CAPITOLO 3

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Capitolo 3

"Allora fammi capire principessina mi hai dato del coglione?" No. Lui. Ma che mi ha seguita a fare? Cosa vuole? Ma la tipa dove l'ha lasciata? È venuto per prendermi in giro o sfottermi come la sua amichetta? Ok allora forse mi stavo facendo troppe domande e non stavo rispondendo a quella che mi aveva fatto il moro.

"Beh si, non vedo dove sta il problema!" Cercando di essere il meno indifferente possibile!

"Ah ma come principessa, non eri tu che parlavi di non giudicare un libro dalla copertina" afferma il moro con un ghigno sul viso. Bene, complimenti a me!

"Beh sai chi si somiglia si piglia e poi scusa ma caro ragazzo ridere alle battute crudeli degli altri non è carino. Anzi direi che è proprio da C-O-G-L-I-O-N-E, avresti dovuto prendere la tua fidanzata e portarla via o farla stare zitta"

Si fece una grande risata e rispose con tono calmo "beh si, del coglione me lo hanno dato in tante ma mai perché avevo sorriso ad una battuta, poi se ti rende felice e a me meno coglione ho riso anche alla tua battuta. Sara non è la mia fidanzata. Ci divertiamo, tutto qua. E io non fermo nessuno, lei può fare ciò che vuole ma mi ha fatto piacere che non si sia stata zitta,hai dimostrato un gran bel caratterino principessa"

"Grazie. E non chiamarmi principessa mi da fastidio."

Inizio ad avvicinarsi a me iniziando a parlare.
"P"
Un passo.
"R"
Un altro.
"I"
Stavamo ormai uno davanti all'altro.
Si avvicinò al mio orecchio e continuò ha parlare in maniera molto lenta e sensuale. "N"
"C"
"I"
"P"
"E"
"S"
"S"
"A"

Avevo il respiro corto. Non riuscivo a muovermi. Ma scherziamo? Stavo respirando in maniera rumorosa.
"Senti come suona bene?"

Iniziò ad avvicinarsi alle mie labbra fino a quando chiusi gli occhi aspettando che mi baciasse. Si, ma non si dice carpe  diem? Dovevo cogliere l'attimo, lui era bello e magari non lo avrei piu visto. Non succedeva nulla, ma come? Aprii gli occhi e lo vidi ridere di gusto!

"Ah ma come principessa ti faresti baciare dal primo ragazzo che trovi nella spiaggia ?"

"Brutto coglione" gli urlai.Non ci posso credere! Quel deficiente! Me ne andai.
Sentii ridere e mi urlò dietro

"Adesso hai una buona ragione per chiamarmi coglione, principessa".

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