CAPITOLO 4

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Due settimane dopo

Passavo le miei giornate nel fare il niente più assoluto e la noia assieme alla depressione presero possesso di me nel momento in cui mi arrivò una cartolina da Rimini dove i miei cari amici mi raccontavano cosa facevano, cioè: ubriacarsi ogni sera passando da una discoteca all'altra e in breve si stavano divertendo da matti godendosi la loro estate, ah si dicevano che gli mancavo! Stronzi.
Io invece?!
Mi trovavo in un posto, in cui non avevo amici nessuno con cui trascorrere il mio tempo. Mi crogiolo tra il mio letto, la piscina e il divano. Persino i miei genitori avevano trovato qualcosa da fare; mia madre che si occupava di arredare più di quanto già non fosse la casa e il giardino e accogliere per un caffè le sue nuove amiche, tutte delle donne "dell'alta società" come le chiamava lei.
Mentre mio padre si stava occupando di un affare tanto per cambiare, non so bene di cosa si trattasse ma avevo ben capito che sarebbe stato occupato per tutta la vacanza dato che voleva creare una specie di villaggio turistico, tanto perché non aveva nulla da fare no?!
Nella spiaggia non ci avevo messo più piede dopo l'incontro assurdo a cui ogni tanto ancora ci pensavo ricordando quel ragazzo che stavo per baciare, che idiota che sono stata! Cercai di scacciare dalla mente quel pensiero e decisi di andarmi a fare una passeggiata in paese.

"Mamma esco!" Urlai.

"Dove vai?"

"Vado a fare un giro" almeno avrei fatto qualcosa e magari con qualche fortuna avrei conosciuto anche delle ragazze con cui passare del tempo.

"Va bene! Sta attenta" le sentii dire quando ormai avevo chiuso il portone e mi stavo inoltrando verso il paesino.

Dopo circa quindici minuti arrivai a destinazione! Il centro era carino e pulito, di gente in giro ce ne era molto poca, ovviamente saranno stati tutti al mare. Mi sedetti in una sedia di un bar, ordinando un gelato! Alzando lo sguardo notai una ragazza mora, anche lei sola, cosi mi avvicinai sorridendo e le dissi:

"Ciao piacere Beatrice"

Ciao piacere mio Carlotta, da dove vieni Beatrice?"

"Da Roma tu, sei del posto?"

"Si, quanti anni hai?" Continuamo a parlare trovando molti punti in comune tra cui l'età, l'indirizzo di studi entrambe classico ed entrambe fummo state costrette dai nostri genitori! E tra risate e aneddoti il tempo passò e Carlotta dovette andare via, non prima di darci appuntamento il giorno dopo in spiaggia.

"Oddio Carlo in spiaggia non mi va molto di venire" più che altro non mi andava di incontrare lui dopo la figura pessima che avevo fatto e ancora peggio lei.

"Dai Bea non fare la difficile, ci sta un bar nella spiaggia tutti i ragazzi stanno là, si fanno un sacco di feste e soprattutto si conosce un sacco di gente non voglio un no! Ora ciao a domani alle tre verso sul pontile ti aspetto, un bacio"

"Si Carlo anche a me ha fatto piacere conoscerti e si a domandi" gli Urlai dietro mentre stava andando via, si giro e mi mando un bacio da lontano e continuo per sua strada che tipa che era! Mi ero trovata molto bene con questa ragazza e soprattutto era molto alla mano, mi stava molto simpatica!

MY FIRST LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora