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Si parte . Una nuova avventura mi attende e sono pronta a viverla.
Ops scusate non mi sono presentata io sono Annabeth Chase ho quasi diciotto anni ho i capelli biondi e mossi . I miei occhi sono molto particolari, sono grigi, e assomigliano ad una tempesta. Da grande mi piacerebbe fare l'architetto ma smetto di parlarvi di questo perché sarei capace di andare avanti per ore.
Sono le 6:15 del mattino ed io sono sveglia, continuo a rigirarmi nel letto cercando di prendere sonno ma non ci riesco. Oggi io e mio padre partiamo per New York e sono eccitatissima.
La valigia l'ho preparata ieri sera e mi sono tenuta sulla sedia una maglioncino bianco ed un paio di jeans neri da indossare per il viaggio.
Fatto sta che sono le 6:15 ed io sono sveglia quindi prendo in mano il libro che ho sul comodino che in questo periodo sto leggendo : Colpa delle Stelle .
Alle 7:30 ho già finito il libro e quindi non sapendo cosa fare vado in bagno a farmi una bella doccia.
Una volta finita mi asciughi i capelli e li legò in uno chignon al quale però sfuggono due ciocche che mi ricadono sul viso un maniera irregolare.
Dopo di che mi vesto, finisco di ritirare le ultime cose nella valigia e scendo giù in cucina .
Decido di preparare la colazione ed è tutto dire visto che sono un disastro in cucina, ma alla fine il risultato non è male.
Ho preparato il bacon con delle uova strapazzate, dei pancake e del caffé.
Sentendo il profumino che esce dalla cucina, mio papà finalmente si alza e per le 8:15 abbiamo finito la colazione.
Papà va a farsi una doccia e io inizio a pensare a quanto mi mancherà questa casa, a quanti ricordi vi sono legati...
Per esempio il ricordo della mia mamma. Mia madre è morta quando io avevo sette anni.
Per me è stato un momento molto difficile ma avendo un carattere abbastanza forte ho superato la perdita.
Dopo questo momento di " tristezza " se si può definire così, mi dirigo verso il pianoforte. È uno strumento che ho imparato a suonare a dodici anni, d'altronde come il flauto traverso.
Mi metto a suonare un po' uno e un po' l' altro e magicamente tutto quello che ho intorno, tutte le preoccupazioni e i ricordi tristi che mi stringono il cuore scompaiono e io mi ritrovo in questo limbo magico.
Il tutto viene interrotto da un raro esemplare di papà ansioso che grida: « Annabeth sono le nove! Hai già preso tutto?! » ed io rispondo: « No papà la valigia è su di sopra, adesso vado a prenderla! ».
Allora salgo prendo tutto quello che mi serve, compreso il cellulare e gli auricolari che ho messo dentro ad una piccola borsetta, e scendo.
Non mi sembra ancora vero lasciare la casa in cui ho vissuto per diciassette lunghi anni.
Io e papà saliamo in macchina diretti all' aeroporto distante un' oretta dalla nostra " vecchia " casa.
Intanto il camion dei traslochi porterà tutto a New York .
Arriviamo in aeroporto alle dieci e mezza a causa del traffico mattutino e, una volta prese tutte le valigie, ci dirigiamo a fare il check-in .
L' aereo parte verso l'una del pomeriggio ed io per una buona parte del viaggio durati sei ore circa l'ho passata ascoltando varie canzoni della mia playlist. In particolare in questo periodo mi piace la canzone di Tiziano Ferro: La Fine , anche se è in italiano.
Arriviamo a New York alle 6:30 di pomeriggio/ sera.
Il taxista ci porta nella via della nostra nuova casa, e devo dire che a primo impatto mi piace molto.
I muri sono di un color crema, le tende sono di un grigio tenue e il pavimento è di legno nero lucido.
La cucina è spaziosa e devo che neanche la sala è piccola.
Al piano superiore ci sono le camere da letto.
La mia è molto spaziosa, sempre con le pareti color crema e le tende grigio tenue, vi è un letto matrimoniale al centro della stanza con la testata del letto contro il muro. Un armadio sul lato destro della stanza, ed una scrivania proprio sotto finestra.
Adoro la mia camera.
Io e mio padre mangiamo abbastanza presto, verso le 7:40 , perché domani è il primo giorno di scuola è visto che sono stanca morta vado a dormire subito dopo cena a verso le 8:30.
Mi sono addormentata subito, cosa alquanto strana.
Fatto sta che ho fatto uno strano sogno:
Ero in una specie di grotta sul mare, un mare di un blu che ti fa ipnotizzare e ad un tratto esce dall' acqua un essere con delle alghe in testa ed io a quel punto mi spavento ma non riesco a muovermi. Ma quell' essere non sembra intenzionato a farmi del male ma semplicemente si toglie le alghe dal viso, che rivelano una marea di capelli neri scompigliati e due occhi di un verde oltremare mozza fiato, un tipo di occhi in cui ti ci perdi dentro. Sul serio, anche il campione mondiale di apnea vedendo quegli occhi sarebbe rimasto senza fiato. Poi ad un certo punto si sente come un fischio in lontananza e ....

|| MY SPACE ||

Ciao a tutti. Questo era il mio primo capito, non sono una scrittrice di fan fiction e questa è la prima che scrivo..
Spero che vi piaccia, i consigli e le critiche costruttive sono ben accette e niente se vi e piaciuto il capitolo e volete che io vada avanti scrivetelo nei commenti .....

BACI

AGNESE❤

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