-Tu?- quasi urlo infuriata, ma che dico, sto già urlando!
-Cosa cavolo ci fai nella mia stanza a girare nei miei cassetti? Cosa ci fai in questa casa?- sono sicurissima di essere rossa dalla rabbia
-Non è come pensi, è che..- non lo lascio finire di parlare e lo sbatto fuori chiudendo subito dopo la porta a chiave. È lui che avremo come ospite?
Perché devo essere perseguitata da persone che non voglio neanche vedere? Avrei potuto ospitare ladri, assassini, mostri, vampiri, ma NON lui.La fame che avevo mi è completamente passata, tolgo la divisa che volevo togliere già da mezz'ora e indosso una felpa bianca con un leggins nero.
Esco dalla mia stanza sperando di non incontrare quell'essere, ma come al solito la sfortuna è dalla mia parte.
È appoggiato al muro nel corridoio intento a scrivere il suo diario, probabilmente non si è accorto della mia presenza, così decido di superarlo ma all'improvviso cado a terra.-Opss sei caduta?- mi domanda con finto tono triste
-Come se non ne sapessi nulla.- cerco di alzarmi e ricado di nuovo
-La pianti?-
-No, mi diverto a farti incazzare.-
-Ahh, e per quale motivo? Ragazzo che a malapena conosco?- gli chiedo con aria di sfida
-Non so, ci penso e poi te lo dico.- fa per alzarsi ma lo blocco
-Che cosa ci fai qui?-
-Non sono affari tuoi.-
-Ah no? Beh, questa è anche casa mia posso cacciarti quando voglio se non me lo dici.- incrocio le braccia al petto, lui sospira
-Mia madre è partita e devo stare qui con mio fratello per due settimane, contenta?-
-Perché? Non potevate stare a casa vostra?- gli domando
-L'avrei preferito anch'io, ma sai, la fortuna non è di tutti.- dice sarcastico e scende in cucina, dopo qualche secondo scendo anche io
-Elèna, perché sei corsa sopra prima?- domanda Chris
-La divisa era scomodissima e volevo togliermela.- ammetto, nascondendo il fatto che neanche mezz'ora fa un ragazzo che neanche conosco rovistava nella mia biancheria intima
-Ah ho capito. A quanto vedo vi siete già conosciuti.- dice e soffoco con l'acqua che stavo bevendo
-Cosa?-
-Con Alex, stavate scendendo insieme le scale.-
-Oh no, cioè si, so che è qui con suo fratello ma non ci siamo conosciuti.- sono veramente imbarazzata
-Esatto.- conferma lui mangiando gli spaghetti con il sugo
-Mamma e papà dove sono?- domando io interrompendo il silenzio che si è creato
-Sono andati a fare la spesa cinque minuti prima che arrivassi.-
-Come mai? La dispensa e il frigo sono abbastanza pieni.-
-Lo so ma ho chiesto loro se andavano a comprare qualcosa in più perché stasera voglio organizzare una piccola festa, se vuoi invita i tuoi amici. Alex, tu sei invitato.-
-Grazie ma non sono sicuro di esserci.- si tira indietro occhi di ghiaccio
-Perché no?- chiedo io senza pensarci, lui mi guarda e dopo quale secondo risponde
-Devo uscire.-
-Dai su! Sono bravo a cucinare e stasera faccio la mia speciale torta al vino rosso.-
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Amiamoci, nonostante tutto.
Romance"Sono tante le cose che vorrei dire, urlare al mondo intero, ma la paura mi blocca. L'insicurezza mi divora, ed è questo che mi fa sbagliare. Sono stata sempre usata da tutti solo per i loro stupidi giochetti e sono stata io a rimetterci." Timida...