Mi guardai intorno, l'occhio mi cadde sul vestito celeste che, precedentemente, Molly aveva scelto per me.
Lo indossai e misi anche la coroncina celeste che mi aveva mostrato.
Uscì dalla camera. Iniziai a cercare la sala da pranzo. Nessuno mi aveva mostrato dove fosse, perciò, non avevo alcuna idea di dove stessi andando.
Scesi le scale e percorsi un corridoio. Aprì la porta e la trovai.
C'era Louis che stava parlando con Harry. Si voltano verso di me e immediatamente smisero di esalare ogni parola.
Sentivo la mia privacy violarsi sotto il loro sguardo minuzioso e attento."Mi hanno detto di venire per la cena" parlai con la voce leggermente bassa. Tenevo le mani quasi incrociate l'una con l'altra.
"Vi lascio da soli" Louis si congedò lasciandomi un sorriso prima di andarsene.
Harry si sedette a capotavola. Con la mano mi fece segno di prendere posto.
Le domestiche iniziarono a servire e tra loro riconobbi Molly. Gli sorrisi in cenno di saluto ma immediatamente Harry mi guardò male."Di cosa stavate parlando" chiesi ingenuamente.
"Niente che vi riguardi" il mio cuore sprofondò ancora. Sembrava averci fatto l'abitudine da quando ero qua.
"È così difficile essere gentile per una volta?" iniziai nuovamente a piangere sbattendo le posate.
Posò il suo calice d'oro sul tavolo."E per te è così difficile stare zitta?" parlò a denti stretti.
Evitava di guardarmi ma volevo che lo facesse. Volevo vedere il suo sguardo e cercare di leggerli l'anima, ma era difficile.
Non sembrava possederne una, era vuoto, ogni speranza si era gelata, caduta.
Come i petali di una rosa, che lentamente perde la sua magnificenza fino a quando anche essa muore.
"Come credi che possa scegliere di restare se non riusciamo neanche a parlare?". Mi guardò facendo incontrare il nostro sguardo. Era solo da qualche ora che non lo vedevo ma mi ero già dimenticata dell'intensita dei suoi occhi. Del verde smeraldo. Come l'erba fresca, bagnata dalla leggera pioggiarella della primavera e brillanti come quando la rugiada ne ricopre i suoi ciuffi e il sole ne risplende."Avvolte è più semplice non parlare" si rammarica immediatamente.
"Come credi che potrei ama..." si alzò lanciando il piatto e facendo cadere la sedia. Si diresse verso di me e si fermò davanti al mio volto.
Poggiò le sue mani sulle braccia della mia sedia facendo in modo che non potessi andare via."Amarmi? Non potresti. Nessuno può farlo. Avanti Belle guardami, sono una bestia" inghiottì faticosamente.
Avrei voluto toccarlo e dirgli che io sarei rimasta, che non lo avrei mai lasciato anche se tutti lasciano tutti.
Avevo fatto la mia scelta, sarei rimasta nonostante il suo atteggiamento scontroso."Lascia che ti tocchi" avvicinai la mano al suo volto. Si ritirò come se avesse paura all'idea della mia pelle a contatto con la sua.
"Vattene Belle, vatteme" urlò. Mi spaventai e me ne andai in lacrime. Andrai a sbattere contro Louis che mi richiamò insistivamente ma non lo ascoltai e continuai a correre verso la mia camera. Chiusi la porta facendola sbattere con forza.
Mi sdraiai sul letto poggiando il volto sulle braccia.
Crollai sul letto pensando che se gli esseri umani fossero precipitazioni atmosferiche, io sarei una pioggiarellina e lui un ciclone.
Era come un tornado capace di stravolgere completamente la vita di qualcuno.
Era sorprendente come nonostante il suo aspetto da duro sapessi che, sotto, era buono.
Tra mille lacrime e mille pensieri mi lasciai trasportare dalle braccia di Morfeo.HARRY'S POV.
Tirai un pugno sul tavolo facendo sobbalzare le posate e i piatti.
Una mano si posò sulla mia spalla e dal tocco riconobbi indubbiamente che si stesse trattando di Louis."Come posso costringere qualcuno a rimanere se vuole andarsene?" mi lamemtai con la faccia rivolta verso il pavimento.
"Lei non ha bisogno di essere costretta, prenderà la decisione giusta" era il mio migliore amico. Non saprei come potrei reagire senza di lui ed i suoi consigli.
Nonostante la bestia che fossi diventato mi era rimasto vicino mentre molti se ne erano andati."Louis non capisci. Non potrà mai amarmi. Chi amerebbe una persona come me? Cosa avrei da offrirgli? Dolore, rabbia, paura, ecco cosa. Ecco cosa gli darei".
"Sono sicuro che lei vedrà il vero Harry. Sarà in grado di sconfiggere la malediziome" la maledizione.
Era solo il frutto del mio egoismo e della mia superbia se ero quello che ero."Manca solo un mese. I petali stanno cadendo giorno dopo giorno. Rimarrò così per sempre" dopo tempo una lacrima solcò la mia guancia.
L'asciugai immediatamente per non mostrare la mia debolezza."Dagli fiducia, falla innamorare di te".
Spazio autrice.
Capitolo abbastanza corto lo so e mi scuso.
Ad ogni modo, amo particolarmente Louis in questo capitolo ed i suoi saggi consigli. Come faremmo senza il nostro Louis?
Chi è il vostro membro preferito dei 1D? Il mio Harry❤
STAI LEGGENDO
The Beauty and the Beast h.s
FanfictionLe persone marcano il loro dolore proprio come le cicatrici che rimangono sul corpo. Ci distruggono, ci colpiscono, ci feriscono, ci fanno ammalare come se non ci fosse un domani. Lui portava le cicatrici che non avrebbe mai voluto mostrare a nessu...