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DEAR FRIEND,

AND THEN THAT HAPPENED...


Sei settimane.

Proprio quel giorno si contavano sei settimane da quando quella follia era iniziata e, come ormai di consuetudine, Hayden se ne stava seduto a gambe incrociate sul pavimento in camera di Dean guardando fuori dalla finestra, mentre aspettava che questo finisse di svolgere gli esercizi che gli aveva assegnato.

Sinceramente non poteva ancora arrivare a concepire di essere durato così tanto, anche se doveva ammetterlo: le cose si erano addolcite e tranquillizzate negli ultimi tempi. Forse perché Dean aveva iniziato a darsi una calmata... o forse perché si era semplicemente e finalmente stufato di comandarlo a bacchetta. Ultimamente, infatti, doveva dire che il suo "padrone" aveva smesso di ricordargli puntualmente del loro accordo e che al contrario aveva imparato come chiedere le cose anche con un minimo di tatto e gentilezza. E nonostante Hayden non si sentisse più né minacciato, né costretto, continuava comunque ad assecondarlo imperterrito senza sapersi dare una motivazione valida.

La verità era che stare a contatto con Dean era un qualcosa di assolutamente nuovo per lui.

Hayden non l'aveva previsto, non l'aveva chiesto né tanto meno lo aveva desiderato, ma suo malgrado si era accorto di aver cominciato a provare tutta una serie di sentimenti estremamente contrastanti fra loro nei confronti di quell'individuo praticamente indescrivibile.

Era da un lato arrabbiato, frustrato e stanco di dovergli correre dietro, ma dall'altro era altrettanto vero che quando stava in sua compagnia – e non importava quanto questo potesse punzecchiarlo e prenderlo in giro – lui stava bene, era sereno e felice. Era come se non aspettasse altro che vederselo piombare davanti pronto a dare ordini, pronto a chiedergli di seguirlo in qualsiasi strambo posto avesse in mente, pronto a chiedergli di aiutarlo a fare una qualsiasi cosa avesse voglia fare. Tutto purché fossero insieme. E allora la rabbia e la costrizione diventavano solo una maschera per celare le sue vere intenzioni, la scusa perfetta per continuare tutto quello.

Forse era dovuto al modo in cui era iniziata la loro frequentazione e alle clausole che ci stavano dietro, ma si era aperto con lui come non aveva fatto praticamente con nessun altro e la cosa gli era risultata anche abbastanza piacevole. Era stato in effetti costretto a raccontarsi, a farlo entrare nei suoi spazi, nella sua vita, a passarci più tempo di quanto non avesse mai dedicato a qualcun altro e soprattutto a doverlo sopportare nei momenti peggiori imparando anche come conviverci. E si poteva tranquillamente dire che anche lui avesse dimostrato al più grande i suoi lati peggiori, specialmente all'inizio, ma nonostante questo entrambi avevano resistito per un mese e mezzo facendosi andare bene uno gli aspetti negativi dell'altro. E Hayden in tutto quel tempo passato a stretto contatto con lui aveva imparato a capirlo, a saperlo prendere per il verso giusto, a non averne paura e ad apprezzare quello che nonostante tutto cercava di offrire. Perché, seppure a modo suo, Dean sapeva essere anche estremamente gentile e a tratti persino premuroso.

E questo lo aveva capito fin da subito, fin dalla prima volta in cui lo aveva visto acconsentire alle sue richieste e rinunciare a umiliarlo pubblicamente. Dean era così. Era inaspettato, faceva sempre la prima cosa che il cervello gli suggeriva e puntualmente era capace di sorprenderlo.

Lo aveva sorpreso non solo al loro primo incontro, ma anche quando gli aveva permesso di entrare nella sua vita a trecentosessanta gradi, proprio a lui che ai suoi occhi non doveva apparire altro se non un perfetto sconosciuto. Poi quando gli aveva rivelato dei suoi progetti per il futuro, o quando gli aveva regalato quel completo che non aveva ancora avuto il coraggio di indossare, quando lo aveva portato a pattinare, quando lo aveva tenuto al telefono per quasi due ore con la scusa di volere un po' di compagnia e quando ormai per qualsiasi cosa si era accorto di come cercasse sempre il suo parere.

Love LetterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora