Che ci fa lui qui?

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Pov Jessica

Mi risveglio in una stanza che di certo non era mia. La stanza era bianca e aveva una puzza incredibile. Mi guardai intorno e vidi molti macchinari attaccati al mio corpo. Cosa mi è successo? Dove sono? Perché mi fa male il petto?
Mentre mi guardavo intorno vidi entrare due dottori, un'infermiera che mi mostrano un sorriso a trentadue denti.
"Buongiorno signorina, io sono un  cardiologo e noi le dovremo fare alcuni esami per accertarsi che lei stia bene."
Cosa voleva dire che era un cardiologo, non capivo perché, ad un tratto ho ricevuto una fitta al cuore che mi fece mancare il respiro. I due medici vedendomi in difficoltà a respirare si agitano subito, nei loro occhi vidi così tanta preoccupazione. Non riuscivo a muovermi, non sentivo il mio cuore battere, era come se tutto intorno a me si era fermato compreso il cuore. L'infermiera che mi stava più vicina mi mise subito una maschera respiratoria. Con quella mi sentii meglio senti di nuovo battere il mio cuore, ma perché mi faceva così male. Cosa era successo quella sera quando vidi Alex? È perché non mi ricordo niente?
L'altro medico si mise dall'altra parte del letto digitando qualcosa sui cui macchinari.
"Dottore cosa mi è successo, perché sono cui è perché mi fa così male il cuore?"
"Signorina ma non si ricorda niente?"
Negai con la testa ma in quel momento mi arrivò un'altra fitta al cuore facendomi gemere dal dolore.
"Dottore cosa ha Jessica, perché sta reagendo così?"
Era Lucas, perché era lì e cosa sapeva lui che io non sapevo. 
Senti un'altra fitta al cuore, il mio battito stava accelerando senza un motivo. Anzi forse un motivo c'era, era lui, la sua presenza in quella stanza, di come mi guardava.

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Dopo due settimane

Finalmente dopo due lunghe settimane in quel ospedale potevo ritornare a casa.
"Mamma...."
"Jessica dimmi tutto, ti fa male da qualche parte? Vuoi che chiami il medico?" mi disse mia madre molto preoccupata.
"No mamma, vorrei solo parlarti un attimo." dissi io un po' didubante.
"Ah dimmi tutto amore"
"Senti mi sai dire perché Lucas è stato sempre qui in ospedale con me?"
"Ehmmm... guarda figliola è stato lui a portarti qui in ospedale, a chiamarmi ed è stato lui che ti è stato sempre vicino a te mentre stavi riposando." disse molto triste.
"Cosa? E tu me lo dici solo ora?" mi stavo innervosendo, perché cazzo no me lo aveva detto prima.
"Guarda Jessica non potevo dirti niente perché il tuo cuore era molto debole, non dovevi provare nessun sentimento in quella settimana di controlli, perché bastava solo un'emozione e il tuo cuore si sarebbe fermato."
"Si, ma dopo quella settimana perché non mi hai detto niente? Stavo meglio e non avevo più dolore"
"I medici mi hanno detto di non dirti fino alle tue dimissioni, perché più tempo passava, più il tuo cuore si rafforzava e dopo eri pronta per affrontare vari sentimenti."
"Va bene, scusami se mi sono innervosita con te."
"Non ti preoccupare, ma ora preparati che ce ne andiamo di qua"
"Certo"

Casa dolce casa. Ero ritornata più di due ora fa a casa e mi sembrava strano vedere la mia stanza molto ordinata. Non era il mio stile. C'era sempre qualcosa fuori posto.

"Mamma io esco mi serve un po' d'aria."
"No, tu non esci da nessuna parte, sei appena ritornata dal ospedale e non voglio più ritornare li dentro"
"Mamma sarò qui vicino, e poi anche il medico la detto che devo uscire almeno una volta al giorno perché il cuore deve essere sottoposto alla sforzo.
Voglio farmi solo una passeggiata, voglio respirare un po' d'aria."
"No, qui c'è tanta di quella aria, perciò tu non esci"
"Mamma voglio l'aria che sia fresca come quella che c'è lì fuori, lo sai che non esco da molto tempo, per favore fammi uscire"
"E va bene ma per le 20:00 voglio che tu sia casa, prenditi il telefono e chiamami per qualsiasi cosa, io sono qui."
"Lo so grazie mamma" li do un bacio sulla guancia e esco.
Passeggio per almeno due ore. Mi mancava tutto. Andai verso la mia gelateria preferita, mi presi un bel gelato al bacio e Kinder Bueno. Erano i miei gusti preferiti.

Mentre stavo ritornando dalla mia lunga passeggiata, vidi da lontano qualcuno vicino alla porta di casa mia. Mi avvicinai di più per vedere chi è, ed era..... No. Non era possibile. Che ci fa lui qui?
Mi avviai subito verso casa. Dovevo sapere perché stava lì e cosa voleva. Vidi mia madre che lo fece entrare in casa, molto preoccupata. Andai dietro al giardino ed entrai in casa. Quando mi avvicinai al salotto, sentii la cosa più brutta che una ragazza avrebbe potuto sentire.


Angolo autrice
Finalmente ho aggiornato. Scusate il ritardo 😘

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