Capitolo 6

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"Non so se posso farlo." Louis era fuori di testa. Lui ed Harry stavano mangiando in un ristorante carino, italiano, vicino alla scuola di danza dove doveva svolgersi la competizione. Lo spettacolo sarebbe iniziato tra due ore e Louis si sentiva come se il mondo gli stesse crollando addosso.

Lui ed Harry avevano deciso, 2 settimane prima, di esseri seri. Provare e uscire e vedere come andava. Niall aveva in realtà iniziato tutto, erano usciti di nuovo a bere e Niall, comportandosi al solito da Niall, mosse la permalosità di Harry e Louis e i due decisero di scopare e mettersi insieme.

Liam era stato condannato per stupro di secondo grado e condannato a 20 anni di prigione, era la massima condanna che gli si poteva dare in base alla legge, una settimana prima che Louis e Harry si mettessero insieme. Louis si sentiva al sicuro e in grado di andare avanti con Harry, adesso che Liam non c'era. Harry lo aveva aiutato ad attraversare il tutto e questo era tutto quello che Louis poteva chiedere a qualcuno in un rapporto.

"Puoi farlo. Abbiamo provato. Abbiamo ottenuto questo." disse Harry, muovendo la mano destra sul tavolo porgendola a Louis. Louis la prese, sorridendo dolcemente. Harry aveva ragione, Louis poteva farlo. Era perfetto, conosceva i passi come il palmo della sua mano. I due avevano fatto pratica nella stanza di Louis molte volte, i movimenti erano perfetti e Louis sembrava stupendo col vestito che doveva indossare.

"Dobbiamo fare veloce, in modo che possiamo truccarci e farci i capelli." Louis spinse il piatto. Non aveva mangiato molto, ma andava bene, Harry capiva. I nervi di Louis erano sotto stress  e non c'era modo che potesse mangiare più di quanto avesse fatto.

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"Lou, sei- cazzo. Guardati." Harry appoggiò le mani sui fianchi di Louis, gli occhi abbassati sul suo corpo. L'abito era perfetto, stretto nei punti giusti, mostrando il corpo stupendo di Louis.

"Non sembra buono."Louis mormorò, le guance rosso fuoco. Harry ridacchiò, chinandosi a dare un dolce bacio sulle labbra coperte di rossetto di Louis.

"Sembra perfetto. Vinceremo, con te vestito in questo modo. Farai venire ai giudici un erezione." Harry sussurrò sulle labbra di Louis. Il piccolo uomo sorrise dolcemente, facendo scorrere le mani lungo le bracca di Harry.

"Vinceremo Harry." disse e entrambi si girarono quando i loro nomi furono chiamati.

"Siete i prossimi!" il regista gli disse, guardando la coppia sul palco. La ragazza aveva già incasinato tutto perdendo l'equilibrio. Louis prese il braccio di Harry e lo tirò verso le tende che separavano il backstage e il palco.

Una volta che la coppia finì il loro ballo, Louis si rivolse ad Harry, gli occhi sgranati con la paura di rovinare tutto. "Puoi farlo." l'uomo più alto promise, baciando Louis un'altra volta prima di spingerlo sul palco buio, con lo scopo di tenere Louis nascosto al momento. Il piccolo uomo svolazzò verso l'altro lato del palco e Harry gli sorrise.

Appena la musica iniziò camminarono lentamente uno verso l'altro, Louis aveva un grande sorriso ma gli occhi un po' in preda al panico. Harry accarezzò le braccia di Louis leggermente quando arrivarono uno davanti all'altro, quasi in silenzio sussurrò che stava andando meglio di molti concorrenti.

(Ballo del video)

Dal primo passo dovevano essere sulla stessa onda, a volte Louis pensava non sarebbe stato un problema. Provare con Harry era stato molto semplice, meno snervante di ballare davanti a giudici e un grande pubblico. E tuttavia, appena il pollice di Harry premette rassicurante da dove le sue mani erano appoggiate alla vita di Louis, e Louis inclinò la testa di Harry per incontrarne lo sguardo, le luci e gli sguardi sconosciuti non erano più nella sua mente.

Louis si allontanò da Harry, la mente intontita appena fu tirato tra le sue braccia, la gonna del vestito vorticò attorno le gambe di Louis. Gli occhi di Harry erano bloccati su di lui, morbidi e duri allo stesso tempo. Si muovevano come se fossero stati un solo corpo, una mente, Louis cedendo completamente la sua fiducia ad Harry, sapendo con tutto se stesso che Harry non l'avrebbe fatto cadere, nè Harry sarebbe caduto.

La prima presa dura delle mani di Harry su Louis gli tolse il fiato. La sua mente persa nel suo tocco, la sicurezza che sentiva. Sicuramente Louis non sarebbe stato in grado di farsi toccare da qualcuno in quel modo, dopo ciò che Liam gli aveva fatto, se non fosse stato per Harry. Le mani di Harry, gli occhi e le sue labbra che furono improvvisamente vicine alle sue per un brevissimo istante, prima che la schiena di Louis fosse sulla sua e scivolassero sul pavimento.

Presto furono entrambi sdraiati sul pavimento e Louis ruotò al punto di essere quasi praticamente accoccolato al petto di Harry. Poteva sentire il respiro di Harry sui capelli, lui aveva una mano nei capelli di Harry e una sul petto dove poteva sentire il suo cuore correre da sotto il completo. Non ci volle molto in quell'istante a Louis per realizzare che voleva di più dove erano sul duro legno del palco. Voleva stare in quella posizione con Harry sul letto, o sul divano, o da qualunque parte fosse consentito per tutto il tempo loro concesso, ma purtroppo il momento finì quando si sedettero.

Louis girò il suo corpo fin a quando non fu in grado di far scivolare una gamba sotto il braccio di Harry, permettendogli di essere sollevato e messo di traverso. Imparare a ballare, questa era la parte preferita di Louis, usare il suo corpo come uno strumento. Louis inizia a contare i passi dopo, sapendo che il salto complicato era in arrivo. Il suo cuore batteva forte, gli occhi quasi in preda al panico quando Harry girò il viso per connettere i loro occhi.

"Puoi farlo." l'uomo sussurrò a Louis, sapendo che solo lui poteva fare i giusti passi anche le volte che avevano provato. Louis deglutì a fatica mentre si allontanava da Harry, ansimando mentre si girava prima della capriola. Quando atterrò, i suoi occhi si spalancarono e un grosso sorriso gli spuntò sulle labbra. Terminò i suoi giri e tornò da Harry, quasi ridendo dalla gioia che provava. Il suo cervello era un insieme di felicità fino a quando Harry lo sollevò di nuovo, le gambe di Louis si avvolsero intorno al suo torso mentre volteggiavano un paio di volte. Dio Louis amava provare questa parte, sentendo le anche di Harry tra le cosce, braccia forti attorno alla sua vita e alla schiena.

Il resto del ballo andò sfocandosi. Louis era troppo felice per prestare attenzione a ciò che stava realmente accadendo. Sapeva però, che non doveva incasinare niente. I loro movimenti erano fluidi e svolti insieme facilmente, era come se la canzone fosse stata scritta per loro, i loro corpi, le loro menti. La canzone finì e Louis era rannicchiato di nuovo sul petto palpitante di Harry, sembrava non potesse respirare. Il palco divenne buio e Louis si spinse verso l'alto. Harry si sedette, si alzò in piedi e aiutò Louis ad alzarsi dal pavimento. Erano entrambi senza fiato ma lo avevano fatto, lo avevano fatto senza problemi.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

"Abbiamo vinto!" Louis strillò mentre attraversava la porta del dormitorio che divideva con Zayn. Il trofeo traballante tra le sue manine, la base più grande delle sue mani unite. L'uomo dai capelli scuri alzò lo sguardo dal suo portatile, spalancando gli occhi alla vista di Louis quasi inghiottito del grande pezzo di metallo.

"Avete vinto?" chiese, guardando dal piccolo Louis al più grande Harry. "Avete davvero vinto ragazzi?" si alzò dal divano, prendendo il trofeo dalle mani di Louis, mettendolo giù, e abbracciando il suo migliore amico. "Come cazzo ci siete riusciti?" chiese.

"E' stato Louis." disse Harry "Io sono solo stato una pedina." aggiunse e Louis si tolse dal petto di Zayn, girandosi verso Harry in modo di scuotere la testa.

"Assolutamente no, siamo stati come una nave. Io ero soltanto le vele ma tu eri il vento e la base dalla neve, tu mi hai trasportato."

"Potrei essere la nave ma tu sei la bussola che mi ha guidato."

Corretto il 16/11/17.

A.T.

Ehm...che dire se non Aaawww.

Risposta: il mio libro preferito è Orgoglio e Pregiudizio di Jane Austen.

Domanda: Qual'è il/la vostro/a cantante preferito/a?

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