Capitolo Primo: La pozione Polisucco, Parte 2

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In tutta la stanza gli studenti stavano bevendo le loro rispettive pozioni - sussulti e risolini provenivano da Padma e Lavanda, piagnucolii da Neville che, essendo diventato la più grossa Pansy Parckinson, si ritrovò stipato dentro a vestiti troppo stretti, e risate inutili da Ron ed Hermione.

"Tieni" disse Draco, allungando il bicchiere verso Harry, che lo guardò sospettoso "Forza, non ti ho messo dentro del veleno".

"Preferirei bere veleno che diventare te, Malfoy" sibilò Harry tra i denti.

"E io non desidero diventare un idiota per per mezz'ora, ma non mi sembra di essermi lamentato.", disse Draco. "O hai paura?"

Harry spinse violentemente indietro la sedia e afferrò il bicchiere, dentro al quale Draco aveva già messo uno dei suoi capelli argentei. Si riempì la bocca con il contenuto del suo bicchiere, strappò un suo capello e lo mise nel bicchiere di Draco, che lo svuotò.

Ingoiarono nello stesso istante.

Draco si piegò in due, sussultando, con l'orribile sensazione che la sua pelle si stesse sciogliendo e separando dal suo corpo. Allungò una mano per non cadere e un'altra ondata di nausea lo assalì, vedendo la sua pelle da pallida diventare abbronzata, le sue unghie (tenute perfettamente grazie alle manicure che gli elfi domestici gli facevano regolarmente) diventare le unghie mordicchiate di Harry. Da qualche parte vicino a lui, arrivò il suono di Harry che biascicava un "Urrrgh!" alzò quindi la testa e, con le lacrime che gli scendendogli dagli occhi gli rendevano la vista offuscata, vide—

—una faccia pallida e appuntita che lo guardava con i suoi occhi grigio-azzurri dietro agli occhiali tondi di Harry. Dopo averlo guardato, realizzò che la visione sfuocata era dovuta alla mancanza degli occhiali, di cui Harry aveva bisogno - e di cui ora aveva bisogno lui.

"Dammi i tuoi occhiali, Potter" disse e Harry, visibilmente scosso, lo fece.

***

Harry, sentendosi male, guardò verso il suo nuovo corpo. Normalmente, lui non era più alto di Draco, quindi i vestiti gli andavano bene, ma si sentiva strano senza occhiali. Alzò lo sguardo e vide la sua stessa faccia che lo fissava, sbiancata a causa della sorpresa, ma con un sorrisetto.

"Cos- cosa c'è di divertente?" disse, sussultando nel sentire la voce di Draco uscire dalla sua bocca.

"Stavo solo pensando che sono straordinariamente bello" disse Draco con la voce di Harry. "Intendo, seriamente, in questa particolare situazione, vorrei baciare me stesso."

"Sei un idiota, Malfoy" disse Harry con tono disgustato, e andò via. Andò da Ron ed Hermione, che erano impegnati a ridere, e che si fermarono nell'istante in cui lo videro, restando a bocca aperta.

"Sono io" disse Harry.

"Oh Harry!" disse Hermione con le sembianze di Ron, alzando il viso "deve essere terribile per te!"

Ron scosse la testa. "Non so se riesco a parlarti mentre hai queste sembianze. E'... inquietante."

"Beh, voi sembrate davvero stupidi per conto vostro" disse Harry, irritato.

"Adesso mi sembra addirittura che a parlare sia Malfoy" ed Harry, ancora più irritato, andò a sedersi accanto a Malfoy, che aveva le braccia incrociate sul petto e fissava il vuoto. Quando Harry si sedette, Malfoy gli chiese "ti diverti ad essere me, Potter?"

"Nessuno mi può sopportare, con questo aspetto," disse Harry "ma suppongo tu ci sia abituato"

Draco volse lo sguardo verso Harry, che si contorse. Era davvero difficile guardare Draco e vedere la propria faccia contorta dal disgusto, gli stessi occhi verdi che vedeva la mattina allo specchio guardarlo con disgusto. Se Draco aveva provato la stessa cosa, non lo dimostrò. "Ti ricordi cosa ti dissi quella volta sulla treno, Harry?" chiese.

Draco Dormiens - Draco TriologyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora