Arrivati a scuola ci dirigemmo in classe. Tanto bene il destino volle che quella mattina Geografia m'interrogasse, per mia fortuna presi 8.
Appena suonata la campanella, Andrea mi trascinò fuori, e mi rivelò delle cose per conto di Alessandro: era interessato a me. Rimasi alquanto basita da questa rivelazione, non me l'aspettavo proprio! Da quel giorno sul mio banco, quando arrivavo a scuola, trovavo sempre qualche pensierino come fiori, dolci, biglietti.
Non misi subito le cose in chiaro perché, parliamoci chiaro.. a quale ragazza non piace essere corteggiata almeno un pochino?! Credevo durasse poco, ma visto che non si è dimostrata tale la situazione, ho deciso di mettere le cose in chiaro con lui. Mi sono diretta verso di lui alla fine della seconda ora di qualche giorno dopo l'inizio di tutto ciò e gli ho detto chiaro e tondo come stavano le cose, senza troppi giri di parole, ma mantenendo comunque calma ed educazione. A primo impatto sembrava aver capito come stavano le cose, perciò non gli diedi più troppo peso.Intorno alle 13:00, Appena finite le lezioni, ho aspettato Andrea fuori all'uscita per incamminarci insieme verso casa (viviamo sulla stessa via, ma non troppo vicini di casa) e gli raccontai tutta la faccenda, perché lui sapeva di Alessandro, ma non sapeva i dettagli dei regali e della conversazione tenuta la mattina stessa a scuola.
Non appena salutato Andrea e arrivata davanti al cancello di casa mia, mi venne spontaneo controllare la posta. Ancora niente. Spero gli sia arrivata la mia lettera. Spero mi risponda. Ma si, alla fine erano passati pochissimi giorni, ma sembrava un'eternità per me.
Quel pomeriggio Lisa venne da me, e studiammo insieme tutto il tempo fino a che non suonò il campanello di casa. Andai ad aprire e chi poteva essere se non Andrea?! "Bene" pensai "più siamo, meglio è per studiare!". Come mio solito fare, arrivai a conclusioni affrettate pensando ciò. Ho questo brutto vizio.
Andrea ci invitò ad andare con lui in un pub e di lasciar perdere i compiti, che a parer suo ne avevamo già fatti troppi. A quel punto Lisa prese il gio giacchetto, lo indossò senza pensarci due volte e finì per convincere anche me.C'incamminammo verso questo pub di cui parlava Andrea. Erano le 19:00, ed essendo ormai ora di cena, decidemmo di rimanerci a mangiare; e una volta arrivati ci accommodammo ad un tavolo posizionato in un angolo. Dopo poco arrivarono anche Matteo e Francesco. Alessandro dov'era?
"Ciao ragazze, e ciao anche a te Andrea!" dissero rivolgendosi a noi che ricambiammo. Ad un certo punto mi venne spontaneo chiedere "ma Alessandro? Arriva più tardi?" Fu lì che intervenne Francesco dicendomi "no, ha detto che non se la sente di uscire questa sera".
Che sia colpa mia? Ce l'aveva con me dopo che gli spiegai come stavano le cose in realtà da parte mia? Mi dispiaceva così tanto, ma non potevo illuderlo con una bugia, saremmo stati male entrambi dopo; e non sono di certo quel tipo di ragazza. Al tutto risposi con un semplice e secco "ah, ok". A quel punto si chiuse definitivamente il discorso "Alessandro" e ordinammo qualcosa da mangiare. Io mi presi un hot dog e le patatine fritte come contorno. Buonissimo! Avevo molta fame!
Quando finimmo di mangiare, andammo a passeggiare sul corso. Era quasi deserto a quell'ora. Era tardi, e da lì ad un paio di ore camminammo, camminammo tantissimo!Quando sei con gli amici a divertirti, in giro, il tempo vola via come se niente fosse, si era fatta mezzanotte ed era ora di rientrare a casa, il giorno dopo era Domenica, ma non si esclude il fatto che mia madre, se tornavo più tardi di mezzanotte, me ne diceva quattro, se non di più.
Arrivata a casa, accompagnata da Andrea (con gli altri ci eravamo già separati qualche metro prima), lo salutai ed entrai a casa. Mi diressi immediatamente in camera mia e messo il pigiama m'infilai sotto alle caldissime coperte.Il giorno seguente mi svegliai più rilassata del solito, avevo dormito così bene! Un risveglio tranquillo e riposato, guardai la sveglia... MEZZOGIORNO?!
Come poteva essere possibile?! Non mi svegliavo mai a quell'ora! Troppo tardi!
Dopo pochi minuti sentii la voce di mia madre "Saraa, ieri è arrivata una lettera per te!". Uh, inutile dire che corsi nell'altra stanza come una matta. Era di Emanuele, che bello svegliarsi con le sue lettere.
Iniziai a leggerla, e ci stava scritto:Napoli,
25 settembre 2012Cara Sara,
Inizio questa lettera dicendoti che sto bene, e non mi lamento affatto. Spero che anche tu te la stia spassando.
Riguardo a quella ragazza non fa niente, non me la sono presa. Il mare è pieno di pesci! Vedrai che anche per te sarà così.
Sono contento tu abbia fatto conoscenza con un nuovo arrivato, se non sbaglio tu sei arrivata nel tuo attuale paese da pochi mesi, perciò quale persona più adatta a te da usare come "guida turisica" ahahah
Io ieri sono andato in un canile per prendere un cucciolo, e l'ho trovato!
Non puoi immaginare la serenità che emana questo piccoletto. Si chiama Aron!
Quando ci vedremo te lo mostrerò, se non riuscirò a portarlo con me il giorno che ci incontreremo, te lo mostrerò in foto!
Ora ti saluto, devo iniziare a studiare assolutamente, anche controvoglia; altrimenti chi la sente quella strega di Matematica?!
Baci,Emanuele
Non poteva esserci lettera piu carina e dolce di questa, ama gli animali! Non vedo l'ora di incontrare lui e di vedere il suo piccolo Aron.
Chissà se riusciremo mai ad incontrarci!
Decisi di scrivergli più tardi, così da pensare anche a cosa dirgli.

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Amici di Penna
Teen FictionSara, una ragazza di 16 anni nel pieno dell'adolescenza dovrà affrontare i classici ostacoli adolescenziali. Grazie ad un progetto ideato dalla scuola conosce Emanuele, 17 anni, con il quale diventa subito amica. I due vivono abbastanza lontani e pe...