Bene, finalmente è arrivata la fine della scuola. Ora più che mai sono odiato da tutti i miei compagni. I miei non fanno che abbracciarmi ogni due secondi, dicono che per quest'ultima settimana devo stargli più vicino. Non ci posso credere, non posso più nemmeno uscire da solo con i miei amici per questa loro fissazione! E' una noia assurda stare a casa senza potersi vedere con i propri compagni, non ve lo consiglio affatto! Ormai, durante le lezioni , anche quelle di matematica, sono già nei posti fantastici della foresta con la F maiuscola. E' già giovedì e devo fare le valigie, dopodomani parto ed ho paura che i miei mi vogliano nel letto matrimoniale per queste ultime due notti. Dai, basta scherzare, è ora di fare i bagagli. Prendo uno zaino, il primo che capita e ci infilo dentro un po' di roba: una torcia, un po' di batterie di scorta, delle barrette energetiche, una cartina del luogo, una bussola, una borraccia con dell'acqua, un block notes e una matitina. Poi prendo la valigia più piccola che trovo e ci infilo un paio di vestiti comodi, delle scarpe da trekking, un paio di calze e di mutande, un ombrello ed un impermeabile. E' arrivato il momento di partire. Fa un caldo boia con questo zaino. Arriva il furgoncino arancione e bianco. Dentro c'è un bel profumo di lavanda ed il guidatore dimostra una 45ina d'anni. Metto la valigia nel bagagliaio. Mi accingo a piazzare il fondo schiena sull'ultimo sedile. "Mettiti comodo amico, ti consiglio di dormire. Ci vorrà un bel po." Perfetto, mi annoierò a morte. Tiro fuori il mio telefono e comincio a cazzeggiare un po' sui videogame, un po' su whatsapp. 20%, cavolo! Mi sono dimenticato di portare il mio power bank. Adesso devo spegnere il cellulare. Tiro fuori il libro che mi sono portato. Cavolo che noia! Mi sto addormentando. Mi sdraio e chiudo gli occhi. Sono molto più stanco di quanto non mi aspettassi. Vedo la vista annebbiarsi e comincio a dormire.........
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La leggenda di "Crazy Land"
AdventureApparentemente, mi sembrava come se nulla fosse mai accaduto. Come se non mi fossi mai mosso da casa mia, a Washington. No, se fossi a Washington, non proverei tanto dolore.........