Capitolo 18 -Un finale amaro-

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Lo sapeva, sapeva che non aveva il potere di fermare il matrimonio dell'amico, non poteva rovinargli la vita solo per migliorare la propria, infondo era felice nel vederlo sorridere e non voleva assolutamente essere d'intralcio. Così quando vide i due baciarsi dopo le parole del parete sorrise, alzandosi e tirando su col naso per ricacciare indietro le lacrime che minacciavano di uscire per il motivo sbagliato, applaudendo piano mentre Thomas usciva con la moglie in braccio, pronto per essere cosparso dal riso. Mentre tutti uscivano, lui restò nella struttura, dove iniziò a piangere una volta vuota, sedendosi con una mano sul volto. Aveva perso tutto, aveva rinunciato a tutto per Thomas ed ora lui era fuori a stringere la mano della moglie, guardando con orgoglio il proprio anello d'oro. Non ricorda per quanto restò lì, forse per pochi minuti, forse per un'ora, aveva perso la condizione del tempo
-"Dylan? Sei qui?"-
Una voce fin troppo familiare interruppe il suo pianto, così si mise con la schiena dritta, sorridendo mentre si asciugava gli occhi
-"Si Thomas sono qui, scusami"-
Disse con voce felice ma anche palesemente finta, girandosi verso l'amico ed avvicinandosi, abbracciandolo
-"Tanti auguri, meriti di essere felice"-
Gli sussurrò mentre chiuse piano gli occhi, prendendo un grosso respiro per godersi il suo odore un'ultima volta, visto che non l'avrebbe più visto, forse mai più
-"Dylan senti... mi dispiace davvero, mi dispiace per tutto i-io"-
Thomas si staccò, mostrandogli un volto di dispiacere, non riusciva a trovare le parole, forse non voleva neanche trovarle
-"Tommy sta tranquillo, va fuori e goditi questo momento, capita una sola volta nella vita"-
Gli confessò silenziosamente, come se qualcuno potesse spiarli, mentre Thomas gli asciugava il viso bagnato
-"Ora va, io ti raggiungo dopo"-
Affermò Dylan mentre vide Thomas uscire, meno entusiasta di prima. Non sarebbe andato al ricevimento, non sarebbe andato a vedere il ragazzo che voleva tutto per se stringere la donna della sua vita, mentre si sarebbero scambiati effusioni e teneri baci, davanti ai suoi occhi. Aspettò che se ne fossero andati tutti, prima di uscire dalla chiesa e guardare davanti a se una distesa di coriandoli e fiori, che venivano trascinati via dal vento. Trovò tutto quello molto triste, come se fosse accaduto un qualcosa di bello, ma alla fine era stato tutto invano, perché ciò che prima era servito per la gioia, ora era stato abbandonato. Con questo pensiero Dylan entrò in un taxi, dirigendosi verso l'aereo che lo avrebbe portato a casa.

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La stringeva, forte a se, come se fosse una delle sue cose più preziose: aveva passato cinque anni con lei e ne avrebbe passati molti di più, tutti gli anni che aveva. Girò una, due, tre volte con lei su quella pista, dove stavano consumando il loro primo ballo da marito e moglie; eppure non faceva che pensarci, non faceva che pensare a Dylan che non era lì, non era con lui. Ci teneva, forse troppo, forse esageratamente... ma non poteva abbandonare Isabelle, era una ragazza così tenera e fragile che non avrebbe sopportato una rottura simile, ed è per questo che ora si ritrovava lì, a vivere una bugia amara, che avrebbe dovuto vivere per sempre
-"Ti amo Isabelle"-
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-"E quindi io dovrei tornare con te così Mh?"-
La voce di Britt non era così gioiosa, pensava di essere la terza in comodo della situazione.
-"Ho abbandonato il matrimonio del mio migliore amico per te, mi mancavi così tanto"-
Sussurrò Dylan mentre allungò una mano, stringendo la sua, ma ricevette in cambio solo una fulminata
-"Vuoi farmi credere che sei venuto qui, facendo non so quante ore di aereo solo per incontrarmi nel nostro bar preferito e chiedermi di rimettermi insieme a te??"-
Chiese la ragazza incredula, gli sembrava tutta una grande farsa, però non tolse la mano dalla sua
-"Per quanto possa sembrare strano, ho avuto un abbaglio... credevo di tenere a Thomas in un modo che andava oltre l'amicizia, ma poi ho scoperto che per lui non sentivo le stesse cose che sentivo per te, ed è per questo che..."-
Finalmente apparve un sorriso incredulo sul volto della ragazza, che portò le mani sul proprio viso alla vista di Dylan che si era alzato ed inginocchiato davanti a lei
-"Britt Robertson, mi faresti l'immenso piacere di diventare mia moglie?"-
Una mano tremante si avvicinò a lui, mentre anche la ragazza sorrideva annuendo piano, iniziando a piangere. Le mise delicatamente l'anello al dito, alzandosi dopo un po' per prenderla in braccio e farla girare, baciandola dolcemente mentre ancora la stringeva, aveva fatto un grosso errore che non si sarebbe mai perdonato
-"Ti amo Britt"-

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Ed è così che si conclude la storia..



... o almeno così si sarebbe conclusa, se Dylan non avesse scelto diversamente, durante lo scambio delle promesse

VI HO SPAVENTATO EH? MUAHAHA sono perfida lo so, stavate per lapidarmi 🙆🏽
Ma purtroppo vi farò restare sulle spine ancora per un po', era un capitolo infarto per vedere la vostra reazione 🌚 VI VOGLIO BENEE
-Mariella🦄

Dylmas,la storia di Dylan e ThomasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora