Capitolo 3

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Via via con il passare dei giorni, l'euforia di una serata passata in compagnia dei suoi amici andò sfumando ed Harry si ritrovò nello stesso stato di sconforto ed amarezza che aveva provato nei giorni precedenti al suo compleanno.
Agosto portò con il suo arrivo un caldo insopportabile ed era più il tempo che i ragazzi passavano fuori di casa, che dentro.
Harry non vedeva l'ora che arrivasse e passasse il giorno della maggiore età di Ginny, siccome Hermione aveva annunciato che il giorno dopo il suo compleanno, sarebbe tornata a casa dei genitori (ai quali aveva annullato l'incantesimo di modifica dei ricordi) per trascorrere ciò che rimaneva delle vacanze.
Ciò significava che anche Harry avrebbe potuto fare la stessa cosa senza risultare maleducato, anche se lui non aveva parenti con cui passare il resto delle feste, ma ciò che più voleva in quel momento, era lasciare la Tana il prima possibile: non sopportava più quell'aria di lutto che si respirava e voleva allontanarsi dalla famiglia Weasley per permettere loro di unirsi attorno ad una così pesante perdita, la prospettiva di rimanere l'unico non-membro della loro famiglia lo disturbava parecchio.
Saputa la notizia dell'imminente partenza di Hermione, l'umore di Ron peggiorò drasticamente, probabilmente complici anche le partenze di Charlie, Bill e Fleur e negli ultimi giorni divenne scontroso e taciturno, oltre al fatto che sembrava considerare gettato al vento, ogni momento che non passava mano nella mano con Hermione a baciarla o a sussurrarle parole dolci, la quale accettò le condizioni pensando che probabilmente un rifiuto avrebbe trasformato Ron in una vera e propria furia.
Date le recenti circostanze, Harry passava molto più tempo da solo i giorni seguenti, con i suoi due migliori amici che passavano più tempo l'uno con l'altra senza mostrare alcun interesse nel coinvolgere Harry nelle loro conversazioni.
Ad Harry questo cambiamento andava benissimo, aveva molto più tempo per sé stesso ed i suoi pensieri e, nonostante gli incubi notturni non diminuissero, gli sembrò di sentirsi molto più riposato e tranquillo di quanto fosse mai stato dalla fine della guerra.
Fu comunque una piacevole distrazione il ritorno di Charlie, Bill e Fleur alla Tana, che sembrava volessero più di ogni altra cosa riportare un po' di gioia nella casa, così, grazie ad un'idea geniale di George nel tentativo di sfuggire al caldo, organizzarono una partita a Quidditch quattro contro quattro con un palloncino d'acqua al posto della classica pluffa.
L'unica persona a non voler giocare fu Fleur: <<Mi sono appena fatta lo shampoo, non vorrei che sci rovinassero i miei meraviliosi capelli appena prima del compleonno di Jinnì>>, a queste parole, Ginny per un attimo fece scuotere i capelli in una così fedele imitazione della cognata che Harry fu costretto a ficcarsi un pugno in bocca per non scoppiare a ridere.
La partita fu un successo ed un disastro contemporaneamente: i ragazzi si divertirono moltissimo perché con i palloncini al posto della pluffa, molte volte gli scoppiarono in mano anche durante intercetti un po' bruschi.
Ci misero un po' ad abituarsi: alla prima azione decente, ad Harry scoppiò in mano al momento del tiro perché lo aveva stretto troppo e l'acqua gli si rovesciò su tutta la testa, facendo scoppiare a ridere lui e tutto il resto del gruppo.
Diverse ore dopo, stremati, zuppi d'acqua, ma felici e sorridenti, rientrarono in casa per la cena e poi si diressero nelle proprie stanze per trascorrere la notte prima del compleanno di Ginny. 

Il giorno dopo Harry si svegliò improvvisamente quando Hermione venne a tirare le tende di camera sua e di Ron e si sorprese di non aver fatto alcun tipo di incubo, probabilmente a causa della stanchezza dovuta alla partita di Quidditch.
<<Forza ragazzi, Ginny è già sveglia e ci aspetta di sotto>> li esortò Hermione.
<<Si, dacci il tempo di cambiarci e arriviamo>> rispose Harry mentre Hermione aveva già cominciato ad uscire dalla camera.
Quando arrivarono in cucina, la trovarono agghindata e festante, come se da sola si fosse decorata per il compleanno: dei palloncini enormi che recitavano la scritta "AUGURI GINNY" coprivano la finestra dalla quale di solito arrivava la posta via gufo, dei nastri rosso e oro (i colori di Grifondoro) si esibivano lungo le pareti e una torta enorme a forma di Pluffa era posizionata sopra il frigorifero, ad Harry ricordò la sua torta a forma di Boccino d'oro di un anno prima.
Trovarono Ginny a tavola intenta a mangiare i fiocchi di latte mentre parlava con Charlie, Harry notò un orologio nuovo di zecca già allacciato al polso di Ginny ed Harry era sicuro che quello fosse il regalo dei signori Weasley, infatti era tradizione della famiglia regalare un orologio al compimento dei diciassette anni, ma c'era ancora una catasta di regali sul tavolo perfettamente intatta, evidentemente Ginny aveva aspettato loro per aprire quelli meno scontati.
Alla loro vista, approfittando dell'assenza della signora Weasley, Ginny estrasse la bacchetta con un ghigno e la agitò verso Harry, che si ritrovò a testa in giù a mezz'aria appeso per la caviglia, gli occhiali gli caddero e s'infransero e in cucina tutti si sbellicarono dalle risate, un attimo dopo Harry si ritrovò seduto per terra e si unì alle risate della stanza: non si era offeso, lui per primo usò la prima volta quell'incantesimo sul suo migliore amico mentre dormiva, ma non poté fare a meno di chiedersi se ci fosse un motivo specifico per il quale avesse scelto lui come bersaglio anziché Ron.
Harry raccolse gli occhiali da terra e mormorò <<Reparo>> e le lenti tornarono a posto come nuove, poi guardò Ginny che ancora esibiva un largo sorriso e per un attimo fu tentato di distogliere lo sguardo, come se si sentisse fuori luogo, poi le sorrise di rimando e disse: <<Non avrei mai dovuto insegnarvi quell'incantesimo, specialmente a te>>.
Ginny non rispose ma continuò a sorridergli ed Harry distolse controvoglia lo sguardo per puntarlo sul piatto di uova che la signora Weasley gli aveva lasciato prima che scendesse.
Ginny continuò ad aprire i regali e sorrise quando rivelò il regalo di Harry: un kit di manutenzione per scope ultimo modello, idea presa da Hermione, che glielo regalò a sua volta qualche anno prima.
<<Mi serviva, sai? Grazie Harry, mi sarà utile quest'anno, sperando che riesca ad entrare nella squadra di Quidditch>> disse lei alzandosi ed andandolo a baciare su una guancia.
Harry si sentì avvampare e il punto dove Ginny l'aveva sfiorato con le labbra sembrava potesse prendere fuoco da un momento all'altro. Harry cercò di far finta di niente e rispose: <<Ma certo che sì, eri la cacciatrice migliore, due anni fa, spero di non essere io il capitano, altrimenti quest'anno mi toccheranno altre selezioni: Katie avrà ormai finito la scuola, ma per fortuna è l'unica, Demelza Robins, Ritchie Coote e Jimmy Peakes dovrebbero essere ancora in età da Hogwarts, anche se comunque dovrei valutare la possibilità che ci siano dei sostituti>> demoralizzandosi al pensiero di dover attuare delle nuove selezioni.

Harry e Ginny: Ritorno ad Hogwarts (HINNY)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora