Entriamo in casa. Spalanco la porta della camera da letto e vedo mio padre lí, sdraiato come sempre ad occhi chiusi. Il dottore è lí a fare qualche strana manovra che non capisco, non ne ne intendo. Mia mamma è lí appogiata al letto che tiene la mano di quella roccia.
"Mà?"
"Ehy ,fede" dice nascondendo le lacrime.
"Posso?" chiedo.
"Vieni" sussurra papà con la poca voce che gli è rimasta.
Cerca di sorridermi, non sta bene, è piú grave delle altre volte, aveva ragione Benjamin.
"Va tutto bene guerriero. Sono qui e ci sarò sempre." cerca di rassicurarmi, ma è proprio a quella frase che capisco.
Piú nulla, il medico guarda mia mamma, la mamma guarda papà e poi cede, si accoccola a lui piangendo. No.
Singhiozza.
Cado a terra. Non piango, non esce un singolo millilitro di lacrima dai miei occhi.
Benjamin mi alza su, mi abbraccia
"Lui è ancora qui. Mi dispiace Fè."
Mi lascia a terra e si siede accanto a me.
Fisso a terra e vedo una goccia cadere sul pavimento, non sono io. Guardo Benjamin, si asciuga il viso e mi guarda. In questo momento è l'unico che possa capire davvero, era come un secondo padre. Un vuoto dentro. In questo momento non capisco piú nulla.
*
*
Io sto letteralmente piangendo.
Se non vi piace ok. Non mi interessa sta volta.
Ciao Roccia!
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sfiorandosi di sguardi..
RomantiekIn quei momenti sono gli occhi che parlano, in quei momenti non servono parole. Quei due si amavano. Come una madre ama i propri figli. Come un marinaio ama la propria vela. L'uno trasportato dall'altro. Uno sguardo dietro l'altro. Un bacio, un altr...