Due.

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-Zac, Ciao!-
Sentii improvvisamente e mi risvegliai.
Ero sul treno e stavo aspettando di partire, quella notte avevo dormito poco, ma il treno non partiva.
Eravamo bloccati e avevamo sentito quel ragazzo parlare con un controllore:
-SÌ per un po' saremo bloccati qui, ma ripartiremo.-
-ok, grazie mille-
La mia amica notò che lo stavo guardando e subito inizia guardarmi con un espressione ammiccante. 

-Smettila di guardarmi così, non pensarci neanche!- le urlai. troia.

-Non la smetterò mai, mai.-

dopo qualche minuto il treno partì, ma lei riprese il discorso prima abbandonato.

-ma se per caso vi conosceste non lo so,  ma io dico casualmente capito-

-mi dispiace per lui ma credo che non ne avremo l'occasione.- dissi con tono saccente.

(il test fatto diceva che ero selfish)

-ok. va bene.

la conversazione morì, arrivammo in classe con mezz'ora di ritardo mentre Lucia era alla lavagna che risolveva un'espressione.

All'intervallo Marina raccontò di ciò che era successo in treno, ovviamente con aggiunta di particolari che si era palesemente inventata.

Lucia ascoltava con sguardo interessato e ogni tanto mi guardava con occhi sorpresi.
Giulia ovviamente seguiva il loro discorso, ma con meno interesse e prestando più attenzione a ciò che dicevo io di tanto in tanto, quando sentivo che ciò che raccontava era troppo fantasioso.
《Non è assolutamente vero, non è andata così》dissi dopo che Marina aveva detto che in pratica quella mattina in treno non avevo fatto altro che guardarlo e parlare di lui.
《Mmmmh... secondo me è proprio così che è andata invece》
《No, assolutamente no》
《Ok, ok 》 sentenzió con tono pacifico Giulia che aveva seguito la conversazione ascoltando equamente le due versioni.
《Forse ho esagerato nel descrivere quei lunghi sguardi intensi, ma del resto nulla di che...》disse con faccia innocente.
《Se,se...》dissi non convinta
Scoppiammo in una risata e la campanella suonò indicando la ripresa della lezione.


La campanella mi salva. Fine lezioni. 

non aspettavo altro nelle ultime due, aspettavo solo quel momento; uscire dalla scuola e prendere il treno per arrivare alla mia amata casa, dove avrei potuto mangiare e riposarmi per poi continuare la mia giornata.

Usciamo da scuola e ci incamminiamo verso la stazione chiaccherando.

saliamo sul treno e ovviamente prendiamo il nostro solito posto, ci sistemiamo e nel frattempo arrivano altri nostri amici che si siedono nei posti vicini ai nostri.

Vedo Marina alzare lo sguardo per poi posarlo su di me ed infine sorridere, non capendo mi giro e lo vedo con il suo giubbottino  uguale a quello dei controllori: rosso e blu,mi rigiro e le do un piccolo calcio nelle gambe per farla smettere, non la sopporto quando fa così insiste troppo e dopo mi stanco, ma la sopporto.

Mentre aspettavamo che il treno partisse abbiamo iniziato a parlare tutti insieme e Marina tira fuori la sua teoria sulla nostra storia d'amore puramente inventata e gli da anche un soprannome: il trenaiolo, perchè il suo giubbotto come ho già detto assomiglia a quello dei controllori, ma siccome in quel momento non le veniva in mente la parola corretta se l'è inventata.

Il treno parte e le altre tre si mettono a guardare il telefono o ad ascoltare la musica, io invece osservo le altre persone in quella parte di treno. 

Mi cade lo sguardo su questo misterioso ragazzo che i suoi amici chiamavano Zac, poi sentii che qualcuno disse:- Zacaria, ciaoooo! - e lui ripose quindi ora so anche il suo nome completo bene.

intanto quella terribile donna mi osservava mentre osservavo e siccome è una persona, definiamola: MOLTO curiosa si era tolta una cuffietta e quindi aveva sentito anche lei

-ora ha anche un nome!- dice sussurrando.

le sorrido e metto anche io le cuffiette.

-non mi ricordo cosa scrivevo in questo spazio-

bene dopo tanto mi è tornata un po' di ispirazione anche se non è molto fantasiosa spero di arrivare ad un punto più interessante della storia presto.

non ho ricontrollato quindi è possibile la presenza di errori ortografici e grammaticali, non lamentatevi se non so scrivere, non è il mio lavoro.

bene ciao .

M.

P.S. non mi ricordo come s fa il grassetto dal computer quindi sorry ma sta parte sarà come il resto della storia per questa volta.


innamorata di un bad boy trenaioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora