CAPITOLO 1

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Andiamo a Milano.  A Milano.

E' la mia città preferita da una vita! Ci vivono tutte le persone importanti per me, che mi hanno trasmesso qualcosa, che saranno sempre nel mio cuore.

Partiamo questo fine settimana, meglio iniziare a fare le valigie.

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Stasera si parte!

E' passato qualche giorno, in cui ho solo sclerato con Sofia, starò a Milano per quasi tutta l'estate.

Le mie valigie sono pronte, mi sto praticamente portando mezza stanza: ho una valigia grande, un borsone e due zaini...

Usciamo di casa e andiamo all'aereoporto. Sono troppo elettrizzata, sto ascoltando 0+, l'album di Ben e Fede.

Credo di essermi addormentata ad un punto, fatto sta che poco dopo siamo arrivati, facciamo dei controlli e poi andiamo all'imbarco.

Cerco un posto dove sedermi, i miei e mio fratello sono già seduti ma io non riesco a trovare posto; eccone uno: c'è solo un ragazzo dai capelli e gli occhi scuri, sembra molto assorto a guardare fuori dal finestrino.

- scusa... posso sedermi?-   chiedo.

Il ragazzo si gira e mi guarda, sfoderando un sorriso meraviglioso.

-certo-   risponde.

Mi siedo accanto a lui, mentre continua a guardarmi. Wow, è carino.

- piacere Luciano-   si presenta, tendendomi la mano.

- Vittoria-   rispondo, stringendola.

La sua mano emana un tepore rassicurante. Sorrido, e non è una cosa che faccio spesso.

Mi volto e spengo il cellulare. Ora non so che fare, stiamo per circa quindici minuti in un silenzio imbarazzante.

Cerco di prendere gli auricolari dallo zaino ma mai una gioia mi cadono a terra. Mi chino per prenderli quando un'altra mano si avvicina ad essi e me li porge: è Luciano, che sfodera ancora il suo sorriso bellissimo. Si, è proprio bello.

- gr..grazie-   mormoro, sorridendo ancora. Per me è un record.

-quanti anni hai?-   chiede poi

-quattordici-   rispondo. Il suo viso si illumina appena.

-io sedici. -   continua visibilmente rasserenato, non so perchè. 

-wow, sei una potterhead?-   chiede poi, indicando la giratempo che ho al collo, poi si mette una mano dentro la felpa e tira fuori la sua. Sorrido.

- si, a quanto pare anche tu -  rispondo.

Iniziamo a parlare di personaggi e ship. Dopo un bel pò passato a parlare dell'argomento "Harry Potter", mi chiede se ho voglia di ascoltare la musica e annuisco.

Mette Shawn Mendes e ci mettiamo un auricolare ciascuno, disagiatamente vicini. 

Dopo qualche canzone mi addormento.

-Vittoria.. Vittoria sveglia-

Apro gli occhi e mi accorgo di essere appoggiata a qualcuno: la spalla di Luciano. Sposto in fretta la testa e lo guardo, palesemente arrossita.

- oddio scusami...-  faccio. Sfodera un altro sorriso bellissimo.

- stiamo per arrivare-  dice poi.

Dopo pochi minuti passati in silenzio arriviamo, prendo lo zaino.

- è stato un piacere-  dice, aiutandomi.

-si, anche per me-  sorrido, mentre mi porge lo zaino mi lascia in mano anche un bigliettino. 

Ci scambiamo un ultimo sorriso e raggiungo i miei genitori, che mi stanno cercando.

Mentre ci dirigiamo verso l'hotel scruto Milano fuori dal finestrino: è bellissima.

Spero di incontrare Benjamin Mascolo.

Mi ricordo del bigliettino che mi ha dato Luciano e lo apro: c'è scritto un  numero di telefono.


Story of a prince and a dreamerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora