Epilogo

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"Okay, resisti amore." disse tranquillamente Louis non appena vestì Leland. Il bambino di due anni stava cercando di aiutarlo ma stava rendendo tutto più difficile. Louis battè le mani due volte guardando negli occhi il bambino, dicendogli silenziosamente di fermarsi. Michael e Shawnyx dormivano sonni tranquilli nei loro lettini. Avevano sette mesi e il sonno leggero.

Leland stava per andare all'asilo, che fungeva anche da pre-scuola materna. Leland sarebbe andato li per imparare per tre ore al  giorno, prima di essere restituito a Louis che lo avrebbe guardato fino al ritorno di Harry. Quando Harry sarebbe tornato avrebbe badato ai tre bambini mentre Louis faceva un breve pisolino poi avrebbero collaborato in cucina e a badare ai bambini.

Era Venerdì e Louis era felice. Era l'ultimo giorno della settimana in cui Harry avrebbe lavorato e lui avrebbe ricevuto aiuto per il fine settimana. Quando Louis aveva accattato di avere un altro bambino non si immaginava sarebbero stati due e questo lo aveva prosciugato più di quanto avesse immaginato. Non sapeva come avesse fatto sua madre.

"Ti oio beneeeeee." disse Leland e Louis sorrise, chinandosi a baciare il piccolo naso del bambino.

"Ti voglio bene anch'io." sussurrò, prendendo il bambino e mettendolo su un fianco. Controllò i gemelli nella stanza accanto, ancora una volta, prima di andare alla porta d'ingresso e aspettare che venissero a prendere Leland per portarlo all'asilo. Giocò con il suo piccolo bambino prima del bussare sulla porta.

Una volta che Leland fu andato, Louis si sistemò di nuovo sul letto, per dormire per un pisolino di un'ora. I gemelli si svegliavano sempre alla stessa ora, piangevano nello stesso momento, avevano fame nello stesso momento, facevano la cacca nello stesso momento. Louis era spaventato che avrebbero fatto tutto assieme. Avere fidanzate o fidanzati, il sesso, Louis non sapeva come funzionavano davvero i gemelli, ma il modo in cui erano sincronizzati era davvero stravagante.

"Maaaaaaaa!" Louis si svegliò e il piccolo uomo si alzò dal letto per andare nella stanza dei bambini, appoggiandosi allo stipite della porta per guardare il figlio sveglio saltare contro il lato della culla. Era cresciuto molto più velocemente di Leland, già gattonava e cercava di camminare da solo. Michael era un passo dietro al fratello, ma imparava in fretta. Le grida di Shawnix svegliarono comunque Michael e il bambino urlava irritato per essere stato svegliato.

Louis attraversò la stanza per toglierli entrambi dalle culle e portarli, uno su ogni fianco, nella cucina in modo da poter dare loro da mangiare la prima colazione. Li mise nei loro seggioloni e diede a entrambi un succo di mela e della patate, della cena della sera prima. (O.O')

Dopo aver mangiato, Louis li lavò e li mise nel salotto, che aveva blocchi a tutte le porte e controlli in tutti gli spigoli, per farli gattonare e giocare in giro. Leland si sarebbe unito a loro quando sarebbe tornato a casa, correndo in giro e giocando con i giocattoli che anche i bambini volevano solo per fare lo stronzo.

Louis si sedette sul divano con un libro in mano mentre i suoi bambini giocavano, facendoli bere dalle loro tazze quando piangevano per la sete, cambiandogli il pannolino quando era il momento e aprì la porta felicemente quando Leland era tornato. Il più grande di due anni urlò felice nel vedere il suo papà, avvolgendolo in un abbraccio stretto intorno al collo e dandogli un bacio fatto di saliva sulla guancia. Louis ringraziò e pagò l'aiutante, portò il bambino a giocare con i fratelli.

Mangiarono il pranzo e Louis mise tutti a letto per un pisolino e Harry era arrivato prima che i bambini si svegliassero. Louis guardò i suoi bambini mentre dormivano e sorrise ampiamente quando il suo fidanzato entrò in casa. Harry sorrise quando vide Louis seduto li, muovendosi e appoggiandosi sullo schienale del divano per dargli un bacio profondo, sollevandogli il mento in modo da poter stringergli, tra le labbra, il labbro inferiore.

"Ciao baby," sussurrò Harry tirandosi indietro. Il minimo rumore in casa avrebbe fatto svegliare  tutti e tre i bambini e ci sarebbe stato l'inferno in casa.

"Com'è andato il lavoro?" chiese Louis e Harry ridacchiò. Si mosse attorno al divano in modo da potersi sedere accanto a Louis, avvolgendo il piccolo uomo tra le sue braccia.

"E' stata una giornata intensa ma è andato tutto bene." disse Harry e Louis annuì, sollevando il mento per avere un altro bacio che Harry gli diede fin troppo volentieri.

La vita di Louis era normale, ma piena. Aveva tre bei figli e un fidanzato amorevole che presto si sarebbe trasformato in marito. Louis amava la sua vita. Non la cambierebbe per nulla. Il trauma che aveva subito lo aveva solo aiutato a diventare la persona che era e per aiutarlo a conoscere Harry nel modo in cui era accaduto.

"Ti amo." Louis sussurrò al fidanzato.

"Ti amo anch'io." disse Harry un po' troppo forte, provocando un attimo dopo un grido di, "Papiiiii!", Leland che a sua volta aveva svegliato, gridando, i gemelli che gridavano anche loro per il loro papà.

Corretto il 16/11/17.

FINE

A.T.

Non sapete come è stato difficile scrivere la parola fine a questa traduzione sapendo che non c'è un continuo. Spero vi sia piaciuta.

Ringrazio tutti coloro che hanno votato, commentato o semplicemente letto la storia. Ringrazio inoltre tutti coloro che hanno deciso di seguirmi, non mi sarei mai aspettata di raggiungere questa cifra in così poco tempo anche per colpa dei miei tempi lunghi di aggiornamento.

Baci!! All the love!!

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