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❁20❁

«C-che cosa vuoi?!» sbraitò il piccolo al vuoto.

«Te» il più grande spinse, come sempre, Tao nel bagno e iniziò a togliersi i pantaloni.

Il piccolo, non capendo cosa stesse succedendo, tastava le pareti e cercava la porta invano.

«Cazzo stai fermo» imprecava il ragazzo sconosciuto mentre liberava dai pantaloni le gambe del ragazzino.

«Lasciamo stare, maniaco!» Tao cercava di liberarsi dalla presa dell'altro ragazzo, ma quest'ultimo lo zittì con un bacio.

Zitao, a quel gesto, si lasciò spogliare e obbedì al Daddy quando gli disse di piegare la schiena in avanti.
Obbedì quando gli disse di mettere le dita del Daddy in bocca.
Obbedì quando gli disse di succhiarle.
E obbedì quando gli disse di smettere.

Quelle due dita entrarono nel bendato, cercando di abituarlo il più possibile a quella nuova presenza.

«D-Daddy... Io sono ver-» iniziò Tao, ma l'altro lo zittì.

«Tranquillo piccolo. Ti prometto che sarà fantastico» e, detto ciò, lo penetrò veramente.

Iniziò con piccole e dolci spinte, in cui il più piccolo iniziava ad abituarsi e a provare piacere.
Poi, però, si fecero più intense e vogliose e portarono entrambi al culmine con dei sonori versi.