Capitolo 3

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'Va tutto bene?'

Mi asciugai velocemente le lacrime e finsi un sorriso

'Certo'

Alla risposta, il ragazzo sospirò e di sedette al mio fianco guardando le sue scarpe

'Scusa, non volevo comportarmi in quel modo negli spogliatoi... '

La frustrazione nella sua voce era udibile e mi sentii quasi in colpa per avergli fatto capire che la colpa fosse sua

'Non preoccuparti... Piuttosto, Karole'

Approfittai della risposta per presentarmi e sorrise

'Daniel'

Ricambiò porgendomi la mano che prontamente strinsi

'Karole, dobbiamo andare'

Urlò Federico per farsi udire

'Io torno dopo'

Sembrò non concordare con la mia risposta e non esitò ad avvicinarsi quando notò la presenza del ragazzo al mio fianco.

Mi alzai per poter parlare meglio con Daniel che si era anch'esso alzato e pochi minuti dopo mi ritrovai Federico a qualche metro di distanza.

'Vieni?' Domandò nuovamente anche se questa volta sembrava più un comando

'No.'

Non avevo voglia di guardarlo negli occhi, figuriamoci di tornare insieme a casa.

'Karole'  Mi richiamò e sbuffai

Mi afferrò con poca delicatezza per il polso e alzai lo sguardo, inferocita.

'Rossi, lasciala stare.
Se non vuole andar con te, prima o poi te ne farai una ragione.'

Guardai Daniel come per ringraziarlo e strattonai il polso dalla sua presa

Con sguardo stupito se ne andò via lasciandomi con un senso di colpa che lentamente mi divorava.

'Karole... Che ne dici se Mercoledì pomeriggio ci incontrassimo?'

Annuii alla sua proposta.

Ci scambiammo il numero di cellulare reciproco e dopo qualche minuto di imbarazzo generale si offrí di accompagnarmi a casa visto l'orario.

-

'Federico, sei in casa?'

Urlai quando chiusi la porta alle mie spalle

'Cosí sembra...'

Mi volta i verso il luogo di provenienza di quel suono e lo vidi a petto nudo.

Ringraziai che i miei genitori non ci fossero, non mi sarebbe piaciuta la scena.

'Divertita con il tuo grande amico?'

Alzai gli occhi al cielo e mi sedetti sul divano guardando come incantata la televisione a schermo nero

'Forse... Che ti importa?' 

Alla mia risposta si avvicinò pronto a urlarmi al viso

'Che m'importa? Ma che cazzo Karole! Non lo conosci!'

Avendo probabilmente visto la mia espressione infastidita dal tono di voce da lui usato, sospirò sedendosi accanto alla mia persona

'Senti, scusa ma... Vedi, Daniel non è un ragazzo molto.. 'Affidabile' e non vorrei che ti succedesse qualcosa a causa sua'

Interminabili minuti di silenzio avvolsero la stanza fino a quando non fece intrecciare le nostre mani sussurrando alcune parole:

'Non sopporterei vederti soffrire'

Lo abbracciai e sicuramente sorrise

'Ti voglio bene ma sappi che la tua 'piccola' sa difendersi alquanto bene' 

Rammendai lui della mia capacitá di autodifesa e mi sentii stringere maggiormente

'Stai attenta e ricordati che per qualsiasi cosa faccia io sono qui, pronto a difenderti' 

Annuii alle sue parole prima di nascondere il viso nell'incavo del suo collo.

-

'Federico, ho paura cazzo!'

Urlai all'ennesima scena di morte mentre Federico pareva ridersela tranquillamente

Mi alzai e con passo veloce andai a spegnere la televisione che stava per mostrare un'altra terrificante scena.

'La prossima volta che sceglierai un film simile ti assicuro che il protagonista sarai tu.'

Lo minacciai ma non feci altro che scatenare una risata che mi portò a sedermi nell'angolo del divano a braccia conserte facendo l'offesa.

'Che hai adesso?'

Domandò facendo l'ingenuo e sbuffai

'Nulla'

Lasciai perdere l'idea della finta arrabbiatura e approfittai della sua vicinanza per poggiare la testa sul suo petto.

13/02/2017

Fatemi sapere cosa ne pensate😘

Spero vi sia piaciuto e scusate eventuali errori

My Best Friend -Federico Rossi-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora