Dopo la mia relazione con Andrea mi sono creato attorno a me una bolla, una di quelle dove dentro potevi essere ciò che volevi mentre, al di fuori dovevi essere quello che gli alti non volevano, ovvero una finzione!
Da qui iniziò il calvario, come l'ho definii io: i miei genitori ancora non sapevano di questa relazione e non sapevano ancora i miei gusti quindi per me diventò difficile convivere con due realtà differenti: la mia, e quella degli altri. Passarono comunque mesi e pensavo sempre a lui, ma si sa che dopo il primo amore ne scoccano sempre altri, ma per me non ce ne furono più.
Oggi le definisco storielle passeggere o le tipiche sveltine quotidiane, poiché alla fine erano cosi: si può dire che mi divertivo, per lo più iniziai a scoprire le varie sfaccettature del mio mondo, le persone, i luoghi, le abitudini e ovviamente il sesso.
Il sesso per me all'inizio come per tutti, era una cosa inesplorata, perché uscendo da una relazione dove ci fu la mia prima vera volta con un ragazzo non avevo ancora sperimentato altro, o provato ad essere disinibito in ambito sessuale: perché diciamocelo seriamente fare l'amore e il sesso sono due cose completamente separate!
Fare l'amore è quel momento in cui non solo sei a contatto con il tuo partner ma ci sono momenti e attimi che difficilmente nel sesso ci possono essere. Ed e da lì che scoprii veramente la differenza fra le cose, iniziai a frequentare ragazzi, a dir la verità uno diverso ogni settimana, e non me ne vergogno a dirlo, iniziai a fare cose che neanche io potessi immaginare di fare però, ce sempre stato un però: quando rientravo dentro casa calava la mia bolla, il mio non essere quello che ero, essere un altro, una finzione, una comparsa.
Avevo sempre l'impressione che i miei genitori potessero scoprire qualcosa ma ogni minimo particolare lo nascondevo, ad esempio se mi chiedevano dove fossi stato io semplicemente rispondevo o con gli amici o a fare un giro in bici, sì le bugie bianche!
Vivevo in due mondi completamente separati anche se a volta mi capitava di sgarrare e di far uscire un piccolo lato di me che subito ritiravo nella mia bolla. Fare tutto ciò mi faceva sentire al sicuro, ma poi immaginavo come fosse se potessi essere ciò che volevo senza bolle e costrizioni.
Però d'altro canto fuori casa la bolla svaniva ed ero semplicemente me stesso, libero come una farfalla nasce dal bozzolo e spiega per la prima volta le sue ali, pero in quelle ali comunque e sempre c'era il ricordo di Andrea che mi faceva ricordare di volere qualcosa di serio, ma di serio alla fine non poteva accadere più niente, oltre al divertirmi con i miei coetanei.
Alla fine fuori casa ero ciò che volevo essere, ma, come oltrepassavo la soglia di casa la bolla calava così come per il resto delle settimane avvenire, una doppia vita chiusa fra una bolla e la vita reale...
YOU ARE READING
Gay tra Difficoltà, Sogni e Realtà
RandomQuesto libro anzi come lo definisco io valvola di sfogo,rappresenta Il mio io interiore, tutto ciò che non dico o che lascio trapelare alle persone, quello che non emerge nella vita quotidiana, quello che incontra ostacoli o che si crea ostacoli fut...