2-Verità nascoste

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Look into my eyes,

it's where my demons hide.

Don't get too close, it's dark inside,

it's where my demons hide.

-Demons, Imagine Dragons

-Demons, Imagine Dragons

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Tornai indietro.

I guaritori che camminavano per il corridoio erano troppo occupati con i loro pensieri per notarmi, meglio così.

Arrivai di fronte alla porta, mi accucciai e una nuova fitta lancinante di dolore mi attraversò il corpo a partire dal ventre. Strinsi i pugni e i denti lasciandomi cadere dolcemente sul freddo pavimento. Mi chiesi quando avrei smesso di sentire dolore qualunque cosa facessi.

Forse mai. La mia vita sembrava costellata di tormenti di ogni tipo.

Appoggiai l'orecchio destro alla porta cercando di non fare rumore. Sapevo che era una cosa sbagliata da fare ma dovevo sapere la verità.

«Cosa credete che accadrà ora?» Chiese Alice con una voce flebile che non le era mai appartenuta. Il mio affetto per lei stava per sopraffarmi di nuovo facendomi perdere lucidità.

«Etrom ti ha sconfitta, quando la barriera si spezzerà il suo esercito attraverserà il regno e ci spazzerà via, siamo in minoranza e tutti quanti stanno perdendo quel poco di speranza che avevano» rispose Friedrich, la sofferenza nella sua voce era palese.

«Non è possibile» commentò la regina.

«È proprio come aveva detto l'indovino, no?» Disse Andres, c'era una tale amarezza nel modo in cui parlava, una rabbia che non avevo mai sentito.

Le persone che c'erano in quella stanza non mi sembravano più le stesse che avevo conosciuto.

«Sì, la profezia si è avverata» rispose lei. «Sfuggirai spesso alla morte, ma giocare con essa è come giocare con il fuoco. Finirai col bruciarti proprio quando avranno più bisogno di te» recitò.

Non l'avevo mai sentita. Sapevo che Alice si era fatta leggere il destino parecchi anni prima, ma mi era sempre stato detto che non aveva predetto nulla di anomalo o di straordinario.

A quanto pareva mi avevano mentito.

Perché nessuno mi aveva avvisato? Perché non mi avevano detto nulla?

Mi rannicchiai su me stesso cercando di fermare il tremore delle mie braccia.

«Dobbiamo trovare una soluzione» La voce di Alice si fece più decisa.

Sorrisi involontariamente, di sicuro aveva qualcosa in mente. Quella era l'Alice che conoscevo e che mi aveva cresciuto, tutto ciò che sapevo in gran parte lo dovevo a lei.

OCIGAM, La pietra dello spirito [SOSPESA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora