Dopo la finale

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Mi sdraio sul letto della camera dell’albergo, è tardi e siamo appena tornati dai festeggiamenti per la finale del Gran Prix in cui Yuuri ha vinto la medaglia d'argento.  Sono contento che abbia deciso di non ritirarsi. E sono ancora più felice del fatto che mi abbia chiesto di continuare ad essere il suo coach nonostante il fatto che io tornassi a gareggiare. Yuuri non lo sa, o almeno io non glielo ho mai detto, ma il giorno in cui sono diventato il suo allenatore per me è stato come dare una svolta alla mia vita, in positivo ovviamente. Grazie a lui ho iniziato a provare emozioni e sentimenti a me sconosciuti. Avere qualcuno con cui condividere le giornate e con cui parlare, una persona che si fida di te e che ti ascolta, qualcuno che ti regala il suo più bel sorriso quando meno te lo aspetti, tutte cose che molti ritengono normali, ma non io. Io non sono abituato a tutto questo, o meglio non lo ero prima di incontrare Yuuri. È vero, lui e Yurio hanno battuto i miei record mondiali con il free e lo short program, ma non è solo per questo che ho deciso di tornare a pattinare. Quando guardo Yuuri esibirsi noto che con ogni passo vuole mostrarmi quello che prova, e io voglio ricambiarlo. Quando pattinavo durante le gare non avevo nessuno a cui dedicare la mia danza mentre ora si, e quella persona è Yuuri. Desidero pattinare esprimendo tutto l’amore che provo per lui e voglio che lo capisca, gli dedicherò ogni mia gara e ogni mia esibizione. Le musiche e le coreografie gli trasmetteranno tutte le mie emozioni e voglio che quando mi guarderà sarà felice almeno quanto lo ero io nel mentre che lo ammiravo in tutta la sua bellezza e la sua eleganza. Non importa se questo sarà impegnativo a livello fisico, è vero, un po’ sono preoccupato per il fatto che dovrò sia allenarmi che fargli da coach ma quello che otterrò ripagherà ogni mio sforzo. Non avrebbe senso continuare a pattinare senza averlo affianco, ormai è diventato la mia fonte di ispirazione. Mi ha sempre detto che mi segue da quando ero piccolo e che per lui ero irraggiungibile, penso che adesso i ruoli si siano invertiti, infatti lo ammiro con tutto me stesso e non riesco ad immaginare un giorno in cui lui non stia al mio fianco. Lo sforzo e la stanchezza non sono niente paragonati al vuoto che sentirei senza averlo vicino. Ancora assorto nei miei pensieri mi giro a osservare Yuuri che sembra che stia già dormendo. Deve essere stanchissimo dopo la gara di oggi. Mi avvicino a lui e appoggio la mia testa sul suo petto, è ancora vestito ma non mi va di svegliarlo, è così adorabile quando dorme. Sento il suo cuore battere e penso che potrei stare in questa posizione per sempre. Una mano si poggia sulla mia nuca e inizia ad accarezzarmi i capelli.
< Yuuri, scusami non volevo svegliarti >> Gli dico sentendomi un po’ in colpa.
<< Non ti preoccupare Victor, in realtà non stavo dormendo.  >>
<< Allora, visto che sei sveglio, c’è una cosa che ti vorrei chiedere. Sei arrivato secondo nella finale e questo vuol dire che dovrai partecipare al Gala insieme agli altri pattinatori, hai già un’ idea su cosa portare? >> Gli chiedo alzandomi dal suo petto per poi sedermi affianco a lui.
<< Ecco, veramente io non ho ancora deciso, ci sono alcune coreografie che non ho mai portato in nessuna gara, magari domani te le mostro, tu hai pensato a qualcosa? >>
<< In realtà si, Yuuri. Vorrei che ti esibissi sulle note di Stay close to me. Dal video che mi ha convinto a venire da te ho notato che esegui quella coreografia alla perfezione. Mi piacerebbe proprio vederti danzare con quella musica. Ah ovviamente ti farò preparare un abito uguale al mio, ti piace il blu come colore? Penso che ti donerebbe molto. >>  Gli dico sorridendo e facendogli un occhiolino.
<< V-Victor, sei serio? Non penso di essere all'altezza di pattinare su quella canzone, il pubblico non farebbe altro che paragonarmi a te e io non potrei mai vincere quel confronto. >> Yuuri diventa all'improvviso un po’ triste, probabilmente pensa che lui non riuscirà mai ad eguagliarmi, di non soddisfare gli spettatori portando qualcosa di mio. La cosa mi fa stare male perché nonostante abbia cercato di farglielo capire un sacco di volte, lui non comprende che in realtà è un pattinatore che non ha da invidiare niente a nessuno.
<< Yuuri, come sempre non riconosci le tue vere capacità, io penso che riusciresti a interpretare quella canzone ancora meglio di come ho fatto io l’anno scorso. Sai quando sono venuto da te in Giappone ho capito che dovevo trasformare il porcellino che eri diventato in un principe. Credo proprio di esserci riuscito. Ora sei un bellissimo principe. >> Le guance e le orecchie di Yuuri diventano rosse per l'imbarazzo, mi è sempre piaciuto quel suo lato un po’ timido, lo rende ancora più bello. Dopo qualche secondo di esitazione mi risponde.
<< Grazie Victor, è vero, sono molto cambiato dall’anno scorso, ero molto più debole e l’ansia mi divorava prima di ogni competizione, se ho ottenuto questa medaglia è anche grazie a te che hai  aiutato a far emergere il mio lato forte e combattivo. Per ringraziarti ho deciso di assecondare questa tua richiesta però a una condizione: vorrei che ti esibissi insieme a me, sai oggi non ho vinto solo io, ma anche tu e non è giusto che non stia affianco a me quel giorno. >> Yuuri tiene lo sguardo basso e intanto gioca con le dita della mano, sicuramente gli è costato parecchio dire quelle parole. Sono molto colpito da quella frase, davvero Yuuri mi ha chiesto di esibirmi assieme a lui? Questo significa che dovremmo fare un duetto e la cosa mi emoziona e allo stesso tempo penso che sarà divertente. In questo momento ho proprio bisogno di abbracciarlo, non credo che delle semplici parole possano esprimere quello che sento, così mi chino su di lui e gli metto le braccia dietro il collo. Il calore del suo corpo mi fa stare bene, ogni contatto con lui è speciale.
<< Sai Yuuri, non smetti mai di stupirmi, va bene pattinerò assieme a te. >> Gli sussurro all'orecchio, sento le sue braccia stringersi dietro la mia schiena, mi sollevo un po’ per guardarlo e noto che ha gli occhi lucidi, come se stesse per piangere. 
<< C’è qualcosa che non va? >> Gli chiedo un po’ stupito.
<< No no, è solo che sono contento Victor, ho sempre desiderato pattinare sul tuo stesso ghiaccio e ora addirittura faremo un’esibizione assieme, non lo avrei mai immaginato. >> Yuuri mi fa uno dei suoi bellissimi sorrisi e io bè, io rimango senza parole. Mi perdo nei suoi occhi color nocciola e quasi senza accorgermene faccio sfiorare le mie labbra con le sue. Yuuri si irrigidisce appena e quando lo guardo ha gli occhi spalancati. Forse non avrei dovuto farlo. 
<< Yuuri scusami, l’ho fatto senza pensarci, le parole che mi hai detto mi hanno provocato questa reazione. >> Mi stacco un po’ per allontanarmi ma lui mi tira a se facendo aderire i nostri corpi. Attraverso il mio petto sento il suo cuore battere forte, come d’altronde sta facendo anche il mio.
<< V-Victor no, non voglio che ti allontani, è solo che mi hai colto alla sprovvista, non sono abituato a queste cose, lo sai. >> Yuuri è visibilmente imbarazzato, ha le guance rossissime e i suoi occhi non incrociano mai il mio sguardo. È proprio adorabile. I suoi modi di fare e il contatto dei nostri corpi mi fanno impazzire e non riesco a non dargli un altro bacio. Questa volta non mi stacco, ma continuo a baciare le sue labbra, sono così calde e morbide, non me ne vorrei separare mai. Yuuri sotto di me sembra ancora nervoso ma non si scansa e così continuo a bearmi di quel contatto, gli mordo con delicatezza il labbro inferiore e con la lingua disegno il profilo delle sue labbra. Sento un debole gemito uscire dalla sua bocca mentre le sue braccia mi stringono ancora più forte. Si sta rilassando e infatti ora inizia a baciarmi. Quanto ho aspettato questo momento, Yuuri, non lo puoi neanche immaginare. Finalmente le nostre lingue si uniscono e iniziano a intrecciarsi tramite movimenti circolari mentre con una mano accarezzo i suoi capelli morbidi e setosi. Sento l’eccitazione salire in me nel frattempo che il bacio si trasforma in qualcosa di estremamente passionale. Sento il suo respiro farsi sempre più corto, le sue mani che mi percorrono la schiena stringendomi sempre di più. È troppo per me. Mi stacco per prendere fiato e cerco di calmare i miei istinti perché non voglio correre troppo con Yuuri, non voglio che si spaventi, lui è così prezioso e importante. Guardo il suo viso e penso che sia stupendo, con quelle labbra gonfie per i baci ricevuti, gli occhi lucidi e i capelli che gli ricadono disordinati sulla fronte. Poi però Yuuri mi afferra la cravatta e mi tira di nuovo a se in un altro bacio e ne rimango piacevolmente colpito. Le nostre lingue riprendono a giocare assieme, un rivolo di saliva   gli scorre dall’angolo sinistro della bocca. È così sexy in questo momento. Sento il suo corpo muoversi, il suo bacino che spinge verso il mio e questo movimento fa aderire la sua erezione alla mia. Oh Yuuri. Sentire la sua eccitazione non mi aiuta affatto a trattenermi. Mi stacco dal bacio, mi metto a cavalcioni su di lui e comincio la sbottonargli la camicia sfiorando, bottone dopo bottone, la sua pelle liscia e calda. Una volta aperta mi chino e comincio a baciargli il collo, lo mordo, lo lecco e gli lascio dei piccoli succhiotti. Piano piano scendo e comincio a fare lo stesso sui suoi pettorali e sui capezzoli. Mi soffermo un po’ di più su quest’ultimi facendogli roteare intorno la lingua e stuzzicandoli con i denti. Yuuri inizia a gemere più forte continuando a spingere il bacino verso il mio e affondando le sue dita nella mia schiena. I suoi movimenti mi stanno facendo eccitare sempre di più. Continuo a baciargli lentamente tutto il corpo fino a quando non arrivo all’altezza dei pantaloni. Glieli sbottono e Yuuri sembra provare un po’ di sollievo nel non avere più qualcosa che lo stringa proprio li. Comincio a toccare la sua erezione da sopra la stoffa dei boxer neri, la sento pulsare vogliosa sotto la mia mano, guardo il suo viso per notare se sia nervoso o contrariato e noto che dalla sua espressione traspare solo pura eccitazione. 
< Vi-Victor, ti prego, non fermarti. >> La sua voce è implorante e roca.
<< Yuuri, alzati. >> Lo faccio sedere sul letto e mi posiziono dietro di lui. Faccio aderire il mio petto alla sua schiena e con una mano gli accarezzo il busto mentre con l’altra mi infilo piano dentro i suoi boxer. Yuuri geme più forte in risposta al mio tocco e comincio a masturbarlo lentamente, percorrendolo per tutta la lunghezza, toccandogli anche i testicoli.  Porto le mie labbra sul suo collo e inizio a leccarlo, sento il sapore della sua pelle, mi piace un sacco. Poi risalgo verso il suo orecchio baciandolo e succhiando il lobo. Yuuri non fa altro che tremare e ansimare pronunciando il mio nome più volte. Ogni volta che lo sento la mia eccitazione cresce, mi sbottono i pantaloni per sentirmi meno pressato e continuo a toccarlo. 
<< Yuuri sei così sexy. >> Gli sussurro all'orecchio tra un bacio e l’altro. Quelle parole devono averlo fatto eccitare ancora di più perché ora sta muovendo avanti e indietro il bacino per trovare il ritmo che più gli piace. A ogni sua spinta sento i suoi glutei appoggiarsi sul mio membro e non so cosa mi trattiene dal farlo piegare in avanti per poi entrare dentro di lui. Non immagina minimamente quanto lo stia desiderando in questo momento. Le spinte di Yuuri mi fanno capire che la sua eccitazione è al limite, sento che sta per raggiungere l’orgasmo. Mi sposto e vado davanti a lui, voglio vedere il suo viso nel momento in cui raggiunge l’apice. Mi sollevo sulle ginocchia e con un mano gli tiro leggermente i capelli facendogli spostare la testa all'indietro. 
<< Vieni per me, Yuuri. >> Fisso il suo volto eccitato e penso che non potrò mai dimenticare una cosa del genere. Vederlo in quello stato a causa mia è bellissimo, ha gli occhi lucidi e le labbra socchiuse, i capelli bagnati dal sudore, è una visione che mi manda in estasi. 
<< Oh Victor, s-sto sto venendo. >> Le spinte del suo bacino aumentano ancora di più la velocità per provare più piacere possibile e nel giro di pochi secondi sento Yuuri gridare forte il mio nome mentre il suo seme caldo mi inonda la mano e finisce sul mio addome. Yuuri ci mette un po’ a riprendersi, è tremante e ha ancora degli spasmi. Mi chino per baciargli le labbra.
<< Victor scusa, non volevo sporcarti. >>
<< Di cosa ti scusi, Yuuri? >> Gli rispondo portandomi le dita in bocca per leccare il suo sperma.
<< Mmmh è buono, sai è dolce, proprio come te. Vkusno. >> Gli dico facendogli un sorriso malizioso. A quella visione Yuuri arrossisce e così lo abbraccio forte, facendolo sdraiare. Non può immaginare quanto significhi per me avere fatto finalmente un passo avanti nella nostra relazione. Prima, durante le gare avevo paura di provare anche solo a parlarne perché non volevo distrarlo dal Gran Prix ma oggi non sono riuscito proprio a trattenermi. 
<< Victor, ecco se vuoi, io po-posso fare a te quello che hai fatto a me. >> Mi dice facendo cadere un occhio sulla mia erezione ancora evidente. Sembra un po’ intimorito  ma  è così dolce quando si imbarazza. Gli bacio delicatamente la fronte.
<< Yuuri, non ti preoccupare, con te voglio fare le cose a piccoli passi, sei davvero importante per me. Non voglio metterti in imbarazzo, dovrà essere una cosa del tutto naturale come lo è stato per me. >> A quelle parole Yuuri si rilassa e mi sorride. È decisamente più tranquillo ora.
<< Ora ho proprio bisogno di una doccia. >> Gli dico facendo un occhiolino. Gli dò un bacio sulle labbra e poi mi alzo per andare in bagno.

Apro il getto dell’acqua e mentre che aspetto che si riscalda mi spoglio. Sento il suo profumo suoi miei vestiti. È buono. Entro nella doccia e con le gocce che scorrono sul mio corpo inizio a toccarmi. Sono arrivato a un livello di eccitazione tale da non riuscire più a resistere. È impressionante il fatto di come Yuuri senza neanche avermi sfiorato con una mano sia riuscito a portarmi  così vicino all’orgasmo. Penso a quello che è successo pochi minuti fa, a lui che si agita e trema per il mio tocco, che ansima e chiama il mio nome come per pregarmi di non smettere. Penso al suo viso, così sensuale, a quelle labbra morbide, ai baci che ci siamo dati. Non so perché ma cerco di trattenermi nel venire. Penso a quello che potrebbe succedere nei prossimi giorni, chissà se a Yuuri piace essere preso o sarà lui che vorrà prendermi. Con un lato della testa mi appoggio alla parete della doccia mentre inarco il bacino e lo porto all’indietro. Mi porto due dita in bocca e comincio a leccarle e succhiarle immaginando che quello dentro di me sia il sesso di Yuuri. Smetto di toccarmi per non venire e porto le mie dita vicino all’apertura che entrano senza difficoltà. Comincio a muoverle dentro di me. Penso che sarebbe proprio eccitante essere preso così da Yuuri. Sentire le sue mani stringimi i fianchi mentre urla il mio nome, sentire il suo seme caldo che mi cola sulle cosce dopo che ha avuto l’orgasmo. Non resisto più, riprendo la mia erezione e dopo pochi secondi vengo. << Ah, Yuuri! >> È incredibile cosa mi fa provare anche solo pensandolo. Un sorriso si forma sul mio volto. Rimango sotto l’acqua corrente per qualche minuto per riprendermi a pensare a quante cose erano successe in una singola giornata, poi mi lavo velocemente e torno in camera.

Yuuri è sdraiato sotto le coperte e quando mi vede mi sorride. Mi asciugo, mi cambio e mi corico vicino a lui. Poggio la mia testa sul suo petto. Sento il suo cuore un po’ accelerato, magari la mia presenza in questo momento gli crea un po’ di imbarazzo. Mi alzo e porto il mio viso vicino al suo facendo sfiorare in nostri nasi. Con la mano gli accarezzo delicatamente la guancia e gli sorrido.
<< Yuuri ora non pensare a niente, domani iniziamo gli allenamenti per il Gala, cerca di dormire bene.>> 
<< Va bene, Victor, buonanotte. >> Si sporge verso di me e mi bacia le labbra per poi girarsi di lato dandomi le spalle. Lo avvolgo in un caldo e dolce abbraccio e lo sento stringere la mia mano. Sorrido nell’oscurità della stanza mentre penso che nonostante gli abbia detto di dormire probabilmente sarò io quello che non ci riuscirà. Come potrei dormire tranquillo quando per la prima volta in questi ventotto anni mi sento così felice di stare affianco a una persona? Prima di conoscerlo era come se fosse tutto in bianco e nero, senza emozioni, invece ora il suo amore ha colorato il mio mondo. Grazie Yuuri, grazie di essere entrato a far parte della mia vita.

Ciao! Questa è la mia prima long per cui non so cosa ne uscirà fuori. In realtà oltre a questa ho scritto solo un'altra ff per cui non sono pratica nella scrittura però Yuri on Ice mi ha coinvolto così tanto che ho proprio sentito il bisogno di buttare giù qualcosa. Nella storia che sto scrivendo tra la finale della gara e il Gala passa una settimana. Lo so che nella realtà non è così ma l'ho scoperto solo quando avevo concluso il capitolo e per come ho impostato le cose mi dispiaceva modificarlo. Spero che sia di vostro gradimento! :)
Jessikyna

Il gala - Yuri On Ice - VictuuriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora