Il misterioso sacchetto

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Finii di gustarmi la cena e decisi di spostare quei 93kg in cantina: ormai non mi stupivo più di riuscire a sollevare pesi che prima non avrei spostato neppure per mezzo di una gru. 

Caricai quel peso morto privo di gran padre del collo, del cranio e del cervello decidendo così di dirigermi verso la porcina bianca che dava nello scantinato; Fortunatamente lui non aveva mai deciso un pavimento adatto, quindi mi bastarono un paio di palate per arrivare alla soffice terra che con il tempo avrebbe inghiottito quell'ammasso di merda. Lo ricoprii con le stese due palate di terra precedentemente levate, feci un sorrisino arrogante a quel corpo che schizzava ancora spruzzi di sangue e mi dileguai con una frase come "e vissero tutti felici e contenti.." mentre sbattevo una mano contro l'altra per levare i rimasugli di terriccio.

Oramai erano le 22, le mie palpebre iniziavano a calarsi sui miei occhi, quindi presi la decisione di coricarmi nella mia stanza. Finalmente era tutto finito. Restava solo un alibi da creare per il lavoro di mio padre, così scelsi di pensarci su nel dormiveglia, ma, d'un tratto chiudendo gli occhi per pochi istanti ebbi dei flash sulla sua vita; Mi trovavo nella soffitta della nostra casetta e mi stavo dirigendo verso il mega freezer che avevamo lì. Aprii il coperchio a conchiglia ed infilai la mano dietro ad una pizza surgelata de "la cucina di Max". La mia mano grassottella e pelosa estrasse dal retro della scatola un sacchetto da ginnastica, di quelli in nylon con i cordoncini lunghi. Lo infilai sotto il maglione a fantasia in pile che indossavo come a volerlo nasconderlo da occhi indiscreti, mi guardai intorno sbattendo le palpebre un paio di volte, il tempo che bastò per riprendere la mia identità di Cece Salt, tenera zombie diciassettenne e affamata.

Ero sbalordita: che cosa poteva contenere quella busta?

Cercavo di ribattere le palpebre per cercare di introdurmi nuovamente nel suo palazzo dei ricordi, ma non ce la feci. Questa volta era diverso, non riuscivo a penetrare nella sua mente, tuttavia mi sembra di conoscere cose di cui non avevo mai neppure sentito parlare. Non le avevo studiate mai, eppure il mio cervello era quasi offuscato da quante cose nuove stavo apprendendo in pochi minuti. 

Un istinto innato in me, mi diceva di dirigermi verso l'organo della chiesa più vicina per suonare un qualche motivo religioso mai udito, ma dovevo resistergli. Ero uno zombie ed il "potere religioso" distruggeva ogni mia molecola trasformandomi in una specie di frankenstein che perdeva pezzi. L'avevo già provato sulla mia pelle in uno dei giorni precedenti per voler fare un test, ma era finita con la perdita dell'indice della mano sinistra il quale avevo ricucito con l'ausilio di un kit da cucito ritrovato in un cassetto dello sgabuzzino. 

Un'altra parte di me iniziò a farmi farfugliare qualche parola latina, greca, francese, araba; Il che era parecchio strano visto il fatto che non conoscevo nessuna di queste lingue. 

Cercai di rigirarmi nel letto con il fine di una bella dormita, ma non ci riuscivo. Provai a prendere una delle mie solite pastiglie alla melatonina per consigliare il sonno però sembrava non funzionare vista la trasformazione subita dal mio corpo. 

Erano le 23:07 quando riguardai l'orologio e riuscii a sbattere per l'ultima volta le ciglia prima di addormentarmi finalmente crollando in un dolcissimo sonno. 

Sentii suonare la sveglia di mio padre alle 6:25 e per la prima volta le diedi l'importanza di svegliarmi facendomi cominciare la giornata. Mi sentivo pesante e pensai fosse il primo ciclo dopo la mutazione finché non mi diressi in camera del vecchio a spegnere la sveglia ed alzai lo sguardo...sobbalzai. Il mio faccino leggermente sciupato si era trasformato in una serie di doppi,tripli e forse quadrupli menti fastidiosissimi a causa della crescita dei peli ribelli comunemente definiti come "barba". 

AAA VORREI SOFFERMARMI UN ATTIMO CON LE SIGNORE AAA - Avete presente quando "ci facciamo belle" deforestando le zone prive della battuta del sole? Quel prurito che incombe circa 24h dopo la passata di rasoio? Ecco: immaginatevelo sul mento, sul collo, sulle guance e sopra le labbra. ORRIBILE.

Ricapitoliamo...ero diventata Mr. Salt in versione zombie adolescente. Vidi da subito il lato positivo della situazione: non avevo bisogno di un alibi, seppure mi desse fastidio non mostrare la nuova me alla scuola. La testa mi diceva di percorrere esattamente la routine di papà, e questo comprendeva il raccogliere quel sacchetto causa di mie preoccupazioni che duravano ormai dalla sera precedente. E così feci, la giornata ebbe inizio. Svolsi tutta la routine dal primo all'ultimo passo finendo con il dirigermi in soffitta e prelevare il sacchetto. Lo aprii lì.

In un attimo all'incirca sei fasci di luce mi avvolsero. Erano tutti di colori differenti. Rosa, verde, blu, rosso, giallo e bianco.

Tornai ad essere me stessa in meno di dieci secondi, trovando inoltre, nella busta, circa 700.000,00$.

Le cose non potevano andare meglio. 

Un risveglio "non-felice"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora