Capitolo 6

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I raggi erano caldi al contatto con la mia pelle.
Aprì faticosamente gli occhi. Mi ricordai dove mi stavo trovando e, rumorosamente, sospirai.
Mi vestì. Scesi le scale ed andai alla ricerca di qualcuno.
Rifletti sul fatto che oltre a Molly, Louis ed Harry non conoscevo nessun'altro.
Avevo visto solo loro al castello, oltre a qualche domestica.
Mi mancava l'aria del paese. Le voci e la gioia nel volto di ogni abitante. Mi mancava persino l'odore del pane fresco che, ogni mattina, fuoriusciva dalla panetteria di Jaque.
Semplicemente, mi mancava la semplicità in cui ero stata allevata.
Andai fuori in giardino. Era davvero bello e spazioso. La varietà di fiori era impressionante.
Sembrava strano, ma non era più lo stesso giardino del mio arrivo, no.
Adesso era colorato e pieno di vita. Come se, questo posto, stesse lentamente tornando al suo vecchio splendore.
Cammina sull'erba lasciando che la fresca rugiada bagnasse le mie scarpe. Sentì abbaiare. Riconobbi immediatamente quel suono. Era il cagnolino.

"Hey" sorrisi immediatamente.
Lo presi in braccio ed iniziò a leccarmi ovunque sul volto.

"Basta" dissi tra una risata e l'altra.
Lo lasciai e mi accucciai davanti a lui.

"Chissà se hai un nome" controllai se avesse qualche medaglietta intorno al collo. La vidi. La voltai e vidi cosa vi era scritto. Nilo, dissi dentro di me dopo aver letto il nome.

"Bene Nilo, ti va di giocare?" il cucciolo iniziò ad abbaire animatamente agitandosi e scodinzolando.
Ridi apertamente.

"Bene, lo prendo come un si".

HARRY'S POV.
"E allora cosa vuoi fare, lasciarla andare?" Eravamo io e Louis, nel mio studio.
Sinceramente? Non sapevo neanche io cosa volevo fare.
Da una parte lo avrei voluto fare. Non potevo costringerla ad amarmi, sarebbe stato da egoisti.
Ma, dall'altra parte, solo il pensiero di perderla mi logorava l'anima.
Non conoscevo la natura di questo tormento. Ma, incominciava ad importarmi Belle.
La prima volta mi sembrava scontrosa ed arrogante ma poi qualcosa è cambiato. Ed invece era solo una ragazza con mille sogni, dolce ed altruista. Aveva riacceso qualcosa nel cuore, che, da molto tempo, era rimasto chiuso.
Non so se lei possa essere la ragazza la quale spezzerà la maledizione, ma a questo punto non mi interessa più.
Avevo imparato a convivere con quel volto e sapevo anche che esso non importasse a Belle.

"Non lo so Louis. Non so più niente" sentì delle urla di gioia, fuori in giardino.
Vidi Belle giocare con Nilo. Era così bella in mezzo alla neve fresca e candida la quale metteva in risalto la sua carnagione chiara e i suoi capelli scuri.
Mi incantai e mi beai della sua vista. Louis mi affiancò.

"È strano sai?".

"Che cosa?" gli chiesi continuando a guardarla.
Gli lanciò un bastoncino ed immediatamente Nilo glielo riportò.
Stava ridendo gioiosamente e ciò mi scaldò il cuore.

"Il modo in cui la guardi, di come hai cambiato immediatamente atteggiamento nei suoi confronti.
L'Harry che conoscevo non si sarebbe fatto nessuno scrupolo a dirmi che l'avrebbe fatta restare unicamente per far si che incantesimo si spezzasse.
Ma Harry, questo Harry, non ha esitato un secondo a mettere le priorità di Belle avanti alle sua" aveva ragione su tutto e lui lo sapeva.
Mi dava fastidio che tutto ciò che avesse detto appurasse ciò che provavo.

"E se anche fosse? Mettiamo caso mi sia innamorato di lei, cosa potrebbe cambiare? Niente, non può cambiare niente.
La maledizione parla chiaro.
Solo se una ragazza si fosse innmorata di me nonostante il mio aspetto  essa avrebbe smesso di essere tale". Ci furono  qualche attimi di silenzio, attimi che mi permisero di tornare a guardarla.

"Guardala Louis. Guarda la sua purezza, la sua innocenza.
Lei è tutto ciò che non sono  e che non sono mai stato. È unica.
Forse l'animo più buono che io abbia mai incontrato. Ha venduto la sua vita per salvare quella di suo padre.
È magnifica, è speciale. Lei è un angelo ed io un demone e si sa, gli angeli e i demoni non possono appartenersi.
Lei è Belle.... Beh, io  sono una bestia".
Louis non disse una parola. Appoggiai la testa sul vetro e tornai nuovamente a guardarla.
Pensai che però Louis avesse ragione.
Ero cambiato ed era solo ed unicamente merito suo.
Aveva portato luce dove vi era buio. Tutto sembrava riprendere vita se lei vi era vicino. Era strabiliante ed incantevole.
Mi rigirai l'anello tra le mani e mi staccai bruscamente dalla di finestra.

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