Feliciano aveva insistito tanto per organizzare questa uscita con Ludwig, Lovino e Antonio e era riuscito a convincere tutti gli invitati. Per convincere Antonio non c'era voluto molto aveva accettato praticamente subito, il problema era stato convincere Ludwig e Lovino, Ludwig aveva dato un po di problemi ma vedendo con quanto impegno ci stesse mettendo Feliciano per farlo venire alla fine aveva accettato, mentre Lovino continuava a ripetere di no con tutta la sua testardaggine ma alla fine con molta pazienza e fortuna era riuscito a convincerlo. Ludwig e Lovino pensavano ci fosse sotto qualcosa. Feliciano aveva organizzato quella giornata in ogni minimo dettaglio: si sarebbe svegliato alle 7 per poi dirigersi nell'ufficio del presidente della repubblica per parlare di alcuni fascicoli da firmare, poi sarebbe tornato a casa per cambiarsi e, con Lovino, si sarebbero diretti al luogo dell'incontro, per poi andare tutti insieme al ristorante "Sapori di mare" e poi sarebbero andati al parco per vedere il tramonto.
Feliciano si svegliò lentamente, sembrava un giorno come un altro, non si sarebbe mai detto che in quel giorno così ben preparato sarebbe accaduto qualcosa di brutto. Si alzò e si vestì indossando la divisa blu che lo caratterizzava, si diresse in cucina...vuota, era ovvio che fosse vuota alle 7 del mattino di un giorno che sarebbe dovuto essere di vacanza, Lovino stava ancora dormendo. Fece colazione con un caffè amaro, il caffè era l'unica cosa che amava senza zucchero, e si diresse verso l'ufficio del presidente, che lo accolse con tutto il calore che la situazione permise. Dovevano discutere di un argomento delicato, e il presidente, per quanto ci provasse a nasconderlo, era molto teso al contrario di Feliciano che era perfettamente a suo agio. Feliciano sorrise con calore e iniziò la loro conversazione che durò non più di venti minuti, finita la conversazione Feliciano salutò, con la dovuta formalità, e si diresse a casa per cambiarsi e per svegliare suo fratello che sicuramente stava ancora dormendo, e pensandoci Feliciano fece un sorriso molto affettuoso, quel sorriso era talmente pieno di affetto che si potrebbe quasi paragonare a quello di una madre che vede per la prima volta suo figlio. Arrivato a casa si cambiò con un paio di jeans chiari, una maglietta azzurra con le maniche corte, delle scarpe basse bianche e si sistemò i capelli che erano un po sparati per la corsa che aveva fatto. Entrò in cucina per preparare la colazione per lui e per Lovino, visto che era ancora presto per svegliarlo, preparò due caffè e due cornetti e, per finire, due grandi bicchieri di arancia fresca. Si diresse lentamente verso la stanza del fratello che ancora dormiva beato, con sul viso un'espressione leggermente infastidita dal sole che filtrava dalla finestra al lato del letto. <<Lovi...>>Disse leggermente mentre, con la stessa delicatezza, lo scuoteva per svegliarlo. Lovino aprì piano piano gli occhi, cercando di mettere a fuoco chi lo stesse chiamando. Nel momento in cui capì chi era si alzò salutando il fratello che lo guardava sorridendo. <<Giono Feli. Come mai sei già sveglio?>> Effettivamente era insolito per Feliciano svegliarsi presto, ma quello era un giorno diverso. <<Ve...ma come ti sei già dimenticato che oggi dobbiamo uscire con Luddi e Antonio? Mi hai promesso che saresti venuto.>> Non è che Lovino se ne fosse dimenticato, infatti aveva anche messo la sveglia per avere tutto il tempo di prepararsi e per svegliare suo fratello ma a quanto pareva si erano invertiti i ruoli. <<Si che mi ricordo. Per chi mi hai preso? Io mantengo le mie promesse, non sono come quel Sac-...ehm no, lascia stare.>> << ? >>
La colazione è stata animata da una conversazione sulle ultime novità a proposito del lavoro, argomento che di solito non era molto toccato tra loro due visto che parlavano per lo più a proposito di calcio o di pittura. Dopo colazione Lovino si dovette vestire e preparare per uscire con suo fratello per fare alcune commissioni e poi si sarebbero diretti da "Sapori di mare" dove avrebbero incontrato Ludwig e Antonio. Feliciano sprizzava energia e felicità da tutti i pori mentre camminava con suo fratello, avevano appena finito di svolgere alcuni lavoretti per conto di una donna della città e si stavano, quindi, dirigendo verso il ristorante. Arrivati trovarono un Antonio che non stava fermo un attimo che tormentava un povero Ludwig piuttosto esasperato, ma che non appena si accorse dell'arrivo del suo ragazzo gli venne spontaneo sorridere, Antonio voltandosi a guardare nel punto in cui Ludwig sorrideva vide Lovino e gli corse incontro per baciarlo. Quest'ultimo schivò con prontezza lo spagnolo, mentre Feliciano si affrettò a raggiungere il suo fidanzato per stampargli un casto bacio sulla guancia in segno di saluto. << Lovi andiamo!>> <<Si arriviamo! A-Antonio smettila!>> Ludwig e Feliciano camminavano tenendosi per mano, mentre Antonio cercava in tutti i modi di riuscire ad avere un qualunque contatto fisico con Lovino, che prontamente evitava ogni sua mossa. Entrarono e ordinarono, Feliciano prese la pasta con vongole e cozze, Lovino prese del riso alla pescatora, Antonio, su consiglio di Lovino, prese del salmone affumicato, Ludwig prese una semplice insalata di mare. Il pranzo era accompagnato dal canale musicale dei vari televisori piazzati in giro per il locale, che trasmetteva musica di ogni genere e lingua, per questo aveva scelto quel locale Feliciano, sperava di far sentire tutti a proprio agio in un luogo dove venivano ascoltate canzoni anche nella loro lingua madre. E la cosa sembrava star funzionando...o almeno con Ludwig, che ogni volta che l'italiano si allungava per prendergli la mano non arrossiva più vistosamente come prima, era a suo agio e, di conseguenza, anche Feliciano lo era.
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Disappear. ||Hetalia One-shot||
FanfictionLovino ha sempre saputo che prima o poi sarebbe scomparso, ma non l'ha mai detto a nessuno. E se invece Feliciano avesse scoperto che il presidente della Repubblica vorrebbe far scomparire Lovino perché pensa sia inutile avere due Italia? Cosa fareb...