Capitolo 5 - Preparativi e Partenze.

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Quella notte non chiusi quasi occhio ma era comprensibile dopo quello che era successo quella sera, la scena della litigata continuava a tormentarmi il sonno ma non era l'unica cosa che mi tormentava tanto da rubarmi il sonno: il bacio che stava avvenendo tra me e Artù ma che quest'ultimo si ritrasse lasciandomi con un amaro in bocca e un blocco fastidioso dentro di me che non ero ancora riuscito a scacciare facendomi tornare del tutto come prima, mentre io ero sul dormi veglia lo sentì entrare e chiudere la porta delicatamente per non svegliarmi e poi non sentì più nessun rumore provenire dal salottino segno che si era disteso, chi sa se lui si sentiva come me in questo momento perché se voleva baciarmi vuol dire che provava qualcosa per me più che non era un gesto consolatorio dopo aver litigato con i suoi uomini e migliori amici, la testa mi scoppia ed ho un sacco di incognite che girano pronte ad avere risposta.
Comunque quella mattina al mio risveglio non lo trovai segno che se ne era andato prima del mio risveglio e mi chiesi come avesse dormito ma conoscendolo non avrà chiuso occhio o almeno non più di tre quattro ore, scacciai questi pensieri per ora e andai a farmi un bagno rilassante prima di partire e finito mi vestí con l'abbigliamento da cavaliere: maglia di ferro, camicetta di seta colore bianco panna,giacca di pelle marrone chiaro,cintura di pelle marrone, guanti di pelle marrone chiaro, pantaloni di pelle chiara abbinata alla giacca di pelle e stivali di pelle neri e mi sistemai i capelli corvini in una traccia unica che arrivava a metà schiena, dopo di che presi le mie armi e uscì in direzione della stalla dove avrei trovato di sicuro i miei compagni cavalieri.
Ero appena uscita dalla zona degli alloggi per avviarmi decisa verso la stalla quando mi senti chiamare -Sorellina aspetta!-.
Mi voltai e vidi Elynor che mi veniva incontro sorridendo insieme a Dagonet e Tristano in compagnia del suo fidato falco e quando mi raggiunsero sorridendo dissi -Ciao ragazzi, anche voi siete mattinieri vedo-.
Tristano accarezzando le piume morbide di Tucker disse -Con la serata di ieri sera nessuno di noi ha chiuso occhio-.
Elynor annuì e disse -Ieri doveva essere una bella serata invece si è trasformata in un incubo orrendo-.
Dagonet aggiunse -Sarà una serata da dimenticare e sicuramente sarà entrata nelle classifiche delle serate peggiori da quando siamo al Vallo, comunque tu come stai Yve?-.
-Potrebbe andare meglio ma ormai mi sono rassegnata, la peggiore notte della mia vita e credo che anche per Artù sia lo stesso-.
Elynor mi accarezzò il braccio destro in conforto e disse -Posso solo immaginarlo come si è sentito e anche tu, infondo siete molto uniti e vederlo tempestato di insulto da parte degli altri sarà stato straziante-.
- Già e gli altri potevano anche trattenersi e capire soprattutto che Artù non ha colpe per questo, sono sicura che si è battuto per noi-.
Dagonet incrociò le braccia al petto e disse -Noi lo sappiamo e anche Owen se anche non è qui-.
-E dov'è?-.
Fu Tristano a rispondermi -Si trova alle stalle insieme a Galvano, Bors, Lancillotto e Galahad che come sai è ancora furioso e sta cercando di calmarlo facendogli capire che non deve arrabbiarsi con Artù-.
-Speriamo ci riesca, a proposito sapete dove si trova Artù?-.
Elynor disse -Noi pensavamo che fosse con te-.
-Bè non lo vedo da ieri sera, lo stavate cercando anche voi?-.
-Si io, Dag e Tristano volevamo chiarirci con lui a proposito di ieri ma non lo abbiamo trovato-.
-Di solito se gli turba qualcosa si sfoga con me ma non ha voluto parlarne più di tanto, credo che si senta in colpa perché non è riuscito a darci la libertà che ci spettava-.
Elynor disse -Lo so che è contro i miei interessi ma adesso o dopo questa missione la libertà di spetta e sono sicura che Artù tirerà su una litigata epica se quel Germanius non mantiene la parola data, lui e la sua religione-.
Dagonet sbuffó e disse -Già e pretende di darci dei pagani e di dirci a che dio credere-.
Tristano rise e disse -Questa è la psicologia dei cristiani Dag, o fai quello che dicono se no ti mandano dal suo creatore-.
Io risi e dissi -Parole sagge Tristano....Sentite lo so che ieri vi siete sentiti traditi ma dovete capire che Artù non ha potuto fare niente e trovarsi i suoi amici tutti contro di lui lo ha destabilizzato come non ho mai visto-.
Mi sorrisero e mia sorella disse -Noi non abbiamo mai dato la colpa ad Artù per quello che Germanius ci ha fatto-.
Dagonet mi diede una pacca amichevole sulla schiena e disse -Siamo più intelligenti degli altri scemi dei nostri compagni e abbiamo capito di chi è veramente la colpa è di certo non c'è l'ha Artù-.
Tristano​ mi si avvicinò e con un sorriso disse -Noi non vi abbandoneremo Yve, insieme fino alla fine-.
Sorrisi a tutti e dissi -Insieme fino alla fine-.
Elynor si sfregò le mani e disse -Ora sarà meglio raggiungere gli altri alle scuderie così gli facciamo entrare in quelle teste bacate che non è di Artù la colpa-.
Dagonet gli diede il cinque e disse -Ben detto sorellina-.
Elynor si voltò verso di me e chiese -Con Lancillotto com'è andata?-.
-Lancillotto? Cosa c'entra?-.
-Ho visto che ti ha seguito ieri-.
-Ah! Già...In tutta sincerità non lo so-.
-Perchè?-.
-Perchè mi aveva seguito per parlare ad Artù insieme a me però non è andata come speravo, lo conosci come me che si scalda subito e ieri l'ha fatto-.
Tristano chiese -Cosa combinato?-.
-Artù ci tiene tantissimo alla sua amicizia con lui e ha fatto di tutto per fargli capire il suo punto di vista ma l'ha fatto infuriare e ora si è guadagnato il suo rancore e questo non lo sopporta-.
-Bè credo che ha più importanza per lui la tua amicizia,approvazione e il perdono-.
Dagonet annuì e disse -Concordo con Tristano, sarebbe più distrutto se perdesse te Yve e poi Lancillotto si farà una ragione ormai non può fermare l'inevitabile-.
-Faglielo capire tu Dag-.
-Credimi Yve se potessi lo prenderei a calci nel culo per farglielo capire-.
Tristano con un risolino disse -Ti serve un socio Dag?-.
-Perchè vuoi proporti?-.
-Vorrei mettere le mie splendide abilità apprese in battaglia al servizio nelle mani di uno che le sa usare-.
-E' vorresti usarle contro Lancillotto?-.
-Contro chi se no-.
-Allora sei assunto, tu Yve?-.
Lo guardai interdetta e chiesi -Io cosa?-.
-Vuoi aggregarti a noi per prendere Lancillotto a calci?-.
Risi e dissi-Credimi Dag non desidererei altro che dargli tanti calci sul culo finché non diventa rosso come un pomodoro ma non posso-.
-E' perché?-.
-Perchè darei a mia sorella un dispiacere-.
La diretta interessata chiese -E perché scusa?-.
-So che è il tuo amore-.
-Cosa! Non è vero, io e Lancillotto siamo solo amici-.
Dagonet fece un sorriso sornione e disse -Li conviene se non vuole perdere qualche arto utile che si ritrova-.
Io e Tristano ci mettemmo a ridere da matti e quest'ultimo disse -Devo dare ragione a Dag, il nostro amico è un donnaiolo e preferisco che restiate amici-.
Elynor ci guardò e disse -Decidete per me ora?Vi ho detto che siamo solo amici e di certo non gli interesso in quel modo-.
Io gli detti una pacca amichevole sulla spalla e dissi -Bè allora è stupido se non si accorge che ragazza straordinaria sei Ely-.
Lei mi fece un bel sorriso e disse -Grazie sorellina-.
Dagonet si sfregó le mani e disse -Ora andiamo dagli altri così chiudiamo la questione Lancillotto-.
Lo guardai e chiesi -Non riesci proprio a sopportarlo?-.
Lui mi guardò e disse -Non succederà mai-detto questo tutti e quattro ci incamminammo verso la stalla dove il resto dei Cavalieri aspettava di partire.
Appena varcata la soglia si poteva percepire nell'aria la tensione,la frustrazione ma soprattutto la rabbia dei presenti: Lancillotto, Galvano e Bors erano seduti su delle panche di legno a parlare mentre affilavano le spade mentre Galahad stava cavalcando il suo stallone bianco con Owen che gli parlava spazientito, incoraggiata dagli sguardi dei miei compagni feci un sorriso e dissi -Buongiorno ragazzi-.
I presenti mi guardavano ma solo Owen mi sorrise e disse -Buongiorno Yvaine dormito bene?-.
-Per una che sa che deve ritornare a rischiare la vita per i romani? Poteva andare peggio ma non è per quel motivo-.
-E' per Artù vero?-.
Annuì -Vorrei parlargli però​ non so dove si trova-.
Owen mi si avvicinò lasciando un Galahad arrabbiato e sotto voce disse -Lo visto che passeggiava alle mura nord-.
-Ne sei sicuro?-.
-Piú che sicuro, stavo cercando Galahad quando l'ho visto che camminava pensieroso con Excalibur sulla feretra, starà pensando ancora a ieri-.
-Di sicuro, lo conosci anche tu-.
-Se vai digli che io non gli ho dato mai la colpa per quello che è successo-.
-Certo, lo so che tu non sei il tipo che porta rancore come qualcuno di mia conoscenza-.
La voce arrabbiata di Galahad ci interruppe -Devi dirmi qualcosa Yve?-.
Owen alzando gli occhi al cielo si voltò e disse -Galahad vedi di piantarla chiaro? È da ieri sera che sei così è credo che sia ora di smetterla di fare il bambino-.
-Owen faccio quello che mi pare chiaro? E se voglio tenere il muso lo tengo e poi ora rispondi tu per lei?-.
Prima che Owen rispondesse intervenni - Cerca di trattare bene tuo fratello chiaro Galahad?-.
Lui mi fulminò con lo sguardo e disse -Lo tratto come voglio okey traditrice?-.
A quel punto gridai -VEDI DI PIANTARLA GALAHAD! NON NE POSSO PIÙ CHIARO? SE NO...-.
Fui interrotta da Bors -Se no cosa Yve? Lo uccidi?-.
Dagonet incrociando le braccia al petto spazientito disse -Non metterci anche tu Bors-.
-E' perché mai Dag? Infondo Galahad ha ragione, è una traditrice-.
Io dissi -Sono accuse assurde, vi sentite quando parlate?-.
Elynor intervenne -Si vede di no, sono così imbecilli da non capire che tu sei presa come loro-.
Tristano che era occupato ad accarezzare il suo falco disse -State tenendo il muso a Yve per niente perché sapete anche voi che è inevitabile-.
Galvano si avvicinò a noi e disse -Smettetela di considerare Yvaine una traditrice perché non ha colpa di questo, ormai le cose non cambieranno-.
Lancillotto intervenne -Ti sei schiarato Galvano?
-Ho dovuto Lancillotto, non mi avete lasciato scelta-.
Bors che era sceso dalla panca e avvicinandosi a noi disse -Non posso credere che tu stia con loro-.
-E' perché non dovrei? Sono più lungimirante di voi e siete voi in torto a prendervela con colei che è la nostra migliore amica e che ci è sempre stata accanto nel momento del bisogno-.
Bors disse - Sarà vero ma sta dalla parte di Artù e lui ci ha portato via la libertà-.
Dagonet intervenne -Tutti abbiamo capito che la colpa non è sua ma solo tu, Galahad e Lancillotto lo accusate di averci traditi-.
-Perchè è così-.
Io non ne potevo più così dissi -Devi essere un ipocrita Bors per non capire che Artù non ha colpe-.
-Io sarei un ipocrita Yve?-.
Annuì e dissi -La colpa è di Germanius, l'avete visto vero? Bè è un imbecille e un coglione romano e voi sapete perfettamente che è così ma voi ugualmente incolpate Artù il vostro Comandante e amico e sapete perché? Cercate qualcuno su cui accanirvi per sfogare la vostra maledetta rabbia ma non è questa la soluzione, Artù non vi ha mai abbandonato e sono certa che non lo farebbe mai ma voi cari miei l'avete fatto, l'avete abbandonato a lui stesso...GLI AVETE VOLTATO LE SPALLE! Ho sempre creduto che insieme potevamo affrontare tutto ma evidentemente mi sbagliavo vedendovi ora, non vi credevo così meschini nei nostri confronti-.
Non riuscivo a stare qui dentro con loro, non dopo quello che ho sentito, così montai su Gwyneth e galoppai lontano da loro con Elynor e Owen che gridavano di fermarmi ma io non avevo intenzione di fermarmi, non potevo credere che mi avessero abbandonato.

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