Firenze, 14 Febbraio.
Occhi blu.Blu come il mare.Forse ancora più profondi.Una risata trasportante, battute pungenti.Fine.Probabile mi piacesse solo per questo e niente più.Il mio rapporto con Nuovo Migliore Amico era ai limiti dell'assurdo.Lui era il mio migliore amico, ma io non ero la sua.Io inneggiavo all'amore, lui neanche per idea.Mentre passeggiavamo per i vicoli di Firenze in gita con la scuola, io ciarlavo a proposito di quanto mi piacciano le rose blu.Lui ascoltava passivamente e cercava con lo sguardo una biondina più avanti.Aspettavo quel giorno da una vita (tre settimane) e lui che faceva? Guardava un'altra.Grazie, Cupido.Molto carino.
Eppure era proprio lui che mi aveva detto che dovevamo parlare "di noi".Ero già pronta col cellulare in mano a cambiare il mio status da "non me ne va bene una" a "Dio esiste".
Ponte Vecchio.
Tizio A Me Sconosciuto aveva malauguratamente deciso di baciare la sua ragazza sul ponte,proprio davanti ai lacrimosi occhi della mia migliore amica, innamorata persa di lui.Al momento dello schiocco del maledetto bacio, penso che tutta Firenze abbia sentito il suo urlo.
"PRENDETEMI,SVENGO".Non è svenuta.Io mi spaccavo le diottrie cercando di rintracciare Nuovo Migliore Amico mentre consolavo lei.
Cosa non facile.
Non fu facile neanche sopportare la vista della biondina che gli camminava attaccata addosso.S.M.Novella.
Mentre mettevamo con immensa soddisfazione le cover a forma di pinguino sui nostri telefoni, una mandria di ragazzi di nostra conoscenza ci schizzò davanti correndo e urlando, nascondendosi dentro ad un negozio di intimo femminile.
"Stai a vedere che hanno rubato qualc-"
Lo sguardo allarmato della mia amica mi fece voltare di scatto: una signora con evidenti squilibri mentali camminava tranquillamente con una pistola in mano, parlottando da sola e puntandola contro chiunque le capitasse davanti.
Dissi fra i denti alla mia amica:"Dove sono i nostri ragazzi?"(Nostri.Sì.Certo)
"Merda, amica.E' questo il punto."
"Merda."
Vidi un gruppo di ragazze della nostra classe e con passo felpato le raggiunsi.Erano tutte attaccate ad un carabiniere in servizio, che ci assicurò che non c'erano vittime.Né ci sarebbero state.La pistola era un giocattolo.
"Stai bene?" chiesi a Nuovo Migliore Amico, finalmente venuto a parlare con me di "noi".
"Si, certo.Era solo una matta a caso, non ti preoccupare"
"Cosa devi dirmi a proposito di me e te?"
"Brava, grazie.Mi stai già aiutando a dirtelo."
"Cosa?"
"Hai detto me e te.Non noi.Ecco...è questo.Diciamo che non ci può essere un 'noi', nel senso, magari non adesso"
"Ah"
"Credimi, mi dispiace, sei carina e simpatica, ma non fai per me.Adesso"
"Smettila di dire 'adesso' come se esistesse un futuro nel quale io possa fare per te.Ho capito"
"Guarda, rose blu.Ne vuoi una?"
"Fottiti""Stai bene?" mi chiese la mia migliore amica quando la raggiunsi.
"Sì, sto benissimo."
"Sai, non sembra.Ti cola un sacco il naso"
"Bene, stai a vedere che mi sono pure ammalata"
"Beh, vedi il lato positivo.Almeno non ha un'altra con cui baciarsi davanti a te"
"Davanti a me magari no, ma davanti ai pantaloni di Michael Jackson sì"Pantaloni di Michael Jackson- Hard Rock Café
Erano lì.Lui e la biondina.Un bacio corto ma sentito.Lei ridacchiava e scappava, lui la teneva per i fianchi.O almeno, lo fece finché non si accorse che li stavo guardando.La lasciò immediatamente e lei per poco non cadde all'indietro.Mi girai di scatto, mi venne dietro.
"Guarda che posso spiegare"
"Spiegare cosa?"
"Quello che hai appena visto"
"Io ho visto solo un bellissimo paio di pantaloni di un famosissimo cantante"
"Smettila, porca puttana.Non ti comportare come se non ci stessi male"
"Certo, scusa.Dovrei lasciarti intendere che ci sto malissimo, giusto per gonfiarti un po' l'ego"
"Non è questo"
"Allora cos'è?Dimmi, cos'è? Pensi che sia stupida?Tu mi hai detto che non ti piaccio.Continuavi a dire 'adesso', come a dire 'sto aspettando di stufarmi completamente di quella che mi sto limonando adesso, aspetta con me'"
"Pensavo che ci saresti rimasta troppo male.Non ti sarei corso dietro altrimenti, non pensi?"
"Non mi interessa di quello che pensi tu.Non più"
"Dai, ti offro qualcosa"
"Guarda che la tua fidanzatina ti sta aspettando"
"Problemi suoi.Ma tu sei sicura di star bene?Sei pallida."
"Mi sa che ho la febbre"
"Pesante"
"Ti posso chiedere un favore?"
"Certo"
"Ti levi dal cazzo?"
"Ah"Sul pullman di ritorno ero agonizzante, vomitavo, mi lacrimavano gli occhi e la mia faccia andava a fuoco.La mia amica, seduta accanto a me, piangeva a dirotto e masticava patatine dall'odore nauseabondo.
Fermi all'autogrill a metà strada, rimasi tremante sul pullman.Nuovo Migliore Amico, ora Pezzo di Sterco, rimase con me, noncurante della fidanzata che lo pregava di scendere.
"Ma poverina, sta male"
"Eh, ma non è che se stai qui migliora"
"Smettila, ti stai rendendo ridicola"Qui si potrebbe pensare "ma che carino, però", addirittura qualcuno potrebbe pensare "adesso lascia la fidanzata perchè capisce chi ama davvero".
E invece questa non è una favoletta.Rimase a dirmi che andava tutto bene, che però non mi meritava e che probabilmente avremmo fatto meglio a lasciarci perdere, fidanzata o non fidanzata.
Lasciammo perdere, e si concluse il Peggior San Valentino Nella Storia Dei San Valentino.
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La teoria del nulla
Literatura FemininaQuesta opera è un completo salto nel buio. Ogni parte è un mondo a sè.Vietato saltare parti od andare avanti troppo velocemente:piano piano, tutto colliderà. Raccolta tragicomica, ispirata completamente da fatti realmente accaduti.