Epilogo

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*un'anno dopo*

"Jeon Jungkook, vuoi sposarmi?
Ti amo,
Taehyung."

Jungkook lasciò cadere la tazza che stringeva in mano, facendola andare in frantumi sul pavimento.
Era appena tornato dal suo ormai unico lavoro, un po' in ritardo rispetto al solito.
Dall'inizio della sua relazione con Taehyung, entrambi avevano decido di dare una regolata al lavoro.
Taehyung aveva mantenuto la sua promozione, riducendo gli straordinari nei fine settimana e rientrando a casa quasi tutti i giorni non dopo le 18.
Jungkook invece aveva lasciato il suo secondo lavoro, e ottenuto la possibilità di rientrare tutte le sere per le 19/20 facendo però un sabato o due al mese.
In questo modo avevano avuto molto più tempo per loro, ed erano tornati a fare quello che più amavano: stare insieme.
Benché per alcuni dei loro amici fosse stato strano in un primo momento, adesso erano tutti davvero felici per loro.
Certo, non sapevano e non avrebbero mai saputo come andarono realmente le cose quella sera, ma erano sicuri che, indipendentemente da come fosse successo, era la cosa migliore.
Perché Taehyung e Jungkook stavano davvero bene insieme. E finalmente Taehyung poteva trattare Jungkook come aveva sempre fatto, senza paura che qualcuno "scoprisse il suo segreto", che ormai tutto era tranne che un segreto.
Lo avrebbe urlato, potendo.
Aveva deciso di chiedere a Jungkook di sposarlo da un po', ma aveva avuto qualche tentennamento sul modo.
L'unica cosa di cui era certo era che stavolta non avrebbe pianto, o meglio, avrebbe fatto di tutto per trattenersi.
Così gli era venuto in mente di usare i famosi bigliettini che era solito lasciare a Jungkook, anche se con minor frequenza ultimamente.
Aveva infatti smesso di lasciarne uno per sera dal momento che ormai si vedevano quasi tutte le sere, e cenavano insieme, e andavano a dormire insieme.
Di solito ne lasciava quando Jungkook rientrava tardi, vicino al piatto con la cena, oppure sempre di fianco alla sua tisana quando Jungkook andava a farsi la doccia e lui era troppo stanco per aspettarlo sveglio.
Ma ne lasciava anche quando aveva semplicemente voglia di dirgli qualcosa in particolare, qualcosa che voleva rimanesse nella sua memoria.
Jungkook continuava a conservarli nella sua scatola, come fossero la parte più importante delle sue giornate.
E quando era triste, oppure quando litigavano, se li rileggeva tutti, correndo poi da Taehyung chiedendo o accettando le sue scuse, o facendosi coccolare dal maggiore.

"KIM TAEHYUNG!" urlò entrando nella ex-camera del maggiore, che ormai condividevano.
Lo trovò steso nel letto, a pancia in giù, il respiro lento e regolare.
Erano pur sempre le 22 di sera, ma non poteva essere andato a dormire dopo avergli scritto quello.
Si avvicino piano al letto, sedendosi vicino al suo ragazzo. Gli scostò una ciocca di capelli dalla fronte, accarezzandogli poi la guancia.
Sospirò alzandosi, e si avviò verso la porta.
Nemmeno il tempo di appoggiare la mano sulla maniglia, che un colpo di tosse lo fece voltare.
Taehyung era in ginocchio, nel mezzo della stanza, con una scatolina tra le mani.
Jungkook si sentì mancare, non poteva essere vero. Magari stava sognando?
Si avvicinò.
<<Ehi.>> gli sorride il maggiore.
<<E-ehi...>> Jungkook lo guardò tremante.
<<Vorrei una risposta. Jeon Jungkook, vuoi sposarmi?>>
Una lacrima scese lungo la guancia di Jungkook, che annuì ripetutamente con la testa <<S-si, certo.>>
<<Sei proprio stupido.>> Taehyung gli prese la mano, mettendogli l'anello, per poi alzarsi ed unire le loro labbra in un bellissimo bacio.
Si staccarono; Jungkook piangeva, tantissimo.
<<Dio Taehyung, non puoi farmi prendere certi infarti...>> gli disse il minore sventolando il biglietto che teneva stretto nella mano destra.
<<Tu me ne fai prendere di continuo.>> gli rispose accarezzandogli la guancia.
Jungkook lo guardò interrogativo.
<<Quando mi sveglio la mattina e sei vicino a me, gli occhi chiusi, il respiro calmo, e sei così bello. E poi quando mi baci prima che esca per andare a lavoro, augurandomi buona giornata con la voce assonnata. Quando mi chiami per sapere come sto, come va a lavoro. Quando torni a casa prima, e mi aiuti con la cena. Quando mangiamo, quando facciamo la doccia, quando facciamo... altro, quando dormiamo. Sei sempre così bello, che ogni volta non so se il mio cuore può reggerti.
E anche quando mi baci, o mi abbracci, o mi coccoli... oppure quando lasci cadere le tazze nel bel mezzo della notte...!>> il maggiore indicò ridendo la cucina.
Jungkook, che aveva ascoltato il monologo di Taehyung in silenzio, pianse ancora, e rise anche.
<<Yah, è colpa tua, non mia! Non sono io che ti ho chiesto di sposarmi di punto in bianco con un biglietto!>>
Taehyung lo abbracciò, stingendolo forte.
<<Ma tu li ami i miei biglietti.>>
<<No, io amo te.>>

***

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La storia finisce qui, spero davvero vi sia piaciuta perché io ho amato scriverla.
Spero vi piaccia il finale, ne avevo in mente svariati, ma questo è in assoluto il migliore che ho pensato.
Grazie mille di aver letto la storia, e di tutti i voti e commenti❤️
Se volete passare a leggere l'altra storia che sto scrivendo... è una Taekook pure quella, li amo troppo.
Okay la smetto.

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