Chinato sulle robuste cosce
e la testa fra le ginocchia.
Mani antiche solcate da profonde ferite
si stringono a vicenda
abbracciando il tutto.
Come catene le braccia,
arse dal troppo sole,
si annodano
e si intersecano.
Piedi che assaggiano il terreno,
arido,
opaco,
sfumato dal passo.
Passo pesante,
come aratro solca stanco
questo velo marrone.
Caviglie consunte
da grovigli di spine,
che bloccano e deviano il cammino.
Occhi spenti dal vento del tempo,
portatore di sabbia sferzante.
Sudore, viso e capelli non riescono a distinguersi
in un miscuglio perfetto
tra fatica e dolore
di una vita dedicata al solo lavoro!
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La libertà dell'essere liberi
PoezjaMi è sempre piaciuto scrivere e da un paio di anni ho provato a buttare giù qualche riga, e anche qualcos'altro, per questo nasce "La libertà dell'essere liberi", nasce come libro di poesie, un raccoglitore di poesie, sì, avete capito bene, poesie...