Capitolo 4: L'Inverno sulle Alpi

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L'autunno stava ormai per finire, e l'inverno bussava alle porte. Adesso via via che i giorni passavano, l'aria diventava sempre più gelida.
Un giorno di fine novembre Rudi e Elise stavano tornando dalla scuola.
Scesero dal treno e notarono che in quella giornata si era alzata anche una fortissima tramontana.
Rudi per fortuna si era portato oltre a guanti e sciarpa, anche un cappello di lana che prontamente si mise in testa. Elise invece tirò fuori un cappello di pelliccia e, raccolti i capelli in una coda, lo indossò.

"Ma c'è sempre tutto questo vento in inverno?" domandò lei.

"In realtà no, ma oggi deve essere la prima vera giornata invernale. Guarda il cielo. È diventato tutto bianco, sembra quasi assente. Questo è un chiaro segnale." spiegò Rudi mentre si manteneva la sciarpa sulla bocca.

I due ragazzi avevano già attraversato il ponte di legno sull'Isarco e si apprestavano a arrivare nella Città Vecchia.
Per le strade non c'era nessuno, gli alberi ormai avevano perso tutte le foglie, la forte tramontana rendeva l'aria freddissima e le vicine Alpi erano già spolverate dalla neve sulle cime.

"Un chiaro segnale di cosa?" disse Elise mentre svoltavano in Piazza Città.

La Torre delle Dodici iniziò a suonare le 14. E proprio in quel momento grossi fiocchi di neve grandi come piume d'oca iniziarono a scendere rabbiosamente.

"Ma questa è neve! La neve!" gridò Elise felicissima.

"Si Elise ma calma! Ridi e salti come se fosse caduta una stella! È soltanto un po' di neve!" rispose Rudi piuttosto imbarazzato.

"Ma è bellissimo! Guarda quanti fiocchi! Presto sarà tutto bianco! Quando abitavo a Lugano non era così scontato vedere nevicate così belle!" spiegò Elise.

"Ah guarda, qui ne vedrai talmente tante che alla fine ti stuferai. Fidati!" disse Rudi.

La neve in effetti aveva iniziato già a depositarsi sui prati e iniziava a occupare anche le strade. I fiocchi diventavano via via più fitti e Rudi e Elise si affrettarono per tornare a casa.
Era iniziato il lungo inverno, mancavano pochi giorni all'apertura dei mercatini di Natale e al Sonne Alm Hotel c'era tanto lavoro da fare per garantire la migliore ospitalità ai turisti che nei giorni seguenti sarebbero arrivati ad alloggiare.

" No! Fermo! Non entrare perchè sennò mi riempi la hall di neve! " disse la signora Ilse quando vide entrare Rudi.

" Scusa mamma, ti volevo solo salutare! " rispose ironico Rudi.

" Vengo a salutarti io, tranquillo! " disse sua mamma e gli andò incontro.

" Sta leggermente nevicando, ma ho fatto in tempo, la neve sta iniziando a depositarsi solo da ora." spiegò Rudi.

" Si lo vedo, a quanto pare sta facendo una forte nevicata, ma è solo la prima neve questa. Forse non durerà poi così tanto." commentò la mamma di Rudi.

"Andiamo a pranzo adesso? " domandò Rudi.

" Si!" rispose la signora Ilse " per adesso con il lavoro sto messa bene. Così potremo pranzare insieme."

La mamma di Rudi durante il pranzo chiese gentilmente al figlio di poter iniziare a spalare la neve che si era accumulata sia nel loro giardino che davanti l'ingresso del Sonne Alm Hotel.

" Ma sta ancora nevicando forte! " protestò Rudi.

" Si ma almeno inizi a togliere il primo strato che ancora non si è ghiacciata, altrimenti se aspettassimo che finisca la nevicata, poi sarà ancora più difficile e faticoso spalare." spiegò la signora Ilse.

" Devo proprio? " chiese Rudi senza speranze.

" Si. Dai apposta ti dico di farlo adesso, così ci metti un attimo. L'importante è che liberi l'ingresso, e il garage. Qui nel nostro giardino basta che liberi il vialetto che arriva al cancelletto." rispose sua mamma.

Fortuna volle che la nevicata si attenuò notevolmente e Rudi non aveva davvero più scusanti per non andare a spalare.

Iniziò dalla porta di casa e lentamente avanzò verso il cancelletto, come gli aveva detto di fare sua mamma. I fiocchi continuavano a scendere ma erano molto meno fitti. Venne poi la volta di spalare bene la porzione di strada davanti il Sonne Alm Hotel per consentire l'ingresso agevole dei clienti, ma il lavoro più grande e faticoso fu spalare la neve davanti l'ingresso del 5t4
5re. Scoprì che non era poi così difficile. Michael invece era un pò più giù e andava molto veloce.

" Ma non vale! " protestò Rudi.

" Che cosa non vale? " chiese Michael mentre segava un ramo molto grosso.

" Guarda quanti ne hai fatti tu, e io ne ho fatto a malapena uno! " rispose Rudi.

" Beh ma non è mica una gara. " disse Michael continuando a tagliare i rami.

" Stai decespugliando tutto il bosco, ma non è che se ci vede qualche forestale, ci arrestano? " domandò Rudi.

"Non solo ci arrestano, ma buttano pure via la chiave! " aggiunse Michael con un ghigno e mimando il gesto delle manette.

" Grazie mille! No davvero, ora si che sono più tranquillo! " sbuffò Rudi e continuava a tagliare più lentamente per paura di farsi sentire da qualche agente forestale nascosto.

Michael se ne accorse e iniziò a ridere: " Sei proprio un fifone Rudi! Ma ti pare che ci vede qualcuno? Con tutta la neve che è caduta ieri, dovranno faticare un bel pò prima di raggiungerci."

Rudi continuava a tagliare i rami ma più che interessarsi alla quantità di legna che non aveva raccolto, preferiva contare i cerchi e si divertiva a capire in questo modo l'età di ogni albero.

Tutto questo andò avanti per quasi 2 ore, alla fine i due ragazzi si stancarono e decisero di tornare a Vipiteno.

" Ma io ne ho raccolta molta più di te! " notò Michael.

" Bene e allora passamene una quantità sufficiente per apparare anche la mia catasta!" propose Rudi.

" Che faccia tosta! Io ho sudato a tagliare rami e tronchi mentre tu contavi i cerchi, e se non volessi passartela? " domandò Michael ironico.

" Me la prendo io con la forza! " rispose Rudi iniziando a rubare legname dal cumulo di Michael.

" Stai fermo! Dobbiamo legare le cataste, altrimenti come le trasportiamo? " fece notare Michael a Rudi.

" Prego signor Falegname, lavori e faccia il suo mestiere! " disse Rudi facendo un inchino.

Dopo quasi 20 minuti trascorsi a legare la legna, finalmente i due ragazzi riuscirono a tornare in paese trascinando sul sentiero innevato le cataste. Giunti in piazza Città notarono che c'era una gran confusione.

" Che succede? " domandò incuriosito Michael.

" Vieni, andiamo a vedere meglio! " rispose Rudi camminando in direzione della calca.

" Ma guarda che bello! Stanno per inaugurare la pista del ghiaccio! " commentò Michael.

" Si, è vero! Dovremmo venirci a pattinare qualche volta! Magari lo diciamo anche a Elise e Liselotte." propose Rudi.

" Ah beh, Liselotte pattina da sempre quindi penso le faccia piacere. Vediamo dai, nei prossimi giorni, impegni scolastici permettendo, si può fare! " disse Michael.

" Ho sentito bene? Hai detto impegni scolastici? " domandò stupito Rudi.

" Si, proprio così. Hai sentito benone. Sai in fondo avevi ragione, non esistono scuole migliori di altre. E' giusto che anche io pur non frequentando il liceo come te, mi impegni seriamente a studiare, almeno così non sto perdendo definitivamente il tempo che spreco per stare a sentire le lezioni." spiegò Michael.

" Si, non dovrebbe essere proprio così il ragionamento, ma accipicchia che passo avanti che hai fatto! " notò con piacere Rudi.

Finalmente venne il momento di tornare a casa. Michael aveva ceduto una parte della legna tagliata nel bosco a Rudi e la signora Ilse fu molto contenta del lavoro che Rudi aveva fatto e così decise subito di inaugurare il grande camino nella hall del Sonne Alm HOtel. La notte ricominciò a nevicare, l'Inverno era ormai arrivato, e Vipiteno si preparava come ogni anno ad affrontare neve, gelo ma anche le vicine festività natalizie.




Rudi Matt - il ragazzo delle AlpiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora