My body is a cage, that keeps me from dancing with the one I love...

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La luna di pomeriggio
nessuno la guarda,

ed è quello il momento
in cui avrebbe più bisogno
del nostro interessamento,

dato che la sua esistenza

è ancora in forse.

Italo Calvino
Palomar




Italo CalvinoPalomar

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"Gennaro.
Gennariè!
Oh, Gennariè, ascolta a nonna un po'!"

Genn sbatte le palpebre lentamente.

"Scusa nonna ero un po'... soprappensiero."
"Gennaro tu devi mangiare.
Sei troppo magro, a nonna.
Sei magro e stai dimagrendo ancora di più. - Il biondo rotea gli occhi con un sorriso. La nonna ancora combatte contro la sua costituzione gracile. - Dopo la presentazione si deve mangiare.
Guarda che anche Alessio-bello è preoccupato..."

Come un campanellino per un gatto, la testa di Genn scatta appena sente il nome del suo ragazzo.
"Alex è stato qui?"
"Era ovvio che venisse. Sinceramente me lo aspettavo subito dopo la tua presentazione, invece è stato bravo, ha aspettato, ha riflettuto prima di venire da me."
"Perché è venuto qui senza di me?"
Non sa perché il suo tono risulti così piccato e lo stomaco gli si stringa.
Alex è sempre andato da sua nonna anche da solo, senza di lui.
Ma adesso...

"Che ti ha detto? Come ti è sembrato? Era triste, sconvolto? Ti ha chiesto qualcosa? Ha detto che vuole chiudere con me per semp..."
"Oh ohhh! Gennariè, calmati a nonna!"
Quando Antonietta gli posa la mano più volte sulla spalla si rende conto di avere l'affanno.
"È venuto senza di me."
"Ma..."
"È venuto senza di me dopo la mia presentazione."
Il suo sguardo è di sfida e gli occhi scuri dell'anziana signora paiono ancora più opachi del normale, mentre si raddrizza sulla sedia.

"Devi avere pazienza con lui.
È confuso e ha paura.
È giovane. Tutti e due lo siete, ma lui è un giovane alpha.
I suoi istinti, le forze che lo dominano... vanno aldilà dei suoi sentimenti."
"Che ti ha detto?"
Ha digrignato i denti fortissimo, sua nonna infatti scuote la testa e gli porge l'orecchio per sentire meglio.
"Ho detto: che cosa ti ha detto?"
"Alessio... tu lo sai che è come un nipote per me. Vederlo così pensieroso e sfasato... mi ha ricordato i tempi della sua presentazione.
Non è stato bello eh, Gennaro?
Non è stato bello per niente."
"Non è stato bello ma l'abbiamo superato, insieme. Perché noi superiamo tutto."
Parla masticando le parole, i pugni gli tremano e non capisce tutta questa rabbia improvvisa.
"Eh. Questo forse no."

Co...
Cosa?
Cosa?!?!
Si alza di scatto.
La sua sedia fa un rumore stridente, e si ritrova in piedi, i pugni stretti e ancora tremanti, lo sguardo puntato su sua nonna.

Listen, you are my SunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora