"Avete messo tutto in macchina?"chiede papà mentre mamma chiude la porta a chiave.
"Si caro"risponde mamma con quella sua voce dolce e tranquilla.
Saliamo in macchina e partiamo verso l'aeroporto.Non avrei mai pensato di salire in un areo,è la mia prima volta e sono emozionata quanto spaventata.Non avevo mai pensato di lasciare Roma,qui sono nata e sono cresciuta,qui ho conosciuto delle persone meravigliose che ho dovuto lasciare....mentre ricordo l'abbraccio che ho dato a Sasha,la mia migliore amica,una lacrime bagna la mia guancia.
"Adriana non piangere,in estate potrai venire a trovare tutti i tuoi amici" mi dice mio fratello abbracciandomi. Gli sorrido e mi giro verso la parte della finestra. Lui mi è sempre stato vicino per qualsiasi cosa,gli voglio un mondo di bene,anche se alcune volte mi fa arrabbiare per la sua parte...come dire...possessiva.
Chissà come sarà la vita in Grecia,papà mi ha detto che la nostra casa è vicina al mare. Ho sempre desiderato visitare Gracia ma non avevo mai pensato che un giorno andrei a vivere lì. Chissà come sarà il primo giorno di scuola,chissà se farò nuove amicizie,chissà come saranno le persone lì....?Mille domande passano per la mia testa e penso che sia inutile pensarci ora,quando arriverò lì avrò tutte le risposte che cerco. Prendo gli auricolari dalla borsetta piccola nera e li connetto al telefono in cui metto una canzone di Justin Bieber <Let me love>,la amo! Mi appoggio allo schienale della macchina e chiudo gli occhi cercando di non pensare a nulla!"Adry svegliati,siami arrivati"mi dice mio fratello mentre mi scuote per il braccio. Apro gli occhi lentamente e dopo aver capito che ci troviamo in un grande aeroporto scendo dalla macchina. Era molto affollato,persone con delle grandi valigie in mano che andavano per tutto l'aeroporto. Mi guardo intorno,e così bello..Prendo la mia valigia e io e mio fratello seguiamo i nostri genitori,non vorrei perdermi qui dentro.
"Vorrei ritirare i biglietti prenotati"dice papà riferendosi a quella signorina vestita con una camicia bianca.
"Il vostro cognome per favore"chiede lei.
"Rossi" risponde mio padre.
La ragazza digita qualcosa sul suo computer e poi dice "Ah,si! Ecco a voi!" Papà prende i biglietti e ci dirigiamo verso il nostro aereo. Uscita fuori un aria fredda assale il mio corpo. Devo dire che è davvero grande eppure in cielo sembrano così piccoli. Una signora ci accompagna ai nostri posti. Io sto dietro con mio fratello,Andrea,invece mamma e papà stanno avanti.
"Signori e signore vi preghiamo di allacciare le cinture perché tra poco partiamo"dice una voce maschile,sicuramente il pilota. Facciamo come dice e quando siamo tutti pronti partiamo. Guardo fuori dal finestrino mentre saliamo sempre più in alto. È così bello poter vedere il cielo azzurro.....ma sono molto spaventata. Andrea mi accarezza il braccio dicendomi che andrà tutto bene. Dopo essermi tranquillizzata un po' riesco ad affacciarmi e vedere la città da così in altro,è un emozione spettacolare.Scendiamo dall'aeroporto e prendiamo un taxi per dirigerci verso la nostra nuova casa. La Grecia è una città stupenda,lo sempre detto. Arrivata a casa chiamerò Sasha per raccontargli tutto,penso tra me e me.Per arrivare a casa ci mettiamo due ore. Scendiamo dal taxi e dopo che papà paga,se ne va. La casa è molto grande,chissà come sarà dentro. La nostra casa a Roma non era così,era un po' più piccola ma mi piaceva molto. Entriamo dentro e mamma mi accompagna nella mia stanza. Le pareti sono di un color rosa chiaro,c'è un grande balcone difronte alla porta. A sinistra c'è il mio letto,che è davvero grazioso,e il mio armadio dello stesso colore delle pareti. Al muro c'è una scrivania dove potrei fare i compiti oppure appoggiare il mio portatile. Prendo il telefono e compongo il numero di Sasha che dopo 2 squilli risponde.
"Pronto?"risponde con la sua voce squillante
"Ei calma che l'orecchio è mio"dico io scherzando
"Adryyyyyy,mi manchi giaaa"dice urlando. Anche lei mi manca tantissimo. Ho passato le giornate migliori con lei,come farò ora. Lei era l'unica che mi faceva sorridere anche quando non volevo,lei ci stava sempre quando piangevo,lei era l'unica che mi consolava,lei mi faceva uscire anche quando non ne avevo voglia. Lei era solamente lei.
"Anche tu mi manchi tanto"dico mentre trattengo le lacrime che minacciano di uscire.
"Dai amore dimmi un po' com'è la Grecia? E la nuova casa? E il viaggio com'è andato? E...." sempre la solita curiosa,mi fa mille domande in un minuto.
"Calma Sasha,ti racconterò tutto" dico iniziando a raccontarle ogni dettaglio."Adry la cena è pronta"mi chiama mia mamma da giù. Mi alzo dal letto e corro per le scale,avevo tanta fame. Inizio subito a mangiare,non volevo sentire più il mio stomaco brontolare.
"Calma che ti strozzi"mi rimprovera mio fratello. Gli mando un occhiattaccia e continuo a mangiare.
"Domani potete visitare Grecia e se volete potete anche andare in spiaggia tanto si trova qui vicino"dice nostro padre rivolgendosi a me e a mio fratello.
"Ci penserò"dico soltanto
"Lo so che è difficile aver lasciato tutti gli amici ma vedrete che ne farete degli altri"
Alzo la testa dal mio piatto e dico "Nessuno sarà come loro,papà. Nessuno" mi alzo dalla tavola e prima di andarmene dico "Non ho più fame"ed esco dalla cucina salendo in camera mia. Papà non capisce lo sforzo che io e mio fratello abbiamo fatto per venire qua e lasciare tutto a Roma. I nostri amici erano le persone più importanti che avevamo,passavamo più tempo con loro che con i nostri genitori a casa. Lui pensa che sia così facile trovare dei nuovi amici quando non è affatto così. Sono ben 8 anni che conosco Sasha come posso dimenticarla da un giorno all'altro. Oh,Sasha,quanto mi manchi! Prendo il cuscino abbracciandolo mentre inizio a piangere. Spero solo che domani sia un giorno migliore.#spazioautrice
Ed ecco il mio nuovo libro.
Spero che vi piaccia❤❤. Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate del capitolo.