The beggining of a new era

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Quando Betty si risvegliò trovò Archie seduto sulla poltrona che aveva avvicinato al letto. La testa poggiata sul bordo dello stesso, le loro dita intrecciate.

Sorrise e passò le dita della mano libera tra i suoi capelli ramati.

A quel tocco il ragazzo si svegliò.

<< Ciao, come ti senti? >> le chiese subito

<< Molto meglio, grazie. Hai passato la notte qui? >>.

<< Sì. Ero fuori per il provino. Veronica mi ha avvisato di quello che è successo e sono corso subito qui. Mi dispiace tanto, Betty, per quello che ti ha fatto >>

<< Com'è andato il provino? Ti hanno preso? >> chiese Betty per non concentrare l'attenzione su di sè. Non ne voleva parlare.

Archie lo capì subito così sorrise e annuì.

<< Vado a prenderti un po' d'acqua e ad avvisare gli infermieri che ti sei svegliata >>

<< Okay >>

Si abbassò e le stampò un bacio sulla fronte.

Appena fuori dalla sua stanza vide Jughead seduto, scompostamente, su una delle sedie poste per l'attesa. Indossava gli stessi vestiti del giorno prima.

Quando vide Archie si raddrizzò e lo guardò in un modo strano, che non gli apparteneva. Quasi di sfida. Non era mai stato il tipo che litigava per una ragazza. Anche perché prima di Betty non aveva mai provato quel tipo di interesse.

<< Sei stato qui tutta la notte? >> chiese Archie con voce piatta.

<< Cosa te lo fa pensare? >> rispose il moro indicandosi i vestiti.

<< Amico, va' a casa. >>

<< Voglio solo vedere come sta. Posso entrare? >> non poteva credere che gli stesse davvero chiedendo il permesso, ma aveva capito che con Archie e Betty funzionava in quel modo o non funzionava affatto.

Archie si arrese e lo fece passare.

Quando Jughead entrò nella stanza Betty fu molto sorpresa ma si ricompose subito.

<< Ehi. Volevo vedere come stavi >> disse imbarazzato, infilando le mani nelle tasche.

<< Meglio, grazie >> fece una breve pausa: << Ti volevo ringraziare per quello che avete fatto tu e Veronica ieri. Se non foste arrivati in tempo...io... ecco io non so cosa sarebbe potuto accadere. >> disse la bionda e una piccola lacrima le solcò la guancia.

Jug si avvicinò al letto e gliela asciugò con il pollice. Ma rendendosi conto di quello che aveva fatto ritrasse la mano come se si fosse scottato.

Betty lo guardò con occhi sgranati per un attimo, anche lei sorpresa di quel gesto.

<< Avrei aiutato chiunque >> disse per cercare di rimediare, guardando un punto indefinito della stanza.

A quel punto Archie entrò schiarendosi la gola: << Interrompo qualcosa? >>

Ecco appunto.

<< No. Stavo giusto andando. >> disse Jug: << Ciao Betty. Ci vediamo a scuola >> aggiunse salutandola goffamente con la mano.

Era passato un mese da quando Betty era stata dimessa. Chuck era stato trasferito in un riformatorio e lei si sentiva libera. Continuava a passare il suo tempo con Veronica e Archie, ma a loro si era aggiunto Jug spesso e volentieri.

Durante quel mese i due si erano scambiati delle occhiate furtive, piene di cose non dette.

Betty sentiva qualcosa crescere dentro di lei, qualcosa nei confronti di Jug che non era più solo gratitudine per quello che aveva fatto un mese prima. Era affetto, e non platonico.

Era spaventata perché non sapeva come gestirlo, l'unico per cui aveva provato quello strano...sentimento era stato Archie e ora che si trovava di fronte ad un'altra persona non sapeva come comportarsi.

Sentiva il desiderio di conoscere più cose di lui, di leggere le sue storie, di sentirlo parlare dei suoi racconti e vederlo perdersi in essi.

Sapeva che Jug non fosse il tipo da "prima mossa" ma sapeva anche che qualcosa stava accadendo tra loro e che non voleva rinunciarvi, così decise di farla lei la cosiddetta prima mossa.

Lo aspettò fuori dalla classe di giornalismo e appena lo vide gli andò incontro: << Ehi Jug, come va? >>

Lui si guardò un attimo intorno. Forse alla ricerca di Archie o forse per assicurarsi che lei stesse parlando davvero con lui. Ma aveva detto "Jug" e quanti altri Jug ci potevano essere alla Riverdale High School?

Vedendo che lui non rispondeva la ragazza tentò di nuovo: << Stavo pensando che magari potremmo tornare a casa insieme. Tanto prendiamo la stessa strada >>

Jughead arrossì leggermente e si schiarì la gola: << Sì, buona idea. >>

Parlarono del più e del meno per tutto la passeggiata ed entrambi si sentirono stranamente a proprio agio. Come se fossero legati da un filo invisibile. Jug la fece ridere come non la faceva ridere nessuno da tanto tempo.

Beh se passare del tempo con Jug avesse voluto dire stare così allora lei ci si sarebbe anche potuta abituare, molto velocemente e molto volentieri. 

Archie&Betty.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora