Sun Comes Up

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Nella stanza c'era un odore acre. Sarà la mia coscienza, pensai. Abbottonai la camicia che mi arrivava alle ginocchia, infilati sotto un paio di leggins e gli anfiibi del diciottesimo secolo, così mi prendeva in giro mia madre, e sbirciai fuori dalla finestra. Nemmeno una nuvola nel cielo, distratta afferrai l'ipod infilandolo nella tasca della giacca nera che avevo pescato dall'armadio per darmi un tono. Mi misi il mascara, tirando le somme della serata precedente. Alex infuriato, storia al capolinea, nuovo amico da cancellare al più presto dalla lista delle persone desiderate. Jasper avrebbe prodotto solo guai a  non finire. Arrivata alla porta, tornai indietro rimettendomi a sedere sul letto. Panico, caos e zero voglia di affrontare la mia vita. Capitano queste giornate così, in cui la tapparella abbassata e il piumone sarebbero l'unica scelta sensata. Crogiolandomi qualche minuto, senza alcuna fretta, buttai giù un elenco mentale dei disastri che avevo combinato nelle ultime quarantotto ore. E giunsi alla conclusione che il problema Alex andava affrontato e definito una volta per tutte. Sapevo perfettamente che mi ero ripromessa di non parlargli. Ma non poteva certo finire con lui che si convinceva di avere anche ragione. L'episodio con Jasper sarebbe stata la giustificazione per infinite storie da propinarmi. Dovevo rifarmi, al più presto. Alex era in torto, non io. Con questa pervicace convinzione, gli citofonai. Erano le dieci di mattina, praticamente l'alba per lui. Nessun cenno di risposta, insistetti attaccandomi al campanello. Niente. Stavo per desistere quando una tipa di trent'anni aprì il portone, imbellettata come se dovesse andare a un provino. Da queste parti è difficile, e mi vennero allora pensieri peggiori che chiaramente tenni per me, ringraziandola invece con un sorriso sfacciato per avermi creato un varco verso la conversazione finale della relazione più pericolosa del secolo. Infilai le scale di corsa, uno sprint che accusai al terzo piano. Io di fronte alla sua porta, e Sun Comes Up a tutto volume sparata attraverso muri e fessure. Non era un buon segno, pensai. Farà la vittima.

"Alex apri, forza", e battevo con la mano aperta. Finalmente apparve, bello e disperato, cioè la sua forma migliore.

"Che vuoi?", chiese grattandosi il braccio nudo, indossava solo la maglietta dei Sex Pistols, non c'era verso di dargli un senso a questo ragazzo, maglietta e stereo viaggiavano chiaramente su binari leggermente diversi in quell'istante.

"Fammi entrare, dai, e preparami un caffè", gli dissi scanzandolo. Non oppose resistenza, non più di tanto almeno, e lasciando la borsa sul divano, raggiunsi il mio sgabello vista mini cucina che tanto amavo.

"Il caffè non c'è, se vuoi ho una birra". E aprì il frigo per mostrarmela. Rimasi di stucco, "ma è fredda" replicò lui ai miei pensieri. Lo ignorai.

"Alex non sarai veramente arrabbiato per ieri sera?", ero partita con il piede giusto secondo i miei fallimentari calcoli.

"Intendi per il pic nic notturno con il damerino? Figurati", e si stappò la bottiglia.

"Non è una damerino ma soprattutto non era un pic nic. Hai fatto una scenata, inutilmente. I problemi tra noi sono altri e lo sai". Si accese una sigaretta.

"Se devi lasciarmi mi infilo un paio di pantaloni forse è più dignitoso".

"Ah bene, anche il sarcasmo. Ho cambiato idea voglio una birra". Decisi che in fondo erano le undici passate a quel punto. Me la porse e poi si abbandonò sul divano.

"Lo sappiamo tutti e due che tra noi non è finita, ieri mattina ti ho chiesto di vivere con me. E la sera hai fatto la matta per farmi arrabbiare. La piantiamo?". Faceva così quando voleva convincermi che non c'era alernativa, a noi.

"Alex per me è troppo, non sto bene più nè con te nè con me stessa. E' finita? Hai ragione, non lo so. Ma voglio prendermi del tempo per capire. Lontano da tutto questo". Gettò la cicca nella bottiglia ormai vuota, si alzò e diede un colpetto a un cassetto. Con i boxer neri, la faccia stravolta e i Sex Pistols a testimoniare, tirò fuori una scatolina di quelle di velluto blu. Non ci sarà un anello, non è possibile, pensai.

"Questo te l'ho comprato una decina di giorni fa. Ora puoi andartene". E me lo tirò addosso.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 09, 2017 ⏰

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