5.

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Entriamo in casa. Spalanco la porta della camera da letto e vedo mio padre lí, sdraiato come sempre ad occhi chiusi. Il dottore è lí a fare qualche strana manovra che non capisco, non ne ne intendo. Mia mamma è lí appogiata al letto che tiene la mano di quella roccia.

"Mà?"

"Ehy ,fede" dice nascondendo le lacrime.

"Posso?" chiedo.

"Vieni" sussurra papà con la poca voce che gli è rimasta.

Cerca di sorridermi, non sta bene, è piú grave delle altre volte, aveva ragione Benjamin.

"Va tutto bene guerriero. Sono qui e ci sarò sempre." cerca di rassicurarmi, ma è proprio a quella frase che capisco.

Piú nulla, il medico guarda mia mamma, la mamma guarda papà e poi cede, si accoccola a lui piangendo. No.

Singhiozza.

Cado a terra. Non piango, non esce un singolo millilitro di lacrima dai miei occhi.

Benjamin mi alza su, mi abbraccia

"Lui è ancora qui. Mi dispiace Fè."

Mi lascia a terra e si siede accanto a me.

Fisso a terra e vedo una goccia cadere sul pavimento, non sono io. Guardo Benjamin, si asciuga il viso e mi guarda. In questo momento è l'unico che possa capire davvero, era come un secondo padre. Un vuoto dentro. In questo momento non capisco piú nulla.

*
*
Io sto letteralmente piangendo.
Se non vi piace ok. Non mi interessa sta volta.
Ciao Roccia!

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