CAPITOLO 2

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Dopo una settimana

La spiaggia è poco affollata essendo ancora giugno e mi sto godendo veramente il mare, passeggiando senza meta, sentendo l'aria fresca d'estate accarezzarmi la pelle. Quando da lontano vedi un gruppo di ragazzi; cinque ragazzi e tre ragazze che si erano accorti della mi presenza e avanzavano verso la mia direzione. Tra loro attirò la mia attenzione una bionda che mi stava fissando lanciandomi occhiatacce di disgusto man mano che si avvicinava. La tipa aveva addosso brandelli di stoffa ed era quasi svestita, ed una mano le avvolgeva un fianco. Quella mano apparteneva ad un ragazzo moro forse un po più degli altri: aveva dei jeans e una maglietta bianca con scollo a V  che aderiva al corpo facendo intravedere gli addominali. Degli occhi color nocciola e delle labbra carnose.
Era bello! Dio se lo era! Si ma non potevo permettermi nulla di strano o avventure estive tanto meno dopo gli ultimi disastri causati e tutti i problemi che mi portavo dietro, quella doveva essere un'estate per staccare dalla mia cerchia di amici  che ha quanto pare mi avevano portato a galleggiare in acque molto poco raccomandabili. Ok, il problema che lo stavo ancora guardando guadagnandomi un'occhiata d'odio dalla bionda che notai con piacere che aprì la sua bocca troppo truccata e troppo rossa "volgare" per dire:

"ah ma guarda che abbiamo qua.. la principessina che abita nella villa ma che bello poter ammirare una perfetta figlia di papà " con un tono divertito e un sorriso falsissimo sulle labbra, si girò verso il ragazzo.

"Scusa ma innanzi tutto, piacere Beatrice, si, mio padre è il proprietario della villa e poi non sono una principessina cara!" Affermai cercando di tenere a bada la rabbia che stava salendo, vedendo che cercava di sfottermi facendomi fare la figura della scema davanti a tutti, soprattutto al suo amichetto. Che aveva iniziato a fissarmi con un ghigno sul viso.

"Beh sei vestita come tale.. ma poi sentiti parli proprio come una snob viziata figlia di papà e non guardare troppo il mio ragazzo che lo consumi sai, non è per te" le due ochette dietro di lei iniziano a ridere insieme a tutti i presenti. Belle figura certo magari lo stavo guardando. Forse troppo. Ma io non sono una figlia di papà, anzi tutt'altro e la tipa non sapeva veramente contro chi si stava mettendo se pensava che a causa dei vestiti da brava ragazza (che mia madre mi costringeva a mettermi) non gli avrei risposto ma avrei attutito il colpo beh si sbagliava di grosso!

"Beh sai non ti hanno insegnato a non giudicare un libro dalla copertina? Io ad esempio non lo faccio, perché anche tu hai dei vestiti se cosi si possono chiamare  addosso dove lasci poco all'immaginazione e anzi dai molto a vedere, ma sai non ti do della troia, in piu il tuo ragazzo tienitelo stretto perché se fidati gli piace o gli interessa una come te sinceramente sono io che non lo guarderei, sai il papà mi ha insegnato che alle troie bisogna lasciare i coglioni, sai si appartengano; con questo la principessina leva il disturbo e vi saluta" prendo alzo i tacchi e me ne vado nella direzione opposta. Sento un coro in lontananza che si alza che fa "oooooooh" e ancora "te le ha cantate Sara" bene la tipa si chiamava Sara. Ora so chi devo evitare sennò avrei passato dei guai e lei non avrebbe più quei quattro capelli in testa!
Quando mi sento tirare per un mano costringendomi a girare.

MY FIRST LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora