αℓєχ.

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  ANGOLO AUTRICE: Salve a tutti!

Volevo innanzitutto ringraziare shatteredones per la meravigliosa copertina e per la sigla stupenda che ha creato per me♥ Sei una personcina speciale, ti voglio bene♥

Passiamo a noi ♥ 

Questa che sto per presentarvi è una storia fantasy, precisamente la mia prima vera storia originale.

Vi confesso una cosa: avevo una paura assurda a pubblicarla perché TUTTO, dai personaggi alla trama, è frutto della mia pazza testolina.
Ho scritto altre storie di questo tipo, che però sono rimaste sul mio amato proprio perché non mi sentivo pronta per una cosa del genere.
Ora invece ho voluto mettermi alla prova, rischiando anche di ricevere magari qualche pomodoro virtuale in faccia ahahaha
Volevo dirvi anche un' altra cosa, ho utilizzato dei personaggi presta volto, basta cliccare sui nomi per capire di chi si tratta!
Non voglio dilungarmi, non spiegherò neanche la trama, visto che capirete tutto leggendo.
Voglio solo chiedervi un immenso favore: se vi piace la storia, se vi incuriosisce e non volete che finisca, fatemelo sapere qui con un commento!
Sarei felicissima di riceverli, voglio capire se sono riuscita nel mio intento.
Ogni vostro giudizio per me è oro.
Detto questo, grazie a chi leggerà, a chi commenterà e...nulla, buona lettura!
Un bacio da

➽Francesca ♥





"E se un veggente indicasse il momento esatto della vostra morte, sareste disposti a tutto pur di evitarlo? Anche perdere voi stessi?"





Dicembre, 1995.

—Richard! Richard! No, ti prego, Richard! Rispondimi! —
Una donna con enormi occhi blu si trovava china sul corpo di un uomo moribondo, nel vialetto della sua casa ricoperto di neve.
Era come se, tanto del dolore, non si accorgesse nemmeno del freddo glaciale che faceva, freddo che dava la sensazione di essere infilzati da mille aghi pungenti.
Il sangue rosso dell'uomo, che scorreva in qualsiasi direzione e che colorava mano a mano quella neve bianca, aveva qualcosa di poetico. Sembrava tutto un quadro in movimento, una macabra ma allo stesso tempo impressiva scena che rimaneva ferma nelle menti di chiunque avesse assistito.
La donna strinse forte la mano dell'uomo, accarezzandogli con l'altra il viso contorto dalla sofferenza.
—Richard chi...chi è stato? Devo... devo saperlo. — Una lacrima le rigò il viso, spegnendosi sul braccio ormai pallido dell'uomo.
Richard alzò per un secondo lo sguardo su di lei, cercando di sorridere. Le accarezzò i capelli con l'ultimo briciolo di forza che gli era rimasto, causandole brividi che le percorsero tutta la schiena.
—Pro...promettimi che la proteggerai. Pro...Promettimi che farai quello che abbiamo sempre pianificato per lei. —la sua voce era flebile e intrisa di paura.
La donna aveva gli occhi spalancati e la bocca schiusa per la meraviglia.
—Ma...Richard...—
—Nessun ma, Margot. Non è più sicuro stare qui...La storia si ripete, di nuovo. La storia non sarà mai storia, rimarrà sempre il nostro presente. Devi...—un sospiro lieve, come se non riuscisse neanche più a proferire un'altra parola. —Devi farlo. Promettimi che lo farai. —
Margot cinse il suo corpo in un abbraccio. Aveva il cuore che le batteva a mille e un senso di vuoto e di angoscia mai sentito prima.
Si concentrò un attimo in più su quegli occhi corvini prima di rispondere, occhi che ormai avevano perso tutta la loro luce, quella di cui si era profondamente innamorata.
—Te lo prometto. Farò come vuoi... ma dimmi, chi ti ha fatto questo? Chi?! — un urlo straziante che distrusse l'apparente quiete di quella notte.
—Non è come...non è come...—un suono quasi spento, sottile arrivò alle orecchie della donna.
Dopo silenzio.

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