Il Bacio.

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Vorrei tanto, tanto, tanto, ricordarmi quel bacio con tenerezza e vederlo per quello che è stato, ovvero uno scambio di batteri tra due pre-adolescenti in crisi mentale ed ormonale, ma ogni volta che ci penso, riesco solamente a pensare che lui mi ha rubato la gomma da masticare.Non dalla tasca, non dalle mani.Mentre mi baciava, ha fatto una mossa da ninja con la sua lingua argentina e mi ha tolto di bocca la gomma che stavo masticando.Lì per lì neanche me ne accorsi, fu quando si staccò e cominciò a parlare di tosaerba che mi resi conto che stava biascicando nervosamente qualcosa.E io non più.Terrore.

Tuttavia, quel terrore non era niente, davvero niente, paragonato al terrore che provai quando, dentro al mercatino dei cinesi, incrociammo nientemeno che:mia madre.Per quanto ne sapeva lei io ero a guardare serie tv di bassa lega a casa di qualche amica.Ci fu un gioco di sguardi tra lei e il proprietario del negozio, che alzò le mani come a dire "non ne so niente, lo giuro".Avevo mille possibilità.Far finta di essere lì per caso, far finta di non conoscere il ragazzo che era con me, infilarmi una delle parrucche rosa esposte sugli scaffali e sorprendere tutti scappando, ma no, assolutamente no.Ci vuole classe.Pensai bene di aprire la giacca al malcapitato e nascondermici dentro.

"Forse non è quello che volevi sentirti dire, tesoro...ma ti vedo lo stesso."

Copertura saltata.Mi girai e la vidi.Alta un metro e poco più, mi guardava dritta negli occhi, braccia conserte.

"Sai, lui non assomiglia molto a nessuna delle tue amiche".

Risi più del necessario.Il fatto che lui stesse comprando un dannato piercing non aiutò.Lo guardai, gli feci cenno di fare veloce e uscii di scena.

"Pensa che sei un criminale.Sicuramente lo pensa."

"Ma anche lei ha la carnagione scura, che senso ha questo razzismo?"

Sotterrarmi.Avrei voluto sotterrarmi.

"P-per il piercing."

"Ah, pazienza.Per fortuna non sono di qui e non può sapere che ieri sono finito in caserma."

"Che fortuna, davvero."

Sotterrarmi.

Andammo alla stazione.Io trattenevo a stento le lacrime mentre lui cercava di infilarsi quel maledetto piercing nel naso.La situazione diventò insostenibile quando imprecò e vidi scendere un rivolo di sangue dalla narice.Sangue.Durante l'appuntamento del mio primo bacio.Sangue dal naso.La gomma non era stata sufficiente.Tutto sembrava dirmi:"così impari a farti mettere la lingua in bocca dal tuo migliore amico".Cupido non approvava.

Prima di salire sul treno, mi baciò di nuovo.

"Ci sentiamo,eh!"

Ci siamo sentiti poco più tardi.

"Sai, non sei tu, sono io.E' che io sono un ragazzaccio, non faccio per te, davvero.Faccio sempre casini, non voglio metterti in mezzo.Sei bellissima e una bravissima ragazza, non ti dispiacere per me, meriti di meglio.Scusami."

Non so cosa mi merito, ma so che sangue, terrore e furto non si accostano bene alle parole Primo Bacio.

Quando rientrai a casa, mia mamma strisciò silenziosamente verso camera mia.

"Allora?"

"Allora cosa?"

"Lo ami?"

Imbarazzante.Veramente imbarazzante.

"No mamma, era solo un amico."

"Allora gli vuoi bene?"

"Infinitamente.Che c'è per cena?"

Lo squillo del cellulare mi salvò l'esistenza.

"ALLORA, AVETE LIMONATO O NO?", urlò la mia migliore amica all'altro capo del telefono.

Fortunatamente mia madre non ci sente da un orecchio.Grazie, Dio.

"Ehm.Prossima domanda?"

"Hai già accostato il tuo nome al suo cognome?Suona bene?"

"No, suona malissimo e devo trovarmi qualcun altro.Tipo subito."

"Ma come?"

"MI HA RUBATO LA GOMMA DA MASTICARE MENTRE CE L'AVEVO ANCORA IN BOCCA, PER DIO."

"Grezzo.Okay, ci penso io.Domani, ore 3, alle giostre."

"Ti prego, non mi combinare un appuntamento con un pazzo.Ti prego, potrei uccidere qualcuno a questo punto della mia vita.Cerca di non farti ammazzare prima di arrivare al liceo."



Mentre quel ragazzo alto, magro e slavo mi parlava, io riuscivo solo a pensare che avrei potuto metterle dell'arsenico nel tè.Non ci sarebbe stata traccia di sangue e nessuno avrebbe mai sospettato di me.

Mentre mi abbracciava, pensai che al massimo avrei potuto nascondere il cadavere.

Mentre mi chiedeva di non smentire la voce che ci fossimo baciati (avrebbe fatto una brutta figura con gli amici se avessi negato tutto), pensai che l'acido non lascia tracce di alcun genere.

Non uscimmo mai più.



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