare che avrei voluto sposare il cuoco che aveva fatto quel arrosto per accorgermi che il colore del vino di caleel era cambiato e che nell’ aria si stava diffondendo odore di libri,arrosto e menta.
Alzai a caso la tersa e vidi Andrea che era nervoso come non mai. Stava fissando intensamente caleel, o meglio il suo bicchiere ormai vuoto. A quel punto caleel si alzò di nuovo e se ne andò tutto trotterellante in bagno. Stavo per tornare quando Giuliah seduta alla mia destra disse la cosa più divertente di tutta la giornata.
G: Hey Stydia!
Ormai avevo rinunciato, tanto valeva andare all’anagrafe a cambiare nome in Stydia.
G: Ma da dove pensi che partorirà Adrian? Non vorrei dire cose orribili come mio solito, sai siamo al pranzo di un matrimonio, ma esce da davanti o da dietro?
A quel punto scoppiai a ridere come se non ci fosse un domani che re Robert può accompagnare solo, anche se da ubriaco con un intero stuolo di ragazze attorno. Riuscì pure a fare smettere di cantare Matteo proprio mentre diceva : huo oh oh ohoooooo Conan detective conannn! Nessuno sa la verità ma Conan la scopriraaaaaà con accento austriaco, tirando un acuto dopo l’altro. Inutile dire che Adrian stava tornado giusto quel momento dal bagno e mi guardò malissimo. Si avvicinò a me e rischiai di fare bannare qualcuno.
C: Perche cazzo ridi? Non sto facendo una live!
S: Non posso dirlo. Tipo Dobby!
C: Giuro che non lo dico a nessuno.
S: Giuliah si è chiesta da dove nascerà Jon
C: GIULIAHHHHHHHH!!! GUARDA CHE TI BANNO EH!
G: Chiedo umilmente venia mio signore Caleel supremo di tutto ciò che esiste e che non esiste.
C:grazio solo perché sono al mio matrimonio
Il pomeriggio lo passammo tutti seduti su quei tavoli a fare tornei di spara schiocco e scacchi, ben farciti di occhiatacce di caleel.
Il banchetto durò fino alle 6 di sera e ogni invitato riuscì a prendere almeno un etto di torta a forma di Hogwarts. Io e Giuliah ce ne andammo scherzando su quello che gli sposi non avrebbero potuto fare quella sera perché Adrian era incito.
***
Adrian (anche perché se fossi io sarebbe strano)
La villa dove io e mastro saremmo andati ad abitare non l’avevo mai vista prima di quella sera. Io pensavo che fosse una casa in stile Simpson invece era una casa enorme e moderna.
La cancellata dava su un filare di pioppi,la strada era di ghiaia e a 400 metri da noi si apriva in un enorme giardino all’italiana con ogni filo d’erba della stessa misura. In lontananza vedevo un enorme labirinto di siepi dove sapevo già avrei nascosto qualcosa ogni giorno per far incazzare mastro. Mastro. Cazzo eravamo sposati … mi ci dovrò abituare.
Davanti a noi, invece, si stagliava una villa con un portico lungo tutto il perimetro che sulla sinistra si strasformava in un garage. Le porte erano di vetro. Una piscina si trovava direttamente davanti all’entrata principale. Era una semiolimpionica e mi era venuta una voglia assurda di buttar mici dentro ancora vestito da sposo. Ma mi costrinsi ad entrare. La porta d’ingresso dava direttamente sulla cucina,aveva i mobili di legno chiaro mentre il tavolo di vetro era a 5 metri dal camino al quale c’erano 3 divani,la tv era appesa al muro.
C’era un corridoio che dava su altre 4 stanze che erano bagno,sala di registrazione,camera degli ospiti e una che avrei usato per giocare alla ps4 che mi avevano regalato. Il suddetto corridoio finiva con delle scale che salivano e che giravano a destra su una mansarda piena di divani,puff e tavolini sull’lato destro c’erano due porte il bagno e la camera da letto.
M: * sia avvicina moooolto lentamente sfiorandomi appena la pancia e mi sussurrava molto vicino all’orecchio con la voce sexy * allora, mio piccolo furetto fritto, qual è la tua stanza preferita? * faccia pervy *
C * voce sexy * Emm … la … CUCINA! UOMO VAI A FARMI UN PANINO ORAAAAA! HO LE VOGLIE.
Seguii mastro con lo sguardo e quando sparì nelle scale mi buttai sul divano.
Tornò con un enorme panino alla nutella.
Quella sera parlammo e facemmo cose di cui è meglio non parlare ne in live ne nei gruppi più disagiati.
La mattina dopo avevo ancora voglia di nutella, scesi le scale e trovai …(TANTO NON CONTINUO PERCHE’ IL PROSSIMO CAPITOLO LO FACCIO SUL ARROSTO)