Capitolo 2

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Sento il vento che mi arriva tra i capelli. E questo non va bene.

"Will, chiudi la finestra che sto dormendooooo!" urlo ancora addormentata con la mano che penzola dal letto.
"Margot che cazzo vuoi non ho fatto nulla!" mi sta facendo incazzare più di quanto non lo sia già!

Odio quando la gente fa così. Nessuno si assume le proprie colpe e questo mi da sui nervi. Non costa nulla ammettere di aver sbagliato no?

"Fottiti!" Gli urlo alzandomi per chiudere la finestra.

La prima settimana di scuola è passata e credo vada tutto bene, per ora.
Io e Backy abbiamo scoperto chi è veramente Kate, la troietta di turno, e abbiamo deciso di smettere di frequentarla. Se lo merita, si attacca a le persone e due giorni dopo se ne va, questo è anche il motivo per cui ora non si ricorda nemmeno come ci chiamiamo!

Siamo a sabato e sono rimasta solo con 10 dollari, credo che dovrò seriamente iniziare a cercarmi un lavoro, ma ci penserò oggi pomeriggio, ora non ne ho voglia.

Prendo il mio asciugamano e mi butto direttamente sotto la doccia, ci metto poco e in cinque minuti sono già fuori. Mi faccio il turbante ai capelli e vado a vestirmi. Opto per un jeans blu scuro e una magliettina chiara scollata. Scendo in cucina per prendere qualcosa da mangiare e vado ad asciugarmi i capelli.

Sono le 11, credo che fuori sia una bella giornata quindi penso di andare al mare. Magari chiamo Backy così passiamo un po' di tempo insieme.
Digito il suo numero sulla tastiera del cellulare e chiamo. Dopo qualche squillo risponde. Ma non è la sua voce.

"Backy, sei tu?" Chiedo ancora non capendo chi fosse.
"No, sono Marya, la madre. Backy è uscita a fare colazione con il padre e ha lasciato qui il telefono. Quando torna la avviso e le dico di chiamarti" fantastico devo andare da sola.
"Va bene grazie!" E attacco.

Infilo nella borsa telo, occhiali, crema e portafogli (oltretutto vuoto) e mi dirigo verso la macchina. La accendo e dopo 10 minuti sono già nel parcheggio della spiaggia.

Avevo ragione, è una bellissima giornata. Peccato che io sia qui da sola.

Trovo un ombrellone libero e decido di sdraiarmi lì. Entro nello spogliatoio, mi tolgo i vestiti e infilo il costume.
È un due pezzi molto carino, l'ho comprato in spagna, a Barcellona. È tutto blu, ma ora, con tutte le volte che l'ho usato, si è abbastanza schiarito.

Stendo il telo e mi ci sdraio sopra. Infilo gli occhiali e mi addormento leggermente.

Apro gli occhi d'improvviso. Qualcuno mi ha versato dell'acqua sui piedi.
Mi alzo senza guardare la persona a cui mi stavo rivolgendo e mi metto a gridare.

"Ma ti pare normale! Nemmeno in spiaggia si può stare tranquilli! Sono venuta qua per rilassarmi, nemmeno questo si può fare?" fantastico, la persona a cui mi sto rivolgendo non mi guarda nemmeno.
"Si ehm, scusi non volevo, sono solo caduto e avevo un secchiello in mano" riconosco quella voce.

È Cameron.

"Cameron? Sei tu vero?" domando confusa.
"Si ma come fai a sapere il mio... Margot ma sei tu?" si ok è lui.
"Si, scusa per la sceneggiata" ok sono molto imbarazzata in questo momento.
"Ah nulla tranquilla" scoppia a ridere
"Che ci fai qui? E perché svevi un secchiello in mano?"
"Questo?" fa per indicarlo.
"Non è mio, è di James, mio fratello" e mi indica pure lui.

È un bambino troppo carino. Ha i capelli biondi e i occhi castani. È magrolino ma credo che abbia almeno 7 anni.

"Va bene... È stato bello incontrarti, pure qui, ora devo andare" prendo le mie cose e lo saluto con la mano.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 14, 2017 ⏰

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