La nota la faccio ora heheheheh domani c'è scuola e non dormo. Bene.
Siete pronti a leggere proprio ora un 24enne come un 16enne in piena fase ormonale?😏 beneNon se ne rese conto, in quel momento. Sinceramente non sapeva neanche come fosse potuto accadere. La sera prima era rivolto al fianco del biondo. Ora era al di sopra di esso, sulla sua schiena. In un primo momento non seppe cosa fare. Doveva alzarsi? Lo avrebbe svegliato? Come avrebbe reagito?. Probabilmente non se la sarebbe presa insomma, è una cosa buffa al parer suo. Quindi decise di non muoversi. Pessima scelta. Stava per riaddormentarsi quando aprì di scatto gli occhi.
-"Merda"- sussurrò, senza far svegliare l'amico. Ma fu inutile visto che si alzò di scatto, cadendo assieme a Thomas per terra.
-"Cazzo Dyl..."-
"Merda merda merda merda" pensò lui, alzandosi senza preoccuparsi dell amico, correndo verso il bagno. Si chiuse all'interno di esso, sedendosi su uno sgabello di legno proprio vicino alla vasca. Molto vintage, come Thomas. Fece due respiri lenti per poi posare lo sguardo verso il basso. Allora aveva ragione.
-"Cazzo"-
Disse quella parola in modo curioso, perché infondo quella parola era azzeccata, in tutti i sensi in cui poteva essere colta.
-"Ma come ho fatto a eccitarmi"-
Pensò, mentre si svestiva e metteva i piedi nella doccia. Non riuscì a metabolizzare il fatto che forse avrebbe dovuto controllare il calore del getto che stava per travolgerlo, che un'ondata di acqua bollente gli ustionò lievemente la pelle, facendolo cadere.
-"Ma vaffa.."-
-"Dylan, tutto ok? Ho sentito un tonfo ti sei fatto male?"-
Una voce familiare proveniva dall esterno della stanza, colma di preoccupazione.
Decise di mentire, non poteva certo urlargli che era caduto a causa di un getto bollente, mentre doveva controllare che fosse freddo per calmare la sua erezione.
-"Certo Tommy, sono solo... inciampato ecco e mi sono appoggiato di peso sul bordo del lavandino"-
Per tutto il tempo, da quella fottuta sera, era sempre meno bravo a mentire all amico. Non che lo mentisse, ci mancherebbe. Ma in quel periodo proprio non sapeva controllarsi... Come mai? Perché gli succedeva quello? E se fosse...
-"No cazzo no, non sono più gay"-
Si ripeteva, mentre sentiva l'acqua fredda scivolargli sulla pelle, leggera, ma quanto basta per calmarlo. Mise la parte di fronte anteriore sulle fredde piastrelle mentre stringeva gli occhi e ricordava tutti i momenti col biondo. Quando lo portò sul set di Teen Wolf, quando per una santa volta entrò su Twitter e gli dedicò uno spazio solo per lui perché ne sentiva il bisogno, tutte quelle cene dove puntualmente Thomas portava la ragazza. Già, la ragazza. Non le era mai importato più di tanto ma non lasciava mai stare Thomas. Come se andasse in giro a vantarsene e urlarlo ai quattro venti di stare con lui. Certamente non aveva portato Britt a ogni incontro, insomma preferiva restare solo con gli amici per qualche volta. Isabelle era come un fungo era sempre ovunque. In fondo non gli...
-"Dyl? Hai fatto? Dovrei usare il bagno"-
Non si era accorto che era lì da almeno un'ora, quindi si rimise il pigiama e uscì con i capelli bagnati, tutto rosso per l'imbarazzo, senza degnare di uno sguardo l'amico. Puntò l' orologio, che segnavano le 12:00 del mattino. Era davvero tardi. Andò a sedersi sul divano in cucina e aspettò l'amico, che uscì dopo poco dal bagno.
Thomas si incamminò verso di lui, per poi sedersi alla sua destra. Era stupendo con i capelli scombinati, pensò Dylan.
-"Dyl mi spieghi perché mi sono svegliato sul pavimento con te addosso?"-
Iniziò a ridere, ma si fermò notando l'espressione preoccupata del suo amico.
-"Cos'hai ?"-
Si sentì rassicurato dalla mano posatasi sul suo ginocchio.
-"Stamattina sono dovuto correre a fare una doccia"-
-"Come mai?"-
Arrossì di colpo, guardando il pavimento marrone. Non poteva dirglielo, almeno non ora, che era confuso più che mai sul suo orientamento sessuale. Quel ragazzo gli aveva mandato in tilt il cervello. Ma come? Non aveva mai provato nulla per lui, fino a quel momento. Però doveva ammetterlo: durante le interviste non facevano altro che guardarsi, il che insospettì lui stesso del suo comportamento: aveva passato tre anni con lui. Si era innamorato solo una volta di un solo ragazzo. Poi mai più. E si sentì stupido, ad essersi innamorato di un secondo.
-"Terra chiama Dylan?!"-
Sobbalzò alle sue parole. Era stato in silenzio per troppo tempo forse?
-"Sai che puoi dirmi tutto... puoi fidarti di me."-
Cazzo basta mentire.
-"Stamattina, mi sono svegliato ed ecco..."- sospirò. Il biondo gli tolse le mani che aveva portato nervosamente fra i capelli.
-"Continua dai quanto può essere terribile.."-
-"Ecco mi sono svegliato su di te.."- un piccolo peso scivolò via, ma ora c'era ancora un grande macete
-"Oh mio dio..pensavo cosa fosse successo, tipo che mi avessi fatto qualcosa o..."-
Basta mentire, si ripeteva.
-"Ho avuto un'erezione a causa tua Thomas capisci !?"- cercò sempre di non guardarlo, era imbarazzato più che mai. Stava succedendo troppo in fretta. Tutto troppo in fretta. Sentì un sospiro da parte dell altro
-"Sono corso a farmi una doccia fredda e poi sono scivolato per colpa di quel fottuto getto d'acqua calda che doveva essere fredda e..."-
Si fermò e alzò la testa. Il biondo lo fissava in modo... Diverso. Era strano, intrigante, eccitante. Quella situazione magica era sempre finita male e non poteva farsela sfuggire. Intravide il biondo chiudere gli occhi, avvicinandosi. Così fece lui, con lentezza.
Stava per baciarlo, stava per baciare Thomas Brodie- Sangster, un ragazzo di 25 anni che dimostrava età inferiore. Quel ragazzo con cui giocava facendolo divertire nonostante la sua timidezza. Sapeva che era l'unico che ci riusciva. Quel ragazzo che lo aiutava a imparare le battute. Qual ragazzo che era cambiato da essere il suo amico a qualcosa di più. Di più grande. Non focalizzò il momento, sentì il suo respiro farsi più vicino. I suoi battiti accelerarono, insieme a quelli di Thomas.
Stava per succedere.
Stava per baciarlo.
Intensamente.
Debolmente.
Non contava.
Basta di riuscire a farcela.
Per essere sicuro.
Sicuro di essere innamorato.
Le sue labbra sfiorarono di poco quelle del biondo, che rimase paralizzato da una voce alle sue spalle che urlava
-"THOMAS"-
Cazzo era vero.
Isabelle era un cazzo di fungo.
Un fungo parassita.
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Dylmas,la storia di Dylan e Thomas
FanfictionPerché quando due persone sono destinate a stare insieme, prima o poi si ritrovano ❤️