Delle volte non mi capisco neanch'io. Una volta mi dissero che sono un tipo di persona che sa come affrontare le cose, ma che scappa. Ed è vero, voglio tutto e quando ho quel che voglio, me ne vado. Ma non capite, per me è troppo. Troppo da sopportare, troppo da amare e custodire. Dico di non interessarmi alle relazioni, ma in realtà ci penso sempre come sarebbe stare insieme a qualcuno, come sarebbe essere la piccola di qualcuno. Voglio una persona che mi coccoli, ma il problema è che quando qualcuno lo fa, io mi sono già scocciata di tutto. E così cambio, perché non voglio niente. E così finisco per essere odiata. Ma cosa ci posso fare? Insomma io sono fatta così: se prendi me, prendi tutto. Compreso l'essere stressante, impaziente e lunatica. Perché sì, come se non bastasse sono una stressante. Quando mi piace qualcuno, devo riempirlo di domande, perché tramite quelle domande capisco se sta bene. Quando mi piace qualcuno voglio che quella persona parli sempre con me, voglio essere l'unica e voglio le dediche, i dolci, i fiori. Voglio tutto, lo ripeto. Voglio i baci sul collo, i lividi sul corpo, le labbra consumate dai baci, voglio i fiori fra i capelli e gli abbracci. Quegli abbracci che ti fanno sentire al sicuro, quegli abbracci che alla fine ti fanno chiudere gli occhi e respiri il profumo della persona che ti tiene fra le braccia. Quegli abbracci che ti fanno sentire al sicuro. Poi sono estremamente gelosa, tipo che mi basta uno sguardo per pensare a male. Mi basta una chat di Whatsapp, per sclerare. Sono fatta così, sono fatta così. Quando voglio stare con una persona e ne sono sicura, tutto il resto non ha più valore. Esiste solo chi amo per me, niente intorno è sensato. E divento scema, ma felice. La cosa più triste? Amo una persona, ma quella non mi amerà mai e così bisogna farsi l'abitudine di pensare ad altro, di andare avanti, di continuare. Io sono tutto questo, alla fine non sono niente senza qualcuno. Buffa la vita, nasciamo da soli, ma per vivere abbiamo bisogno di qualcuno. Inutile negarlo. Ci sono certe ragazze strane. Sono quelle solite ragazze che se ne stanno a casa, con un maglione, un paio di cuffie e un libro sulle gambe. Una ragazza che combatte, combatte per la distanza, combatte per essere felice. Quelle ragazze che credono alle parole. Quelle ragazze che possono essere "stronze" ma allo stesso tempo dolci. Quelle ragazze timide, che al primo complimento diventano rosse in viso. Ecco chi sono io. Io mi rispecchio proprio in queste ragazze. Quindi, quando stai per mollare fermati un attimo e pensa al motivo per cui hai resistito finora: pensa alla meta, non a quanto sia lungo il tragitto. Rimboccati le maniche e non aver paura della fatica. Guardati allo specchio e riconosci quel sognatore che hai difronte. Lotta e combatti. E quando ciò che desideri sarà tuo, sentirai ogni battito del tuo cuore come l'eco di ogni passo che hai compiuto. E se avrai qualche cicatrice non preoccuparti, non c'è vittoria senza una ferita di guerra, non c'è arcobaleno senza la pioggia. E' vero nella mia storia menziono molte volte citazioni o frasi che non hanno nulla a che fare con me però io ci credo a quelle frasi perché secondo me sono vere. Voi avete mai visto un arcobaleno senza che piovesse? O un soldato che è tornato dalla guerra senza nemmeno un taglio? Io no. Oggi ho fatto davvero schifo, ho mangiato troppo. Solo a pensarci vorrei morire. Ora la mente mi distrugge, ma me lo merito. Da domani cercherò di riprendere il controllo, non posso andare avanti così. È inutile continuare a sognare un fisico perfetto se poi non so nemmeno controllarmi nel mangiare. Sarà un'altra serata di merda, perfetto. Ho sempre avuto problemi con il mio peso. Ho sempre fatto credere a tutti di stare bene con me stessa, ma non è vero. Come potete credere che sia vero? Io e una mia amica abbiamo una gonna uguale, da quando l'ho vista a lei ho smesso di metterla. Come potevo credere che una gonna così corta potesse starmi bene? Sta bene a lei che ha delle belle gambe, non come le mie. Per non parlare delle canottiere, le mie braccia non sono fatte per quelle. Vorrei che fosse sempre inverno, vorrei usare per sempre i miei cardigan, non troppo grossi perché sennò sembro ancora più enorme di quello che sono. Ci sono volte in cui non esco perché non mi piaccio, perché qualsiasi cosa mi metta mi mette in evidenza qualche parte di grasso. Non che sia difficile, non ho un punto del mio corpo che non sia grasso. Ho sempre paura di dire o fare qualcosa, ho paura di quello che potrebbe dire la gente: "Guarda quella cicciona, come si permette di fare queste cose". A volte cammino per strada sicura di me, passo davanti ad una vetrina, mi vedo e cambia tutto. Ricordo che un giorno mi misi una gonna a fiori corta, una canottiera verde, una giacca abbinata alla gonna e degli stivaletti. Quando arrivai sul corso, passai davanti ad una vetrina. Mi fermai a guardarmi per dieci minuti, ho pensato ad ogni insulto possibile che i ragazzi avrebbero potuto farmi. Piansi e tornai a casa. La cosa più stressante è provare a dimagrire e non riuscirci. A voi sembra facile, ma non lo è per niente. È come un circolo vizioso, voi non mangiate quando siete tristi, io quando sono triste mangio il doppio, e sono spesso giù. Adoro le felpe larghe ed enormi, coprono tutto ciò che non voglio far notare alla gente. Dimagrire: riduzione della grandezza del nostro corpo. Si dimagrisce, in ordine, prima il seno, poi il viso, le ginocchia, le braccia, la pancia, i fianchi e, infine, le gambe. Perché questo strazio? Non possono dimagrire solo le gambe, i fianchi e la pancia e le tette lasciarle? Sono una di quelle persone che si lamentano del proprio corpo mentre sognano cibo in quantità e Mc Donald's ogni giorno! Avevo 5 anni quando incominciai a scrivere bigliettini dove dicevo che per dimagrire dovevo solo mangiare un panino. Avevo 5 anni e non avevo amici perché ero grassa e non so perché l'unica cosa che adoravano fare era prendermi in giro. Avevo 5 anni e mangiavo lontano dai miei amici. Avevo 6 anni e pensavo che non avrei mai avuto amici perché ero grassa. Avevo 6 anni e nella mia nuova classe ero la più grassa. Avevo 6 anni e venivo scelta sempre per ultima nelle formazione delle squadre, ero scarsa per colpa del troppo peso. Avevo 8 anni ed andai dal dietologo per "iniziare" la dieta. Avevo 8 anni e persi peso. Avevo 8 anni e non terminai la mia battaglia. Avevo 9 anni e non potevo vestirmi come le altre. Avevo 11 anni ed ero in classe con ragazze magrissime e bellissime. Avevo 12 anni e nessun ragazzo mi calcolava . Avevo 13 anni ed ero sempre grassa ed invisibile ad i ragazzi. Avevo 14 anni, odiavo il mio corpo. Avevo 14 anni, ancora niente, sempre il solito peso. Odio il grasso tra le cosce. Odio le braccia molli. Odio la pancia. Odio il mio culo enorme. Odio il mio fisico. Odio non poter indossare quello che voglio. Odio andare in un negozio e cercare tra le M/L. Odio guardarmi allo specchio e sapere di aver fallito fino ad oggi. Odio ammetterlo, ma la causa di tutto ciò sono io. Perché non ho continuato quella maledetta dieta, a quest'ora avrei potuto essere una bella ragazza, invece. Sono quel tipo di ragazza che va e cerca risposte su Tumblr ed è bellissimo perché lì qualcuno ti capisce, sa quello che provi e non gli interessa chi tu sia, basta che stai bene. Sapete come passerò quest'anno il mio capodanno? La persona che amo non potrà essere al mio fianco, e cosa c'è di peggio? Cosa c'è di peggio, di poter sentire quel "3,2,1", non poter guardarlo negli occhi e dirgli ti amo e baciarlo? Per il semplice fatto che lui è già impegnato. Bene non so più che dire. Se mi fermo a pensare, mi chiedo: ma io, che vivo a fare? So cosa vuol dire perdere tutto. So cosa vuol dire non avere più una ragione per andare avanti. So cosa vuol dire autodistruggersi. So cosa vuol dire avere pensieri brutti in testa che ti divorano ogni secondo. So cosa vuol dire piangere la notte fino allo sfinimento. So cosa vuol dire scappare dai propri problemi. So cosa vuol dire smettere di sorridere e iniziare ad essere freddi. So cosa vuol dire arrendersi e fare le scelte sbagliate. So cosa vuol dire non fidarsi più delle persone per paura di essere nuovamente feriti. Eppure, nonostante tutto questo, so anche cosa vuol dire rialzarsi e continuare a lottare, andare avanti e dimostrare di essere ancora in piedi, perché per quanto la vita faccia schifo credo che valga la pena viverla. Hai presente quando senti che tutto ti va contro e non sai come difenderti? Hai presente quando cerchi di spegnere un fuoco, invece altri mettono benzina per alimentare la fiamma? Hai presente quando non hai nemmeno un briciolo di energie per rialzarti e lo fai lo stesso? Hai presente quando stai una merda e sorridi, ma nessuno è disposto ad aiutarti? Ma mannaia nel 2000 dovevamo nascere noi? In un'epoca in cui ti guardano solo se sei un metro e settanta, se hai una 36, un culo bello sodo e un seno giusto per loro? E ovviamente lo shatush, la riga in mezzo, le Converse alte, i leggings, il rossetto rosso battona e la maglietta a stampa animalier. Non possono mancare l'iPhone, meglio se 5s, la borsetta fichissima in cui entra solo mezzo quaderno, ma chissene frega, a loro non serve, ovviamente il beauty con il rossetto e il fondotinta, e le sigarette. Quelle non possono mancare. E puoi anche avere tutte queste cose, ma se non cambi ragazzo ogni settimana non ti vorranno. Se non la dai al primo che passa, ti guarderanno male. Per non parlare poi del fatto che ami leggere! Abolito! I libri sono aboliti, la cultura ancor di più. Ti vogliono stupida, con la bocca che sa fare bei lavoretti, e l'apertura di gambe ampia. Vogliono che il tuo argomento principale sia 'ieri in discoteca mi sono fatta uno, non so manco come si chiama!', e guai a dire 'ho letto quel libro, è molto bello e profondo.' Devi essere stupida e vuota. L'unica sensazione di pienezza che devi sentire è tra le gambe e in bocca. Ma per favore, dove sono finiti quei bei vestitini, quelli che te la facevano sognare la notte, una donna! Quelle ragazze che le conquisti regalando loro un libro, e non tirando fuori i preservativi. Guarda che bella la vita quando non hai un ragazzo che ti ama e perdi quasi tutti i tuoi amici. Guarda che bella la vita quando ti dona un corpo così schifoso. Guarda che bella la vita quando ti regala un carattere di merda. Guarda come si fa amare la vita quando ti dona un mondo e poi te lo toglie. Lasciandoti il nulla. Osserva, osserva gli sguardi delle persone deluse da questa vita, che aveva promesso qualcosa di più di un semplice "esistere". Aveva promesso un "vivere". Guarda quant'è stupida la gente che si crede felice. Non hanno ancora capito niente di quanta merda li aspetta. E menomale che la scuola dovrebbe far crescere, farci diventare adulti, a me sta solo rovinando la vita. Ti rende solo insicura, ti fa sentire una nullità incapace di portare a termine qualunque cosa. Quei professori che ti giudicano con un numero senza sapere quanto ti impegni per ottenere un minimo risultato e sono sempre pronti a dire: puoi impegnarti di più, devi organizzarti meglio, hai studiato ma non abbastanza. Ma perché non funziona tutto come nei film? Perché gli estranei in autobus, invece che limitarsi a guardarti, non attaccano bottone dicendoti che hai un sorriso bellissimo? Perché dopo trent'anni, in un caffè del centro, non rincontri mai la persona per cui hai lottato? Perché le madri fanno fatica a capire i propri figli e i padri ad accettarli? Perché la frase giusta arriva sempre durante il momento sbagliato? Perché non ti capita mai di correre sotto la pioggia, di arrivare davanti al portone di qualcuno, farlo scendere, scusarti e iniziare a parlare a vanvera per poi trovarti labbra a labbra e sentirti dire: 'non importa, l'importante è che sei qui'? Perché non vieni mai svegliato durante la notte da una voce al telefono che ti dice: 'non ti ho mai dimenticato'? Se fossimo più coraggiosi, più irrazionali, più combattivi, più estrosi, più sicuri e se fossimo meno orgogliosi, meno vergognosi, meno fragili, sono sicura che non dovremmo pagare nessun biglietto del cinema per vedere persone che fanno e dicono ciò che non abbiamo il coraggio di esternare, per vedere persone che amano come noi non riusciamo, per vedere persone che ci rappresentano, per vedere persone che, fingendo, riescono ad essere più sincere di noi. Sono stupida lo so. Continuo a convincere me stessa e gli altri di non amarlo più. Di averlo lasciato andare una buona volta. Di non pensarci più. Invece non è così. Me ne innamoro sempre di più ogni giorno che passa. Maledetta me. Cara Felicità, ho capito sai, ho capito che ti sto tremendamente sul culo, che non appena mi vedi scappi via, che ti disgusto, che cerchi di starmi lontana il più possibile. Ma almeno abbi la decenza di dirmelo in faccia cazzo! Mi piacerebbe, per una volta nella mia vita, vivere un attimo di felicità senza avere neanche un problema. Cosa pensano di me le persone? Che faccio schifo. Che sono grassa. Prima avevo paura di morire, ora invece ho paura di vivere. Ancora per quanti anni andrà avanti così? Quando finirà questa guerra? Mh ogni giorno lottiamo, combattiamo una battaglia diversa. La vita è così stronza che ormai non sappiamo nemmeno se stiamo combattendo contro la vita o la morte. È incredibile come una persona possa passare dall'essere tutto, all'essere un ricordo così lontano e non percepisci più nessuna emozione. E poi un giorno ne incontri un'altra e riprovi altre nuove emozioni, più forti di prima. Sei felice e quella persona è tutto per te e non te ne importa niente delle altre. Ma poi un giorno rincontri la vecchia persona, magari in compagnia di un'altra. Non dovrebbe fregartene niente, ma qualcosa nel profondo del cuore ti scuote. Ritorna la sensazione di tristezza e vuoto. Ami follemente il nuovo amore, ma qualche residuo del vecchio ti tormenta ancora ed è insopportabile. Perché dovrebbe mancarmi chi mi ha fatto soffrire? Perché mi perseguita ancora? Perché provo un po' di nostalgia ancora? Forse lo so il perché, se hai amato una persona con tutta te stessa non puoi dimenticarla. Forse la tua mente può e ne cancella l'immagine, ma il cuore conserva, e conserverà sempre. Io in questo mondo non c'entro nulla. Troppe persone che non credono più a nulla né all'amicizia e né tanto meno all'amore, non ci pensano più a sconfiggere la distanza per le persone a cui vogliono bene, per le persone che amano, non hanno neanche più voglia di fare l'amore, non credono più a nulla, è un mondo morto che campa di tecnologia e di gente che ormai non si guarda neanche più negli occhi. E invece la gente di ora cosa ne può capire di quante emozioni si provano guardando negli occhi una persona che ami?! Cosa ne può capire delle emozioni che si provano quando sconfiggi la distanza e riabbracci una tua cara amica o magari il tuo futuro ragazzo?! Cosa ne può capire di un colpo di fulmine avuto mentre per sbaglio ti cade una cosa per strada e quest'altra persona te la raccoglie facendo in modo che quando si sarà rialzato guardandoti negli occhi tu non capirai più nulla. Io non voglio vivere in un mondo dove ormai la gente non fa altro che guardare degli inutili schermi accesi e che fanno in modo che chiunque lo usi ne diventi dipendente, ormai nessuno, o almeno chi la pensa come me, non vorrebbe mai vivere in sta merda. Com'è possibile che chi si spacca il culo, chi dà anima e corpo a chi ama riceve un cazzo mentre chi sta seduto in poltrona a godersi un bel film, dalla vita ha tutto spianato? Tanto vale dormire per tutta la vita o per il tempo che ne rimane. Sono seduta in bagno. Per terra. È l'unica stanza che si chiude a chiave. Io e mia mamma ci siamo urlate fino ad ora. Ho scoperto che le persone che conosco sono un insieme di falsità. I ragazzi non mi fanno più emozionare. Mi faccio schifo. Mi fa schifo ciò che ho intorno. Mi fa schifo ciò che vivo. Devo per forza continuare a vivere? Quando la vita ha deciso che deve andare tutto storto, andrà tutto storto. Non importa quanto t'impegni per sistemare le cose, non importa quanta fatica fai per aggiustare una piccolissima parte della tua schifosissima vita. Resterà sempre una schifosissima vita. E vaffanculo oh. Chissà cosa si prova ad essere belle, ad essere magre, ad avere dei begli occhi, una bella bocca, dei bei capelli lunghi. Chissà cosa si prova ad essere simpatiche, ad avere sempre qualcosa da dire, ad essere sempre ascoltate, ad essere sempre desiderate. Chissà cosa si prova a non dover sempre tentare di nascondersi per paura di non essere abbastanza bella, chissà cosa si prova a non restare in silenzio, per paura di essere noiosa, o non abbastanza simpatica. Chissà cosa si prova a piacere al ragazzo che ti piace, o ad essere amata dal ragazzo che ami. Chissà cosa si prova ad essere felice. Io, invece, so solo cosa si prova ad essere brutta, stupida, noiosa, silenziosa, mai desiderata da nessuno, sempre in disparte. Io so cosa si prova ad essere sempre la ruota di scorta, quella che non conta mai niente per nessuno, per nessuno, cazzo. E invidio tutti i vostri sorrisi, invidio le vostre storie d'amore. Invidio la vostra bellezza, la vostra simpatica. Invidio tutto. Dio solo sa quanto non vorrei essere me, quanto non vorrei essere così orrenda, dentro e fuori. No, forse non lo sa nemmeno lui.
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Questa sono io. Questa è la mia storia.
RomansaQuesta è la mia storia, spero vi piaccia. Baci, Martina:)