Adrenalina

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MAGGIE'S POV

Corsi verso la mia camera velocemente, cosa poteva essergli preso?
Perché quella scenata?
Ero furiosa.
Mi sentivo delusa e insultata da quelle parole, non volevo più sapere nemmeno dell'esistenza di quel cretino.
Mi buttai sul letto e rimasi lì per un periodo di tempo indeterminato.
Sentii dei passi provenire dalle scale, erano troppo leggeri per essere quelli di Chris ma fui certa che fosse Lola quando udii un tonfo e una serie illimitata di insulti verso l'ultimo gradino.

Risi.

LOLA:"Ehi sorellina, ti ho fatto il panino buono che ti piace tanto e ti ho portato anche il barattolo di Nutella" Disse entrando in camera.

MAGGIE:" Grazie ma non ho molta fame"

LOLA:"Ah, buono a sapersi. Servono molte energie per andare a fare shopping, vorrà dire che andrò da sola..." Fece per uscire ma mi sedetti sul letto.

MAGGIE:" Ho cambiato idea"

Si avvicinò e mi porse il piatto, il barattolo ed un cucchiaio enorme.
Divorai tutto in silenzio.

LOLA:"Non vuoi sapere dove ti porto?"

MAGGIE:" Sì dai..."

LOLA:"Ho deciso che oggi si va al nuovo centro commerciale che hanno aperto a Sydney dove casualmente c'è FOREVER 21 e dove noi potremmo prendere due bei vestiti nuovi per domani sera"

MAGGIE:" Magari due vestiti abbinati?"

LOLA:" Magari tutti rosa"

MAGGIE:" Mi cambio e andiamo"

In dieci minuti ero pronta e mi stupii di me stessa perché non era mai successo in diciotto anni di vita. Lola mi lasciò scegliere la musica, anche questo molto strano, era un'ottima giornata.
Il centro commerciale era immenso, lo avevano chiamato Dream perché era proprio il sogno di tutte le persone malate di shopping nel mondo; c'erano 500 negozi tutti diversi, ma soprattutto tutti che vendevano vestiti. Togliendo quelli che non potevamo nemmeno pensare di permetterci tipo Chanel, Jimmy Choo e Victoria's Secret, dove però lasciavamo il cuore ogni santa volta, rimanevano i negozi dove di solito andavamo a comprare io e mia sorella. Ci fiondammo nel luogo prescelto solo dopo aver fatto mille foto su Snapchat davanti alla Michael Kors; il negozio era strutturato su due piani, appena si entrava c'era il nome della catena scritta in caratteri cubitali e tutti i muri erano verniciati di rosa. I vestiti erano divisi per colore, noi sapevamo già il nostro reparto.
Ci dirigemmo nei camerini con talmente tanti vestiti da provare che non ci stavano in mano e la maggior parte di essi li avevamo presi senza neanche guardarli, come sempre.
Ogni volta che andavamo a fare shopping io e Lola cercavamo due camerini divisi solo da una tenda, così potevamo cambiarci insieme senza dover uscire per vederci allo specchio.
Ci restammo tutto il pomeriggio in quel negozio, ma alla fine uscimmo vincitrici: Lola con un tubino semplice rosa e io con un vestito di seta con uno scollo a V sulla schiena sempre dello stesso colore.
Arrivammo a casa soddisfatte.
Il nostro buonumore duro finché incrociammo Chris sulle scale che ci lanciò uno sguardo fulminante, ma non avevo nessuna intenzione di farmi rovinare la giornata da lui.
La sera io e Lola riguardammo tutti i film di Twilight e l'altro cretino rimase tutto il tempo chiuso in camera sua. Andò a finire che ci addormentammo vestite e truccate in camera mia e, data la stanchezza, non ci svegliammo fino alla tarda mattinata seguente.
Eravamo talmente agitate per la festa che, ovviamente, a pranzo non toccammo cibo e iniziammo subito a preparaci nonostante fossero le due di pomeriggio.
A Lola sembrava essere totalmente passata l'ansia perché in quel momento tutti i suoi pensieri erano concentrati su come acconciarmi i capelli e su che trucco farmi per trasformarmi in una specie di modella improvvisata.

LOLA:" Dai Maggie stai ferma! Giuro che non ti pilastro l'orecchio"

MAGGIE:" Come se non fosse mai successo..."

LOLA:" È successo solo una volta, non è stata colpa mia! Ti continuavi a muovere..."

MAGGIE:" Sì,certo"

I vestiti ci stavano a pennello fortunatamente però siamo state costrette a mettere i tacchi, non ho invidiato Lola che ha dovuto guidare con una zeppa di 15 centimetri.
Arrivammo finalmente a casa di Benjamin dopo esserci perse tre volte, era la classica villa stile americano, bianca, con il giardino e la piscina.
Scendendo dalla macchina si sentiva una forte musica provenire dall'abitazione, la gente era talmente tanta che usciva dalla porta.
Io e Lola ci sentivamo un po' a disagio visto che non conoscevamo nessuno.

MAGGIE:" Ho un po' di ansietta"

LOLA:"Entriamo, prima lo facciamo prima finisce tutto"

Dopo il rito del " senza vomitare" entrammo. Dentro era tutto un altro spettacolo, sembrava un'altra casa, più moderna, con un sacco di quadri contemporanei che sicuramente avrebbero fatto impazzire mia sorella.
Benji era dietro il bancone della cucina totalmente cosparso di alcolici.
Di lui nessuna traccia...
Delle ragazze che dovevano essere amiche di Federico si avvicinarono e iniziarono a parlarci facendo una specie di interrogatorio su chi fossimo e perché ci avessero invitato. Erano abbastanza oche e forse troppo consapevoli della loro bellezza; fortunatamente Ben ci salvò portandoci gli stessi drink che avevamo preso allo Snoopy.
A Lola si illuminarono gli occhi quando vide il moro.
Mi sentivo in imbarazzo in mezzo a quei due quindi decisi di spostarmi verso la piscina.
Avevo la sensazione che qualcuno mi stesse guardando, non ci feci molto caso visto che ero l'unica con indosso vestito e tacchi quando tutti erano in jeans e maglietta.
Mi guardai un po' attorno e lo vidi, era appoggiato ad un albero dall'altra parte della piscina, aveva una camicia azzurra che faceva risaltare ancora di più il colore dei suoi occhi, si era già accorto di me forse da prima che lo vedessi.
Sorrisi senza un motivo apparente e lui ricambiò.
Mi fece cenno di seguirlo e scomparve dietro ai rami. Seguimmo un piccolo sentiero fatto di ghiaia che mi portò ad una vasca idromassaggio, lui si sedette di fronte a me su una piccola panchina di pietra.

FEDERICO:"Siete venute davvero, non me lo aspettavo"

MAGGIE:"Non rifiuto mai gli inviti alle feste dove si può bere gratis" Dissi sedendomi di fianco a lui.

FEDERICO:"Sei proprio bella questa sera Maggie"

MAGGIE:"Sì, forse per una cena di gala" Sdrammatizzai.

FEDERICO:"No, sarai anche troppo elegante ma questo vestito ti sta molto bene"

Ero troppo imbarazzata per dire qualsiasi cosa ed anche lui tacque.
La musica della festa si sentiva in lontananza, tentai di concentrarmi su di essa per non pensare alla strana situazione che si era creata.
Nessuno parlò più, lui era agitato , lo si vedeva dalla mascella serrata e del tremolio della sua gamba. Non potevo sopportare un altro secondo di silenzio.

MAGGIE:"Vado a prendere qualcosa da bere, tu cosa vuoi?" Tentai di alzarmi per andare verso casa ma lui mi afferrò per un braccio e mi attirò a se.

Mi abbracciò forte, sempre di più. Quando decise di sciogliere quell'abbraccio i nostri sguardi si incrociarono. I suoi occhi erano di un azzurro talmente intenso che risplendevano anche solo con la luce della luna. Mi spostò una ciocca di capelli che era finita davanti al viso e mi accarezzò la guancia. Quello che provai in quel momento non riuscirò mai a descriverlo, sentivo il cuore battere forte e la testa girare, era come se tutto attorno a me forse scomparso e ci fossimo stati solo noi due. Inizialmente esitò ma poi iniziò ad avvicinarsi, sentivo che anche il suo cuore batteva veloce ed era un suono magico. Quando le sue labbra toccarono lievemente le mie sentii come se il terreno mi crollasse sotto i piedi; se non ci fosse stato lui a tenermi sarei sicuramente caduta a terra. La sua bocca era morbida e calda, era stata creata apposta per essere baciata.
Tutto finì troppo presto, avevo ancora bisogno di lui.
Interruppe il bacio , quando riaprii gli occhi aveva un'aria turbata , sembrava che da un momento all'altro sarebbe scoppiato a piangere. Mi guardò con un velo di tristezza negli occhi.

FEDERICO:"Scusa"

Se ne andò , corse via lasciandomi lì sola.
Quello "scusa" detto in quel modo mi fece stare male, ero paralizzata , non sapevo se corrergli dietro o no.
Cazzo volevo delle spiegazioni.
Mi tolsi i tacchi e corsi veloce nella sua stessa direzione , ma era troppo tardi. Ero in strada e lui mi passò veloce in macchina davanti senza degnarmi di uno sguardo.
Mi sentivo ferita, non capivo la sua reazione.
Bevvi tanto quella sera , volevo eliminare tutto , ma non ci riuscii.

Sognerò di te|B&F|❥Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora