10 - Humiliation.

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Jungkook POV

Guardo la mia faccia nello specchio del bagno.

Umiliante, è questo il primo pensiero che mi attraversa la mente a proposito di quello che è appena successo. Kim Taehyung è decisamente un bastardo di prima categoria, mi ha letteralmente tinteggiato la faccia con il suo sperma, impiegherò almeno un quarto d'ora per ripulirmi viso e capelli. Sospiro, mi sciacquo il viso e poi sfrego per bene con la saponetta, ovviamente non è la prima volta che qualcuno viene mi viene addosso, ma di solito mi sporcano un po' la faccia e poi finiscono di svuotarsi in bocca o sul resto del corpo. E soprattutto mi chiedono il permesso.

Un po' te la sei cercata, mi dico da solo dopo aver riacquistato un minimo di dignità. L'acqua purtroppo non riesce a cancellare l'espressione ancora sorpresa e il senso di umiliazione che provo, sarà contento di essere riuscito a farmela pagare come si deve.

Un piccolo sorriso mi increspa le labbra, almeno sono riuscito a fargli un pompino, anche se non lo ammetterà mai l'ho visto e sentito come godeva mentre glielo prendevo in bocca: gli è piaciuto. Non lo ammetterà mai, ma tutti e tre sappiamo che non è rimasto indifferente.

Il prossimo passo sarà allontanare Hoseok e consolare Jimin, ho già pensato ad una cosa ma non voglio cantar vittoria prima del dovuto.

Quando esco dal bagno trovo Jimin in cucina, intento a preparare dei tramezzini, mentre Taehyung è seduto sul divano, sta facendo i compiti di inglese, non mi va di disturbarlo quindi vado ad importunare il mio migliore amico. "Ehi!" dico abbracciandolo da dietro.

"Stai bene?" chiede preoccupato.

Annuisco "Tranquillo, sono sicuro che il tuo primo pompino non sarà così."

Sorride piano "Lo spero, penso che potrei scoppiare a piangere da un momento all'altro se accadesse."

Ridacchio "Esagerato!" gli do un piccolo bacetto sul collo.

"Non approfittartene come sempre!" mi rimprovera "Questo era un'extra, i baci sul collo li so dare e non hai bisogno di insegnarmi nulla a proposito."

"Sei proprio sicuro?"

"Sì."

Alzai un sopracciglio "Eri convinto di saper baciare ma abbiamo scoperto che non è vero, quindi a questo punto ho i miei dubbi anche a proposito di quello."

Jimin rotea gli occhi, tornando a concentrarsi su quello che stava facendo, mi appoggio con la testa di lato alla sua spalle e riposo un po', almeno finché non mi dice che ha bisogno di muoversi. Lo seguo in soggiorno, deposita il vassoio con i tramezzini sul tavolino di legno e si siede al lato destro di Taehyung, mentre io occupo il sinistro.

Il resto della serata lo trascorriamo facendo i compiti e studiando, si sta avvicinando il periodo degli esami e presto saremo sommersi fin sopra i capelli dallo studio, anche se NamJoon ha promesso di aiutarci il grosso del lavoro lo dobbiamo comunque fare da soli. I miei genitori hanno detto che non accetteranno un voto inferiore agli ottanta centesimi stavolta, in nessuna materia, perciò devo mettermi sotto e piantarla di pensare alle cazzate almeno per un po'.

Dopo due ore di studio continuato sono già sfinito, obbligo i miei amici a darmi dei baci per non mollare e nonostante brontolino, affermando che è solo una scusa per limonare, mi accontentano ogni volta rendendomi il maknae più felice del mondo.

Per cena Jimin si offre di cucinare del ramen istantaneo e riscaldare gli spiedini, lo osservo mentre si sposta tra i fornelli di casa mia con una naturalezza che mi lascia senza fiato, non ci avevo mai fatto caso ma quando siamo insieme e i miei genitori sono via è sempre lui che cucina. Probabilmente lo fa più per il senso di responsabilità che sente nei miei confronti, dopotutto è lui lo hyung e tutti si aspettano che si prenda cura di me, è così fin dai tempi dell'asilo.

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