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19 settembre 1940,Londra.
mi chiamo Mary,ho vent'anni,vivo con la mia famiglia a Londra da quando avevo due anni,ma sono tedesca.
I miei si trasferirono per trovare lavoro.
Siamo nel bel mezzo della Seconda Guerra Mondiale che ormai è arrivata anche qui nel Regno Unito dove le incursioni tedesche vanno avanti da più di dieci giorni con case scarupate e negozi assaliti,per strada regna il terrore e sopratutto di sera c'è il coprifuoco.
Ennesimo blitz tedesco,sono più o meno le 3:20am,non riesco a mettere a fuoco ancora quello che i miei occhi stanno vedendo fino ad ora.
Siamo tutti a casa che dormiamo,quando ci sveglia uno scoppio.
Mi alzo subito per poi affacciarmi alla finestra,c'é gente che invade la strada,un'auto in fiamme,cinque soldati tedeschi a bordo della loro vettura con fucili che seminano terrore.
La prima cosa che faccio é quella di prendere mia sorella Celine di cinque anni che stava in mezzo al letto,con le mani alle orecchie a causa degli scoppi.
Corro per le scale al piano inferiore dove c'è mia madre,non vedo mio padre.
<<Dove vai Mary?!sei impazzita?>>
<<cosa è stato?e dov'è papà?>>
<<sono le truppe tedesche,papà è lì fuori>>
<<cosa?!c'è l'inferno lì fuori,nemmeno qui in casa siamo al sicuro,perché lo hai lasciato andare?!>>sono confusa,mio padre lavorava per l'esercito britannico e stavo iniziando a fare brutti pensieri.
<<siamo al sicuro,sanno che questa è la casa di una famiglia tedesca>>
non capisco cosa vuole dire mia madre e nemmeno la sua serenità visto la situazione che c'è.
<<ma cosa dici?!>>
<<che tuo padre si è girato con i tedeschi,con il nostro vero esercito>>
non posso crederci,mio padre stava seminando terrore nella città,o meglio nella nazione che ci aveva ospitati e dato un futuro visto che in Germania non ne avevamo uno,ed è stato il motivo per il quale siamo emigrati,buttando tutto questo all'aria,pensando solo alle origini.
<<non può essere,siete impazziti?!>>
<<ricordati che la tua patria è la Germania Mary,qui sei solo ospite,non sei di sangue inglese,è giusto che sia così>>.
Volto le spalle arrabbiata,prendo per mano la mia sorellina e salgo al piano di sopra
<<Mary,cosa sono questi rumori?perché le persone urlano?e perché mamma ha detto che non sei inglese?allora io non sono tua sorella?>>
Celine era nata in Inghilterra ovviamente,essendo molto più piccola già eravamo qui.
Non sapevo cosa dirle al riguardo,è tutto troppo strano,surreale e complicato da capire per una bimba,sopratutto riguardo ai bombardamenti,cosa devo dirle?che nostro padre stava contribuendo dalla parte dei'cattivi'?.
<<No tesoro,certo che sono tua sorella,stai tranquilla>>le dico accarezzandole la gota con un sorrisetto per tranquillizzarla.
Intanto dalla finestra vedo che anche l'esercito britannico è sceso in strada,ora si udiscono anche spari di arma da fuoco.
finalmente arriva il silenzio dopo mezz'ora di inferno,mio padre non è ancora rientrato,intanto sono le 4:00 del mattino.
Sento dare dei colpi violenti alla porta di casa,mia madre mi fa affacciare per vedere chi fosse.
vedo due soldati ma non capisco se sono tedeschi o inglesi,erano di spalle.
Mia madre apre,un po'anche costretta visto i continui colpi.
Ci ritroviamo due soldati appunto,uno sulla quarantina con capelli brizzolati e l'altro seppure più alto si vede che ha una ventina d'anni o quasi,con capelli castano scuro gelatinati all'indietro e occhi verdi.
<<salve signora,dobbiamo perquisire>>avvisa uno dei due,quello più adulto.
<<perché mai?!>>chiede mia madre abbastanza impaurita,sapendo che erano inglesi.
<<stiamo perquisendo tutte le case,stia tranquilla>>
seguo la cosa dal divano in cucina,i due entrano
<<salve>>saluta quello sulla quarantina che mettendosi d'accordo con l'altro,inizia lui a perquisire il salotto e l'altro la cucina,dove sono io.
<<salve signorina>>si rivolge a me quello sulla ventina sorridendomi,inizia poi a perquisire.

War Is Over //H.S//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora