Chapter 10

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Sono quella ragazza che non chiede mai aiuto perché vuole farcela da sola, quella ragazza che quando le fai un favore, non ringrazia mai e che quando lo fa, è per non risultare troppo maleducata. Sono quella ragazza troppo testarda delle proprie idee da non ammettere di aver torto, quella ragazza troppo timida da vergognarsi perfino di salutare i propri amici. Sono quella ragazza che quando si sente dire un 'Ti amo, mi manchi', fa tanto l'indifferente perché non riesce a capire in pieno il significato e l'importanza di parole che sembrano non significare nulla di chissà quanto importante, quella ragazza che non capisce il significato di quel battito accelerato quando si sta vicino ad una persona, perché ancora immatura sotto quel punto di vista. Sono quella ragazza che pensa, pensa, pensa, ma non parla quasi mai e quando lo fa, non la smette più. Sono quella ragazza che non fa molti complimenti e che quando ne vengono fatti a lei, non li accetta perché troppo pessimista da accettarli. Sono quella ragazza strana, a cui piace tutto ciò che è magia e che è cupo nonostante sia una fifona, con uno strano gusto nel vestire e uno strano modo di pensare e di ragionare. Sono quella ragazza strana che, infondo, è solo se stessa. Quando sono triste, giù di tono, o non mi sento bene, con me stessa o con il mondo, odio la felicità altrui. Mi dà proprio fastidio. Non sopporto di vedere intorno a me sorrisi, baci, abbracci, gioia, happy hour, ecc. Non tollero la smancerie delle coppie - meno che mai quelle sposate. Odio tutti, indistintamente. Mi stanno sulle balle quelli che ti sbattono in faccia la loro gioia e sminuiscono il tuo dolore. Non auguro loro il mio malessere, non voglio avere sensi di colpa, ma nello stesso tempo ammetto che mi fa sentire meno sola sapere che c'è qualcuno nella mia stessa condizione. Ok amici. Spalancate pure le porte dell'Inferno, tanto per me non è una novità. Ci sono già stata. La gente mi chiede di aiutarli ed io mi ritrovo a fare la psicologa di turno a tutti e non nascondo che amo sentirmi "utile" per qualcuno. Tuttavia ci sono dei momenti in cui anch'io ho le mie debolezze, i miei problemi e ho notato che ancora nessuno ha fatto per me la metà di quello che io, nei miei limiti, ho fatto per gli altri. Ti sei mai sentito bloccato in un mondo che odi? Stanco di tutti quelli che ti circondano? Con i loro grandi falsi sorrisi e stupide bugie? Mentre tu dentro nel profondo stai sanguinando? No non sai com'è, quando niente ti sembra a posto. No non sai com'è essere come me, nessuno ti ha mai mentito dritto in faccia e nessuno ti ha mai pugnalato alle spalle. Puoi pensare che io sia felice ma non sto bene. Mi fanno ridere le persone che fanno stati chilometrici copiati da Tumblr in cui fanno le finte moraliste, dicendo di non giudicare un libro dalla sua copertina o cose simili, e poi sono le prime che si comportano da persone infantili sparlandoti dietro. Io dico, siamo prossimi all'università e c'è ancora gente che si diverte a dare della "sfigata" alle persone? Ma che persone di merda ipocrite ed incoerenti. E a volte vorrei soltanto che il mondo la smettesse di essere così rumoroso, che tutti la smettessero di accalcarsi attorno a me e pretendere attenzioni. A me non interessa nulla, di tutti loro. Non sono arrabbiata con il mondo, ho solo bisogno di essere lasciata in pace. Odio quando i miei capelli puzzano di fumo. Odio i cambi di programma ed il non avere un'idea più o meno precisa del mio futuro, che sia anche prossimo. Odio avere freddo e odio avere caldo, odio le persone cafone, quelle immature e quelle sulle quali non puoi mai contare che tanto ti dicono una cosa e poi stai a vedere come finisce. Odio la stanchezza e l'occasionale poca fiducia in me stessa. Odio sentirmi dire da chi non mi conosce e chi non sa niente di me, chi sono e cosa è giusto per me. Odio non avere voglia di leggere. Odio gli arroganti e gli stronzi ed i falsi. Quelli che non