Matteo

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Un'altra estate arrivò, ed io già pensavo:

- Perfetto!! Casa, sole, computer e discoteca!!

Ma non fu proprio così. La mia fu una di quelle estati che iniziò così per caso, sì una di quelle che a fatica dimentichi, una di quelle che ti rimarrà impressa per molto tempo. Iniziai ogni sabato sera, come d'appuntamento, in discoteca: sfortunatamente dove vivo io discoteche gay non esistono minimamente, quindi mi accontentavo di quella estiva per tutti sul lungomare. Avevo 15 anni ed entrarvi il sabato notte era comunque un problema, essendo minorenne, però a mio vantaggio conoscendo il titolare, da quando ero piccolo perché ero solito passare ogni anno l'estati nel suo stabilimento non era affatto un problema.

Uno di quei sabati sera vidi Matteo, sì con il gruppetto di amici, ovviamente tutti etero...avevate dubbi?!? Io mi chiedevo come facesse ma solo dopo scoprii il seguito. Serata come le altre, musica, cocktail e io che mi ritiravo felicemente alle 5 di mattina, e come ogni mattina c'era mia madre che mi aspettava, come penso per tutti quanti.

Quella stessa domenica, un po' sballottata, ero intento a cercare in ogni dove questo Matteo ma invano perché era introvabile. All'epoca il mio primo social d'incontri era Badoo, un po' insolito direte, pensavo fosse una chat come tutte le altre, infatti li fu proprio lui a cercarmi ed il profilo si presentava bene:

- Matteo, 30 anni, alto 1,85, peso non specificato...

Il dubbio mi si pose subito sui "30 anni", anche perché dal vivo non li dimostrava, ma sapete quando ce il lampo non si può dire di no! Iniziammo a chattare fino a tarda notte, cosi la sera successiva e ancora quella successiva fino a quando non prese iniziativa e mi invitò ad uscire: io sarò sincero, me la tiravo un po' ma poi mi lasciai andare.

Appuntamento al parco comunale, 11 di sera su una panchina lontana da occhi indiscreti, io e lui: la prima cosa che mi disse, che per me comunque era ancora nuova, era quella di essere "Bisessuale" ... ma a me sinceramente non interessava minimamente, anche perché tutto quello che ci si diceva passava in secondo luogo. Parlammo per 3 o 4 ore fino a quando non ci fu il primo bacio, semplice, niente di emozionante, uno come tanti. Da quel bacio iniziammo a vederci ogni sera nelle seguenti due settimane fin quando, io e lui sotto le coperte, e sapete già come poté andare a finire!

Da lì ai giorni seguenti, raramente ci scambiavamo sì e no 10 o meno, messaggi al giorno, fino a quando lui si fece risentire dopo un bel po', stroncando sul nascere quello che si poteva creare. Io da lì capii che per lui ero stato una semplice avventura estiva da dimenticare, si chiamiamola sveltina estiva, e non volle sapere più niente di me!

Da quella sera, iniziai a capire veramente le vari sfaccettature del sesso, un po' delle delusioni ma, soprattutto delle avventure di una botta e via, quelle storielle cosi, tanto per esserci e per essere raccontate agli amici al rientro delle vacanze, una risata se vogliamo chiamarla oggi così.

E da quella storiella iniziò un'estate di storielle a non finire, da una chat si passava all'azione, e dall'azione si passava a voltare pagina, e cosi ogni settimana fino al rientro delle scuole, si un intero estate di storielle che finivano ed iniziavano come se non ci fosse un domani, ma io mi limitavo al divertirmi convinto di non poter trovare il vero amore come lo è stato quello con Andrea, cha ancora cercavo di dimenticare ma riemergeva ogni volta che incontravo un ragazzo.

E da lì iniziai a prendere in considerazione il dimenticarlo, senza dovermi girare e ritornare sui miei passi.


Gay tra Difficoltà, Sogni e RealtàWhere stories live. Discover now