L' ultimo bacio

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La vita è un questione di scelte.
Ognuna di queste scelte ci conduce verso un cammino, stà ad ognuno di noi scegliere come continuare questo cammino, ma una cosa è certa:
Non si torna indietro.




38:59

Erano decine di metri sotto terra, e dentro quel bunker dimenticato da Dio, Iniziava a mancare l' aria.
L' inferno personale degli agenti Anthony DiNozzo e Timothy McGee, era d' acciaio e di pietra.
Costruito durante la guerra, era stato programmato per resitere ad ogni attacco esterno.
Quello a cui non era stato preparato, era ad essere attaccato dall' interno.
Eppure, la mente criminale di Khair Udeen Meziane, lo avevo reso una trappola mortale.
Una volta entrati, era impossibile uscirne.
Una volta dentro, era impossibile vivere.
Tony continuava a dare pugni e spallate alla botola sopra di lui, nel disperato tentativo di riaprirla. Anche se sapeva che era tutto inutile, era sempre meglio che starsene con le mani in mano ad aspettare di morire.
"Sai McMago, questo sarebbe proprio il momento giusto per una dei tuoi trucchetti da nerd!" Disse, sospirando dopo l' ennesimo pugno.
"E con che cosa Tony? Non c'è campo qua dentro... Il telefono è inutile quasi quanto i tuoi pugni."
"Almeno io sto facendo qualcosa! Tu invece cos' altro stai facendo, oltre a fissarmi le chiappe?" Rispose Tony, ridacchiando come al solito.
"Io non- Non ti stavo fissando le... - Balbettò McGee a disagio - Sto... Studiando le carte di Khair..." Disse indicando le cartine e i fogli appesi alle pareti intorno a lui.
"Potrebbe esserci un vecchio progetto di questo posto, magari c'è un modo per sboccare quella botola, o un passaggio segreto."
"Ma certo! Sarebbe molto astuto da parte di Khair chiuderci qui dentro e poi lasciarci le istruzioni su come fuggire... Eravate compagni di classe per caso?"
McGee sbuffò, alzando gli occhi al cielo.
"Forse si è dimenticato qualcosa quando è fuggito... Anche un singolo appunto potrebbe esserci utile."
"Già che ci sei, perchè non cerchi il manuale d' istruzioni di quella bomba? Sai, mi farebbe comodo." Replicò Tony, scendendo dalla scaletta di ferro che percorreva la parete.
"Prima dovrei cercare quello per il tuo cervello, visto che sei convinto di avere la forza di superman!"
"Tanto per cominciare pivello, io sono superman! E secondariamente, è risaputo che l' adrenalina aumenta la forza fisica perciò..."
McGee scosse la testa, guardandolo come soleva fare dopo una delle sue uscite, poi riprese ad osservare i fogli sparsi sul tavolo accanto a lui.
Tony fece il suo solito sorrisetto compiaciuto e si voltò, incamminandosi verso l' altra parte della piccola e angusta stanza.
Si sedette per un attimo sulla brandina, sospirando.
Alzò lo sguardo, osservando pensieroso il timer rosso della bomba.
35:46
"Sai, mi ricordo una scena in cui James Bond doveva disinnescare una bomba... Sarà il filo verde? Quello blu? - Fece una risatina nervosa - Lo avrò visto una decina di volte, eppure, in questo momento non riesco proprio a ricordare cosa sceglieva alla fine..."
"Tony! Non è il momento adesso, sto cercando di concentrarmi..."
"Anch' io! Chissà, magari anche il nostro amico iraqueno ha visto il film..."
"Ne dubito! E comunque non ci sarebbe di nessun' aiuto... Questo non è film Tony, è la vita."
"Già... - Rispose lui tristemente - E per noi due stà per finire."
McGee si fermò un attimo, alzando la testa dalle carte.
"Non dire stupidaggini! Troveremo un modo, lo troviamo sempre..."
"Quale?" Gli chiese Tony, improvvisamente diventato serio.
McGee rimase in silenzio, cercando freneticamente una risposta che non aveva.
"Gibbs e Ziba sono dall' altra parte della città ad inseguire Khair, Abby non può rintracciarci se non c'è segnale e... Non c' è modo di uscire. Ci rimangono solo trentacinque minuti... E nessuno dei due ha idea di come disinnescare quella cosa."
McGee non disse niente, si avvicinò a lui, sedendosi al suo fianco sulla brandina beige.
"Se fossi là fuori, e ti rimanessero solo trentacinque minuti di vita, cosa faresti?"
Gli chiese, con una punta di dolcezza nella voce.
Tony lo guardò qualche momento, prima di sorridere.
"Mi guarderei la vita è meravigliosa insieme ad una bella donna... Nudi."
McGee rise, dandogli una leggera gomitata.
"Beh non hai nè il film nè la bella donna, quindi credo che trovare un piano b Tony!"
Lui stette un po' a pensarci, osservando i secondi che scomparivano sul timer.
"Se mi stendessi qui, se solo mi stendessi qui... Ti stenderesti con me a dimenticare il mondo?"
McGee lo fissò qualche momento, leggermente confuso.
"E' una... Canzone o un' invito?"
"Entrambe Mcgenio..."
In quel momento, si sdraiò sulla branda, portando le mani dietro la testa e allungando le gambe, osservando il soffitto grigio sopra di lui.
"Potremmo fingere che sia un cielo stellato!" Aggiunse ridendo.
Un timido sorriso spuntò sul volto dell' amico, che lentamente si lasciò andare con il corpo, fino a raggiungere il petto di Tony con la testa.
Tony non disse niente, ma allungò il braccio passandoglielo dietro il collo.
All' inizio per McGee fu strana quell' intimità, la stanza era sempre più angusta e quel soffitto sempre più grigio.
Ma poi, lentamente, iniziò a rilassarsi, a godersi il calore del corpo di Tony, e per un attimo, gli sembrò davvero di vedere le stelle brillare, oltre quel tetto.
"L' avresti mai detto che sarebbe finita così?" Gli chiese dopo un po'.
"Intendi se pensavo che sarei morto in un maledetto bunker disintegrato da una bomba? No, non direi. Ma... Tra questo e l' essere qui abbracciato a te non so quale delle due fosse più improbabile."
Risero entrambi, finchè Tony non aggiunse: "Almeno una delle due cose è piacevole!"
McGee lo guardò per qualche momento, immerso nei suoi pensieri.
"Ti sembrerà strano Tony ma... Se proprio devo morire, sono felice di essere al tuo fianco..."
"Non è affatto strano! Qualsiasi damigella in pericolo vorrebbe un eroe come me al suo fianco in momenti come questo!"
McGee Gli diede una gomitata al fianco, e lui finì per scoppiare a ridere.
"Idiota..."
31:17
Il leggero ticchettare dei secondi scandiva i loro respiri, mentre la paura si faceva lentamente strada nelle loro menti.
"Devo chiederti una cosa, McGee. Spero solo che non finirai per prendermi a schiaffi..."
"Beh, tanto ormai stiamo per morire, provaci e basta."
"Non vorrei fare il solito discorsetto del è la fine del mondo godiamoci ogni istante ma...
Effettivamente, è la fine. Mancano trenta minuti e tutto sarà finito, almeno per noi...
Per questo motivo, proprio perchè non esiste un futuro, non ho paura a dirti quello che penso.
E mentirei se ti dicessi, che non ci avevo mai pensato prima, a tutto questo, a noi due.
E mentirei anche se ti dicessi, che l 'idea non mi spaventava... Ma... Sono qui adesso, e tu sei qui, e non so se domani ti rivedrò ancora, o se ci rincontreremo in un' altra vita, tutto quello che so è che siamo qui, alla fine di tutto, insieme."
Per un momento, i due uomini si guardarono intensamente, e nei loro occhi scorsero la vita che avevano vissuto, nel bene e nel male, da quando si erano conosciuti.
Le risate, gli scherzi, gli inseguimenti e le sparatoie, la rabbia e la disperazione quando avevano perso qualcuno, e la gioia nello stare insieme.
"Non c'è bisogno che tu mi chieda niente Tony... Conosci già la risposta.
Anche se non te l' ho mai detto... Tu sai quanto sei importante per me. E non importa come andrà a finire, ormai non possiamo tornare indietro.. Ma prima di andarmene, voglio qualcosa di bello da portare con me, qualcosa di unico."
"No... - Rispose l' altro sospirando - Non si torna indietro. Ma ti prometto, che ne sarà valsa la pena."
Il viso di Tony si avvicinò a quello dell' amico, sfiorando la sua pelle accaldata.
McGee alzò il suo in risposta, fin quando le sue labbra furono a pochi centimentri da quelle di lui.
Tony colmò la distanza, baciando il ragazzo con decisione.
L' altro si strinse di più a lui, ricambiando quel bacio pieno di dolcezza.
Poco a poco, i loro corpi finirino per intrecciarsi, sfregandosi l' uno contro l' altro in cerca di conforto e di piacere.
27:43
Tony era sopra di lui, lo baciava con passione, giocando con la sua lingua e accarezzando il suo corpo.
McGee ricambiava ogni gesto, affondando le mani tra i suoi capelli castani e sotto la sua camicia, aggrappandosi alla sua schiena sudata.
Uno ad uno, i vestiti iniziarono a spargersi sul pavimento, mentre la paura svaniva dai loro pensieri, lasciando solo il desiderio, la pace, l' amore.
"Ho sognato a lungo questo momento con te..." Disse McGee, mentre Tony baciava il suo collo.
"Ed è come te lo aspettavi?" Rispose lui, spuntando con un grosso sorriso.
McGee scosse la testa, dandogli un' altro bacio appassionato.
"Meglio... Ma voglio di più Tony... Voglio averti, almeno per una volta voglio che tu sia mio."
Tony passò le dita tra i suoi capelli, sfregando il suo corpo contro quello del ragazzo sotto di lui.
"Io sono già tuo, McTonto..." Gli rispose, mordicchiandogli il labbro inferiore. "Ma mi dispiace di essere stato così orgoglioso, così... Stupido. Avrei potuto averti anni fà, avremmo potuto stare insieme sul serio, noi due."
"In un certo senso, è stato così Tony. Siamo stati una famiglia, noi, Gibbs, Ziba ed Abby.
Ci siamo protetti a vicenda, e abbiamo vissuto tante di quelle esperienze meravigliose insieme... E questo nemmeno la morte può portarcelo via."
Baciò di nuovo Tony, mentre i loro corpi nudi si scoprivano a vicenda, cercandosi e scontrandosi.
25:14
Due corpi si muovevano all' unisono, frenetici e caotici, alla ricerca del piacere reciproco.
Tony spingeva dentro di lui, con passione ma anche con delicatezza...
Era la prima volta per entrambi, e proprio per questo aveva paura di fargli male.
E lui non voleva che stesse male, voleva che provasse un piacere in grado di fargli dimenticare quello che stava per succedere.
McGee lo baciava, lo stringeva forte a se, gemendo di piacere ad ogni spinta.
"Non avrei mai immaginato che così focoso, pivello!"
L' altro rise, tappandogli la bocca con un bacio.
20:39
"Vorrei che non finisse mai! Vorrei fare l' amore con te fino al mattino..." Sussurrò Tony, sempre più vicino all' estasi.
"Vorrei addormentarmi con te, e svegliarmi al chiaro di luna."
"E guardare film fino al mattino."
"E fare la doccia insieme, prima di abbuffarci di schifezze."
16:41
Tony baciava il suo petto, leccava i suoi capezzoli, continuando a muoversi dentro di lui.
McGee assecondava i suoi movimenti, graffiava la sua schiena, mordeva il suo collo.
8:16
Continuarono a rigirarsi in quel letto sporco, senza riuscire più a staccarsi uno dall' altro.
Senza più respiro, senza più pensieri, senza più energie.
Sussurrandosi le cose mai dette, accarezzandosi come per tanto tempo avevano voluto fare.
5:32
L' estasi della passione li raggiunse insieme, facendoli urlare e tremare in un modo che era sconosciuto ad entrambi.
Giacevano insieme, stretti l 'uno contro l' altro, con gli occhi chiusi e il respiro affannoso.
I loro corpi stanchi e sudati erano intrecciati insieme, come se fossero due pezzi dello stesso puzzle.
"Ti amo, Tony. Avrei dovuto dirtelo prima, avrei dovuto urlartelo ogni singolo giorno della mia vita. Mi dispiace, di non averlo fatto." Disse McGee, mentre una lacrima solcava la sua guancia.
"Shhh è tutto ok..." L' altro gli diede un leggero bacio sulle labbra, asciugando con le dita le sue lacrime. "Ti amo anche io Timothy."
3:14
"Chiudi gli occhi adesso, addormentati con me..." Disse Tony, stringendo più forte il ragazzo.
"Non posso... Voglio continuare a guardarti. Voglio che i tuoi occhi siano l' ultima cosa che vedrò..."
Tony si avvicinò a lui, posando la fronte contro la sua e guardandolo intensamente.
"Se è questo che desideri, allorà ti accontenterò. Avrei tanto voluto renderti felice..." La voce inziò ad incrinarsi, le lacrime a bagnare il suo volto.
2:33
"Non piangere Tony... Voglio vedere il tuo sorriso, fino alla fine..." Disse McGee, accarezzandogli la guancia.
Baciò le sue lacrime, stringendolo sempre più forte a se.
"Se esiste qualcosa, dall' altra parte... Ti troverò. E' una promessa."
"Spero che riuscirai a mantenerla... Spero che potrò rincontrarti di nuovo, e baciarti... Ancora una volta.
1:12
"Baciami adesso allora, finchè posso sentire le tue labbra sulle mie..."
Un' ultimo bacio, pieno di tutti quei sentimenti che per anni avevano provato, senza mai rivelargli.
Speranza, amore, tristezza, dolcezza, rabbia.
Emozioni che attraversavano il cuore di entrambi, in quei momenti.
Volti a loro cari, riapparivano nei loro ricordi...
Gibbs, Ziba, Abby...
Un addio silenzioso, troppo doloroso per essere espresso ad alta voce.
0:24
"Ti amo Tony... Ti amo così tanto. Anche quando mi facevi arrabbiare, quando mi prendevi in giro... Mi bastava vedere il tuo sorriso, per essere felice."
0:13
"Tu hai reso la mia vita migliore McGee... L' hai resa bella, nonostante tutto. Grazie... Ti amo. ti amo, ti amo." Sussurrò sulle sue labbra.
0:02
Un bacio, prima del buio.
0:00

"Mille violini suonati dal vento
L'ultimo abbraccio mia amata bambina
Nel tenue ricordo di una pioggia d'argento
Il senso spietato di un non ritorno
Di quei violini suonati dal vento
L'ultimo bacio mia dolce bambina
Brucia sul viso come gocce di limone
L'eroico coraggio di un feroce addio..."

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