hanno senso dell'umorismo, ma ci provano fino a farti pentire di essere uscita di casa. Odio giudicare, ma ancor di più rendermi conto che avevo giudicato bene una persona. Odio chi sembra diverso e genuino e finisce per essere come tutti gli altri. Odio la pioggia e l'umidità. Odio l'estate per il sudore e la poca sicurezza nel mio corpo. Odio la poca costanza che ho. Odio chi mi rompe i coglioni perché non mi piace quasi per nulla né la carne né il pesce, cazzo non sono motivi etici, è solo gusto di merda, perfetto. La fame sta tornando, riempiamoci di acqua. Ho davvero bisogno di un cambiamento nella mia vita. Un ragazzo/a, nuovi studi. Ma 1 anno e 4 mesi sono lunghi. É molto tempo. Ho bisogno di aiuto. Ho bisogno di una persona che possa farmi vivere al meglio questi mesi. Ho bisogno d'amore, amore vero. Una vera lunga storia d'amore, anche se non so se sono pronta per cominciarne una, perché ogni volta che una persona si interessa a me io mi spavento e cerco di allontanarla e di rompere il rapporto. Mi spavento perché ogni volta che ho aperto il mio cuore questo é stato distrutto. Ho bisogno di un abbraccio. Ho bisogno di parole dolci. Ho bisogno d'amore, perché se non lo trovo continuerò a mangiare dolci e sto diventando grassa, io che ero magra. Odio il mio corpo e non voglio che nessuno lo guardi. Voglio un abbraccio, un bacio. Voglio dormire con qualcuno accanto. Ho bisogno di coccole. Ho bisogno di mia madre e ho bisogno di una reale ragione per andare avanti. Sono pretenziosa, lo so! Ma potrei anche promettere di non chiedere più nulla dopo ciò. Quanto mi odio. Il mio viso, il mio corpo, il mio carattere. Me stessa. Sono in uno stato di totale smarrimento, non so chi sono e ne cosa voglio da me e dalla mia vita. Ho perso il controllo di tutto: soprattutto il controllo sulla mia mente e sul mio corpo. La mia mente viaggia, senza una meta, vorrebbe delle cose e poi magicamente pensa tutto il contrario e così vivo una sorte di "amore/odio" per me stessa. Il mio corpo sta andando in una direzione che non mi appartiene, devo fare qualcosa, devo mangiare di meno ed ogni volta parto con dei buoni propositi ma poi vengono smontati perché sono costretta a magiare e i sensi di colpa aumentano ogni giorno, sempre di più. Sto malissimo, vorrei uscire da tutto ciò che sto vivendo ora, anzi da due anni, ma mi sembra quasi impossibile. Oggi ho avuto la conferma di dover dimagrire. Misuro una dozzina di jeans e nessuno mi sta bene, mettono in evidenzia i miei enormi polpacci, le mie cosce immense. Mi faccio schifo, e quindi, ho deciso di non mangiare, anche se sarà un'impresa, perché a casa, mi obbligano a mangiare quando io non voglio. Se tanto devo, mangerò solo frutta e verdura. Devo farlo. Per Forza. Perché perdo il controllo? Perché quando sono stressata o in ansia o nervosa mi abbuffo? Perché non posso avere un bel rapporto con il cibo? Perché devo odiare il mio corpo? Perché devo avere sempre i sensi di colpa? Io non sono un'autolesionista, non provoco delle ferite sul mio corpo perché non voglio far vedere di stare male e non voglio lasciare incancellabili cicatrici del mio dolore sul mio corpo. Non soffro di autolesionismo forse perché dentro mi sento morta. In questo periodo di mia assenza, sono rinata. Ho imparato ad accettare i miei chili di troppo e a mettermi anche qualche vestitino, ad aver fiducia di me e a PIACERMI con i chili che avevo fino a poche settimane fa. Ho anche iniziato una dieta che sto portando avanti da 3 settimane. La mia strada ha qualche buchi che mi hanno fatto inciampare ma mi sto rialzando con qualche livido ma vado avanti. Ero stanca di sentirmi inadeguata alla società, forse è la società che dovrebbe adeguarsi a noi curve. Voglio vivere la mia vita più serenamente in fondo ne abbiamo una, a cosa serve rinchiudersi in casa? Sono arrivata al punto che quando qualche mia amica/amico mi invita a mangiare a casa sua io devo trovare qualsiasi scusa possibile per non andare per evitare di mangiare. IO DAVVERO NON CE LA FACCIO PIU'. OGNI FOTTUTO GIORNO E' SEMPRE LA STESSA COSA. GUARDARSI ALLO SPECCHIO E NON PIACERSI. VEDERSI SEMPRE PIU' GRASSA GIORNO DOPO GIORNO, VEDERE GLI ALTRI DIMAGRIRE E TU NON RIUSCIRCI MAI. QUELLE GAMBE GROSSE, QUELLA PANCIA CHE NON E' PIATTA E QUEI FIANCHI COSI' GRANDI CHE SEMBRANO LE ORECCHIE DI UN ELEFANTE. VORREI SOLAMENTE DIMAGRIRE, DIMAGRIRE FINO A SCOMPARIRE. COSI' DA COMPLETARE LA MIA FELICITA'. NON NE POSSO PIU'. STO DAVVERO PENSANDO DI NON MANGIARE PIU', NON MI IMPORTA, DEVO ASSULUTAMENTE, DEVO DIMAGRIRE. E' bruttissimo quando entri in un negozio, trovi qualcosa che ti piace e lo provi, ma poi quando ti guardi allo specchio ti rendi conto di non avere il fisico adatto per indossare quel qualcosa ed esci dal negozio dicendo: 'non mi piace più' mentre invece vorresti solo scoppiare a piangere, scomparire. Non so cosa spinga due persone ad avvicinarsi così tanto. Magari un pomeriggio ti invita a casa sua, state bene, vi divertite. Passa qualche mese, un anno, due, siete inseparabili. Poi arriva un giorno, a volte dopo poco, altre dopo molto, e non siete più gli stessi. Non ho mai capito di preciso cosa accada, a volte cambiamo noi, altre gli altri, ci si vede sempre di meno, si ha meno voglia, si è meno pazienti e ogni minima cosa diventa un pretesto per litigare. Le risate lasciano il posto ai silenzi, e dopo qualche tempo l'unica cosa che resta è l'amaro in bocca. Sono gli addii silenziosi, impercettibili che fanno più male. A distanza di anni ti ritrovi a cercare di ricordare il motivo per cui vi siate persi di vista, a volte non c'è un vero e proprio motivo, accade e basta. So solo che la vita ci porta a fare delle scelte che non sempre siamo felici di fare, servono a farci crescere, a volte è proprio vero il detto "si chiude una porta, si apre un portone". Le persone che ci circondano influenzano ciò che siamo e vorremmo essere, che ci piaccia o meno. A volte un amico, un fidanzato, ci aiuteranno a ritrovare noi stessi. Altre no. Altre farà così male che crederemo di non riuscire più a riprenderci, ma alla fine ci rialzeremo. Quando non si ha neanche un motivo preciso per arrabbiarsi è peggio, non si possono neanche attraversare le fasi del lutto. Insomma, in ogni modo la si giri è un inculata, senza se e senza ma! Perché? Perché hai deciso di odiarmi? Che ti ho fatto? Eri il mio migliore amico ti ho voluto bene, ti ho sempre aiutato, ho cercato di capire tutti i tuoi problemi nonostante la tua insanità mentale ma non te ne importa davvero di tutto questo? Non ti importa se ho pianto per te, se ho sofferto per te? Mi conoscevi meglio di chiunque, ti ho detto ciò che non ho detto a nessuno e te adesso che fai? Mi sfotti? Non puoi farmi una cosa del genere, non puoi offendermi e poi dire che sei solo sincero che devo smettere di vivere nelle bugie perché questa non può essere la verità, mi hai mentito per 2 anni vero? È solo una penitenza che sei costretto a fare per colpa di quel gioco che fai con i tuoi amici. Tu mi vuoi bene vero? Te ne importa di me vero? Vorrei che ti accorgessi di ciò che hai perso. Vorrei che ti accorgessi che non si può tornare indietro. Vorrei che ti accorgessi che le persone vanno e vengono e tu non puoi controllarle. Vorrei che capissi che le persone buone non sono idiote. Vorrei che capissi che servono dei fatti, e non solo una parola, per riconquistare le persone. Vorrei che rimpiangessi i momenti passati insieme. Vorrei che desiderassi riavere la mia fiducia e ti accorgessi che il treno giusto è passato da un pezzo. Vorrei che un'ombra di malinconia ti velasse lo sguardo e per un attimo realizzassi tutto questo. Vorrei che poi tornassi a vivere nel tuo oblio perché non meriti nemmeno di soffrire. Io non sono una persona che chiede scusa facilmente. Non dico che quando ho torto non mi scuso, dico solo che per sistemare le cose, se la colpa non è mia, è difficile che faccio il primo passo.

Questa sono io. Questa è la mia storia.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora