Capitolo 17

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Il viaggio verso casa era stato una completa agonia.
Il solo pensiero di poter finalmente rivedere mio padre, di riabbracciarlo e sentire la sua voce mi stringeva talmente forte il cuore che avevo paura potesse smettere di battere.
Ma una parte di me era anche, al tempo stesso, triste.
Quella volta tutto era una certezza.
Era certo che Harry non sarebbe venuto a riprendermi, era certo che non lo avrei mai più rivisto anche se lui stesso aveva detto che il nostro non era addio.
Ma il mio cuore sapeva che non era così.
La carrozza si fermò improvvisamente e mi accorsi che eravamo davanti casa solo quando il cocchiere mi venne ad aprire e rividi la facciata della mia piccola casa in mattoni.
Avevo indossato i miei vecchi abiti rifiutando di prendere quello nuovi che mi avevano procurato al castello.
Tutto ciò che riguardava Harry sarebbe solo stato un bellissimo e indimenticabile ricordo custodito nel mio cuore.
Bussai alla porta e mio padre appena mi vide rimase scioccato.
Titubò sulla reazione che avrebbe dovuto mostrarmi ma non resistette alla gioia e mi abbracciò.

"Belle, sei tornata" i suoi occhi erano lucidi, in procinto di piangere.
Non mi diede il tempo di ripindere che il mio corpo era nuovamente avvolto dalle sue braccia.
Mi era mancato terribilmente tanto.
Mi era mancato il suo profumo, mi era mancata la sua barba che mi pizzicava le guance, come mi mancava semplicemente averlo vicino.
Ricambiai l'abbraccio.

"Non ti lascerò mai più".
Inutile dire che quando rientrammo in casa pretese di sapere cosa mi aveva trattenuto lontana da casa per tutto quel tempo.
Gli avevo raccontato tutto, di Harry, di Louis e di come mi sentivo all'inizio e di come mi sono sentita alla fine.

"Cosa? Quella bestia ti ha rapita?" Si infuriò. Ovviamente si era soffermato solamente sulla parte in cui, con Harry, andava tutto male non ascoltando la parte in cui gli dicevo che l'amavo.
Ma rimasi sorpresa per il fatto che lui conosceva già 'la bestia'.

"Come fai a conoscere Harry?" domandai dubbiosa.

"Harry - emise una risata denigratoria- quella bestia non ha un nome, è solo un animale malvagio" le sue parole mi fecero infuriare.
Non lo mostrai a mio padre, ma non volevo che nessuno, persino mio padre, lo offendesse.

"Non hai risposto alla mia domanda".

"Tutti lo sanno, tutti conoscono la sua storia.
Era solo un ragazzo viziato e cinico.
Se è quel che è adesso ora è solo colpa sua".
Lui non sapeva la sua storia, nessuno lo poteva giudicare.
La storia era stata modificata in modo che potesse essere stata più interessante da raccontare.
Solo adesso capivo il tanto astio di Harry nel presentarsi in pubblico.
Tutti conoscevano una realtà che non si poteva definire tale, soffermandosi sulle loro convinzioni sentendosi in dovere di poter sparlare di qualcuno a loro piacimento.

"Tu non sai niente di lui" dissi a denti stretti.
Per quanto avevo desiderato fare ritorno a casa in quel momento avevo compreso quanto la mia vera casa era al castello, era Harry.

"Perché tu si? Avanti Belle, lui ti ha rapita".

"Ho deciso io di rimanere, lui non mi ha mai costretto é sempre stata solo una mia scelta".
Mio padre non ne volle sapere niente.
Lui era convinto che Harry mi avesse rapita e fatto del male.

"Dobbiamo dare una lezione a quella bestia" la luce che aveva nei suoi occhi mi fece rabbrividire.
In quel esatto momento sentì che la vita di Harry era un pericolo.
Avevo paura. Era tutta colpa mia.
Non dovevo tornare.
Mio padre uscì da casa e andò in piazza.
Salì sulla fontana centrale e richiese l'attenzione di tutti i presenti.

"Sentite tutti. La bestia del castello è diventata pericolosa.
Ha rapito mia figlia Belle.
Non gli ha permesso di fare ritorno a casa, da me.
Chi vi dice che un giorno non possa rapire uno dei vostri figli? -tutte le madri strinsero a se i propri figli- chi non dice che se li possa mangiare?.
È per questo che vi chiedo di venire con me al castello per uccidere la bestia".
Tutta la folla esultò alle parole di mio padre.
Il mio corpo iniziò a tremare e incredulamente guardai la scena.

"No fermi.
Lui non mi ha mai fatto del male.
Lui è buono, non farebbe mai di tutto ciò. Ha solo paura di farsi conoscere.
Lui è un essere umano proprio come lo siamo noi" cercai di convincere il popolo.

"Vedete cosa gli ha fatto? L'ha costretta a dire tutto questo" in quel momento non riconoscevo più mio padre.
L'odiavo, l'odiavo con tutta me stessa.
La folla esultò nuovamente.
Tutto era fatto.
Il popolo e mio padre partirono. Lo avrebbero ucciso.
Dovevo avvertirlo, dovevo tornare da Harry.

Spazio autrice.
Capitolo bruttissimo I know but è solo di passaggio.
Volevo solo dirvi che vi dovrete preparare per il prossimo capitolo perché sarà scioccante.
E per ultima cosa, il prossimo sarà l'ultimo capitolo.

The Beauty and the Beast h.sDove le storie prendono vita. Scoprilo ora