La lettera...

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"Ehi ragazzi!-gridò Gianni- È arrivata una lettera!"
"Una lettera?, disse Emily
"E per chi è?"ribatté Bianca.
"Per...Anna,da parte di sua madre", rispose Gianni, "chi gliela porta?"
I bambini rimasero in silenzio, guardandosi attorno, abbassando lo sguardo appena si incontrava quello dell'altro, poi alla fine Gianni decise:
"Andrea, vai tu...dopotutto sei l'unico che ha più confidenza con lei". Andrea fece un sì con la testa e uscì dalla casa, dirigendosi al solito posto, dov'era sicuro di trovare Anna.
E così fu. Fece un grande respiro e le si avvicinò.
"Anna..."
"Uh...?",disse Anna voltandosi, "cosa succede? Lo sai che voglio stare da sola" continuò con un tono quasi di rabbia.
"Lo so, ma è che anche ora che tu la smetta di metterti in disparte. Tutti là dentro rivogliono la vecchia Anna" disse, indicando la casa.
"La vecchia Anna non esiste più-rispose con voce cupa, dandogli le spalle- qual è il motivo per cui sei venuto qui? Se non è niente di importante sei pregato di lasciarmi da sola".
"Non so se per te è qualcosa d'importante. Sappi solo che è arrivata una lettera di tua madre per te..."
Anna sgranò gli occhi, come se le si riaccendesse dentro qualcosa che aveva perso, prese la lettera di mano ad Andrea e la guardò per qualche secondo, poi alzò lo sguardo e gli disse:"Grazie...Andiamo dentro, voglio leggerla insieme agli altri" e gli regalò un sorriso che fu contraccambiato.

Arrivati dentro, trovarono tutti gli altri seduti a terra, in cerchio, in attesa di scoprire il contenuto della lettera. Erano sicuri che Andrea avrebbe fatto tornare Anna da loro.
"Ciao a tutti- disse Anna- scusate per questi giorni, ma avevo perso me stessa. Per fortuna la notizia di questa lettera mi ha fatto capire chi sono e mi ha ridonato la voglia di sognare, che purtroppo avevo dimenticato".
Tutti fecero un grande applauso alla loro Anna, anche se si sentì una vocina che disse:"Non è che è stato anche l'intervento di Andrea?" E li ci fu la risatina generale. Sapevano in molti che Andrea aveva una cotta per Anna, ma lui faceva finta di niente e, infatti, né lui né Anna fecero caso a quella frase e si misero in cerchio insieme agli altri.

Anna aprì la lettera e disse: "Ah! Ma è una lettera indirizzata a tutti!" "Sii!Dai! Che bello!" risposero tutti in coro "Forza! Leggila a voce alta!" "Ok...Allora..." e incominciò a leggere...

"Cara Anna, cari bambini
Scusate se non siamo riusciti a scrivervi prima, ma purtroppo siamo stati tutti impegnati ad aiutare quelli che si sono trovati in difficoltà a causa di RothBarth. Purtroppo, infatti, ancora non ha smesso la sua mania di espansione, facendo sempre più vittime ovunque.
Ha fatto vari attacchi il 26 giugno, il 13 novembre, il 13 giugno, il 14 luglio... Ne ha fatti molti altri, in tutte le parti del mondo.
Nessuno riesce più a fermarlo. Non vi volevamo mettere tristezza o angoscia, ma chiedervi soltanto una cosa: di non rispondere a questa lettera finché non sarete riusciti a trovare la soluzione per "sconfiggere" questo essere.
Noi adulti non ci siamo riusciti. Adesso vi dobbiamo lasciare purtroppo.
Speriamo solo di rivederci al più presto.
Con affetto
I vostri genitori"

"Che cosa? Dobbiamo cercare un modo per "sconfiggerlo"?" gridarono insieme le gemelle.
"Già, proprio così" rispose Gianni. Anna era pensierosa, guardava e riguardava quella lettera.
Andrea le si avvicinò: "A cosa pensi?"
"Rothbarth non è un uomo, è un essere, qualcosa di indefinito..." disse Anna
"Che cosa intendi dire?" chiese Andrea e tutti i bambini si girarono incuriositi verso Anna. "Rothbarth non si è mai fatto vedere...ora voglio dire....sicuri che sia un uomo, un capo? Sicuri che non sia un essere? Un essere malvagio che non vuole espandere il proprio potere, ma il proprio terrore?..."
"Anna ha ragione!- disse Gianni - Facciamo una cosa: adesso andiamo a letto, anche perché è abbastanza tardi e riflettiamo su come poter sconfiggere questo ESSERE".
"Ok...Buonanotte a tutti" dissero i bambini
"Dai su andiamo a letto" disse Anna ad Andrea
"Senti Anna...quando tutto questo sarà finito, ti dovrò dire una cosa..."
"Anch'io" rispose Anna con un sorriso e insieme andarono verso le proprie camere.

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